Taglio dell'erba per gli animali del podere

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domenica 23 marzo 2014

Dubbi e certezze: chi non ne ha?

Dopo un lungo periodo di silenzio torno a condividere qui i miei pensieri.
Dal mio ultimo intervento sono accadute molte cose: ha terminato di piovere, ho potuto riprendere i lavori arretrati, è arrivata la primavera, e sopratutto ho riflettuto a lungo.
Nella giornata di Agricoltore ho la maggior parte del tempo a disposizione dei miei pensieri, e questo è un privilegio che questa Vita riesce a darmi: il momento migliore per riflettere è quando sono con le capre durante il pascolo, ed in quel guardarle fisse la mente si nutre e si rilassa.
Ed ecco che i dubbi e le certezze appaiono in un'eclissi, e tutto appare più chiaro.
Ed ecco che una mattina mi sveglio e capisco che ci debba essere un cambiamento: non necessariamente in me, non necessariamente in determinate azioni, ma c'è un bisogno concreto di cambiamento.
Una presa di coscienza che mi porta a vedere i limiti di alcune mie certezze, e mi permette di affrontare alcuni dubbi che mi spaventano.
Tutto è in evoluzione, e devo adeguarmi: sono ugualmente Anacronistico anche se accetto l'aiuto di qualcuno che crede in me. Non vengo meno alla mia coerenza, ai miei progetti, al mio stile di vita, né tanto meno deludo nessuno.
Mi è stato chiesto di "aprirmi" e di condividere (anche professionalmente) quello che sono, e per farlo dovrò fare alcuni cambiamenti...e per farlo dovrò coinvolgere altre persone.
Ancora tutto è nebuloso, ma è chiara la necessità di cambiamento, quanto è chiara la volontà di rimanere quello che sono, tanto nel bene che sopratutto nel male.
Questo è quello che accade in questo inizio di primavera.
Le capre stanno finalmente partorendo, e sono iniziate le prime mungiture.
Nell'orto sono state messe le patate, e abbiamo trapiantato agli e cipolle.
E finalmente l'orzo ed il favino paiono aver voglia di crescere e di farmi pensare al raccolto.
Le rondini ancora non si vedono, ma ho iniziato a tenere spenta la stufa durante il giorno (il camino è ancora acceso), salvo poi riaccenderla alla sera per stiepidire la casa e cucinare la cena.
Dopo sei anni ho avuto la febbre...ma questo forse è dipeso dal troppo pensare.





17 commenti:

  1. Che bello questo post! La primavera con la sua rinascita è la stagione giusta per fare cambiamenti... e spero tu riesca a farli mantenendo la tua essenza.

    Buona domenica, quanto mi piacerebbe trascorrere le giornate al pascolo con le capre...
    Cinzia

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    1. Ciao Cinzia,
      ti confesso che le giornate intere al pascolo ancora non posso permettermele...ma col tempo ci riuscirò.
      Penso ai pittori...ai poeti...e a quelle loro origini di pastori, e capisco come la mente possa liberarsi in determinate situazioni.
      Ciao
      A.A.

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  2. Anche a me questo post è piaciuto molto, è riflessivo ma contemporaneamente aperto a tutta una serie di possibilità... come una gemma pronta a sbocciare! Pensare a te al pascolo con le capre mi ha fatto venire in mente una meravigliosa storia che ho letto (e guardato) di recente, "Storia di un uomo che piantava gli alberi", forse la conosci già? Se non la conoscessi, ti consiglio di leggerla e di guardare il film (dura mezz'oretta): http://rumoredifusa.blogspot.it/2014/03/luomo-che-piantava-gli-alberi-di-jean.html è un piccolo capolavoro. Buona domenica e buon tutto.

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    1. Ciao Silvia,
      scrivere questo post mi è costato non poco: è come una sorta di ammissione verso me stesso...non saprei spiegare bene.
      Ma le possibilità non mancano...e me ne rendo conto.
      Il mio essere positivo si nutrirà anche di questo, ne sono certo.
      Grazie per il link, poi ti faccio sapere
      A.A.

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  3. Eheh... e' facile che la febbre sia causata del troppo pensare....:-) spero solo che non abbia danneggiato la "materia" e che tu continui a condividere i tuoi pansieri anche dopo i necessari cambiamenti...ciao

    Fabio

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    1. In effetti spero anche io che non abbia fatto troppo danno :)
      Per quanto riguarda lo scrivere qui, magari potrei aumentare la mia presenza...non certo diminuirla, credimi.
      Ciao
      A.A.

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  4. Sono curiosa: che cosa intendi per "cambiare"? E che cosa intendi quando scrivi che "devo adeguarmi"?
    Forse compri dei macchinari? Forse ti converti a qualche forma moderna di agricoltura? E quando parli di coinvolgere altre persone cosa intendi?
    Dai, non puoi lasciarci così senza spiegare!!!
    Giovedì arrivano le galline. Probabilemnte avrò bisogno di te per aiuto e consigli!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. Ciao Francesca,
      proverò a risponderti cercando comunque di mantenermi vago...almeno per adesso.
      Per cambiare, intendo appunto...modificare qualcosa...modificare quello che sto facendo adesso, o perlomeno modificarne una parte.
      Per adeguarmi, intendo che ci sono delle necessitò dettate tanto dal buon senso quanto dalla famiglia, che inevitabilmente mi devono portare ad adeguarmi a queste.
      Non compro macchinari. Non mi converto ASSOLUTAMENTE a nessuna forma moderna di agricoltura, anzi...
      Diciamo che ci sono degli amici che credono particolarmente nel mio percorso di vita, nel mio lavoro, nella mia persona...e questi amici vorrebbero essere coinvolti in tutto questo, o vorrebbero coinvolgermi in altri progetti.
      Più o meno è così.
      SONO E RIMANGO UN AGRICOLTORE ANACRONISTICO, SONO E RIMANGO QUELLO CHE HO SCRITTO, SONO E RIMANGO QUELLO CHE SONO!
      Solo che c'è chi mi si vorrebbe affiancare, o magari chi vorrebbe che fossi io ad affiancarlo...vedremo.
      Ciao
      A.A.

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    2. Non essere più solo potrebbe davvero essere una cosa molto positiva. Non dovresti più fare tutto da solo, divideresti con altri l'onere... ma anche l'onore!!! Ci potrebbe essere il rischio di non andare daccordo, magari ci si scontra su cose importanti... E' un'avventura! Ma nella vita il cambiamento alle volte è inevitabile. Ti auguro tanta fortuna e tanta tantissima lungimiranza e saggezza.
      Un abbraccio
      Francesca

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    3. Sono scelte difficili, spesso scelte "per la vita" (...o comunque per buona parte di questa).
      Il mio senso di responsabilità m'impone di procedere a passi piccoli e studiando a fondo chi ho intorno: mai vorrei coinvolgere qualcuno in un percorso che non gli appartenga.
      Ci vuole tempo, e col tempo capirò meglio.
      Ciao e grazie per l'affetto.
      A.A.

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    4. Caro Agricoltore,
      ecco la prima domanda sulle galline. Sono arrivate ieri nel tardo pomeriggio. Temo che non siano state trattate molto bene fino ad allora! Quando sono andata a prenderle erano stipate insieme ad altre trenta galline in uno spazio ridottissimo. Erano letteralmente una sopra l'altra. Mi ha colpito il fatto che erano mogie mogie e silenziosissime, come fossero addormentate. A molte avevano troncato il becco (quelle che ho scelto invece hanno il becco, anche se un po' scheggiato). Le hanno spinte dentro una scatola da scarpe quasi e me le hanno caricate in macchina. Appena sono arrivata a casa le ho delicatamente tolte dalla scatola e le ho messe sulla lettiera del pollaio, vicino ai trespoli. Ho messo l'acqua e una manciatina di mangime, ma non hanno ne' mangiato e ne' bevuto. Stamattina, entrata nel pollaio, erano ancora li, tutte e tre, vicine vicine. erano un po' più attive di ieri sera, ma sempre immobili sul posto! Ancora non hanno mangiato niente!
      E' normale che siano così rintronate dopo il tarttamento subito? E' possibile che siano talmente abituate a vivere in spazi ristrettissimi che non si sono nemmeno accorte che c'è una porta che le conduce all'aperto, alla luce del sole e nella terra? C'è un periodo di ambientamento? Che consigli mi puoi dare in questa prima delicatissima fase? Sono pollastrelle di circa 40 giorni!
      Un abbraccio
      Francesca

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  5. Forse hai fatto venir voglia a qualcuno di comportarsi come te e questo è positivo, forse l'unica cosa negativa è che non saresti più solo, ma forse non sarebbe affatto negativa. Mi sono aggrovigliata in un giro di parole, ma credo che avrai ben capito il senso. Buona primavera
    Emi

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    1. Ciao Emi,
      credo di aver suscitato molto interesse nelle persone che mi stanno vicino, e certamente ho degli amici (una coppia su tutti) che desidererebbero intraprendere una parte di percorso assieme a me ed alla mia famiglia.
      Ma il cambiamento a cui io faccio riferimento non li coinvolge, almeno non per adesso, e mi vedrebbe proiettato all'interno di una nuova realtà.
      Non sarei comunque più solo, e questo è tanto positivo quanto negativo.
      Buona primavera a te
      A.A.

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  6. Il cambiamento è una caratteristica fondamentale dell'esistenza, inevitabile come molte altre cose.
    Caro agricoltore lo osservi bene anche nelle tue meditazioni, forse è semplicemente arrivato il momento,
    può un albero non essere stato un seme?
    Ciao!

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    1. Forse è semplicemente arrivato il momento di...seminare!
      Dovrò vincere quella timidezza, quella riservatezza, quella modestia e quel senso di possessione che ho nei confronti di quello che sono io nel mondo: un Agricoltore senza tempo.
      A.A.

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  7. Fai bene a prenderti tempo. Sempre più spesso a me capita di lavorare ad un progetto, di cercare di metterlo a fuoco e seguire le mie sensazioni. Finchè non è "tutto a posto" sento una certa inquietudine, come se dovessi mettere a fuoco, cercare quello che è giusto per me, quasi come già ci fosse quello che deve essere, lo devo solo trovare. E quando lo trovi cadono tutte le tensioni, hai capito cosa devi fare, finalmente ti senti tranquillo. Ciao caro, e buon lavoro.

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  8. ciao,finalmente un altro post da leggere.Sai avere tanto tempo per pensare non è sempre positivo..e l'essere contadino con i tempi che corrono ancora piu difficile.Mi sono appasionata al tuo blog per quello che sei e che insegni (ho molto da imparare)e non sai cosa darei per avere un vicino di casa come te.Ben vengano le persone che vogliono intraprendere una vita come la tua,ma che sia una cosa seria.Buon lavoro
    Daniela

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