tag:blogger.com,1999:blog-784767525393871027.post858087333057987159..comments2024-02-28T18:49:10.134+01:00Comments on Pensieri di un agricoltore senza tempo: Occasioni di confronto in una Fiera di Vino non convenzionaleAgricoltore Anacronisticohttp://www.blogger.com/profile/11924778195905445964noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-784767525393871027.post-10224860260235609432016-01-05T17:51:26.308+01:002016-01-05T17:51:26.308+01:00Non ho certo alcuna sicurezza dalla mia, se non qu...Non ho certo alcuna sicurezza dalla mia, se non quell'indomabile Ottimismo che mi accompagna sempre: credo che prima o poi l'Uomo dovrà ravvedersi su molte sue decisioni, e rivedere i propri passi si rivelerà fondamentale per la sua sopravvivenza...perlomeno per come la intendiamo adesso.<br />Mentre si spendono cifre inimmaginabili per raggiungere, "conquistare" e magari colonizzare altri pianeti...si perdono (secondo me) immense opportunità per salvare la nostra Vita su questo.<br />La Terra sopravviverà, come sempre ha fatto, e l'Uomo magari si adatterà, come sempre ha fatto.<br />L'inquinamento in aumento, le calotte polari che si sciolgono, le stagioni che si ribaltano, e noi tutti (minuscoli singoli individui) possiamo fare qualcosa.<br />Non dico risolvere i problemi che attanagliano le sorti del nostre futuro, ma magari partecipare al cambiamento in senso certamente meno negativo.<br />Ebbene, se anche un singolo non può contribuire a questo, a poco varrebbero gli sforzi di quanti ogni giorno si adoperano al fine di "migliorare" (o magari anche solo limitare il danno) nei confronti del proprio futuro.<br />Ma qui si parlava "solo" di produttori di vino NON convenzionale...figuriamoci se si parlava di inquinamento.<br />Ti ringrazio per la tua presenza, per i tuoi sempre graditissimi commenti, e per gli Auguri, che non manco di girare anche a te e a quanti ci stiano leggendo.<br />Alla prossima.<br />A.A.Agricoltore Anacronisticohttps://www.blogger.com/profile/11924778195905445964noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-784767525393871027.post-72434321743746422672015-12-23T13:03:28.813+01:002015-12-23T13:03:28.813+01:00Purtroppo il futuro non sarà biologico e prevedo u...Purtroppo il futuro non sarà biologico e prevedo una fine "orrenda" per l'umanità.<br />Per il vino io ne produco due varietà: il bianco e il nero: E' produzione mia e mi fido solo di quello che produco io. Molti si avvicinano al biologico, ma facciano attenzione a quello che acquistano ci sono in giro truffatori. Tanti auguri di Buone Feste a Te a chi vuoi bene e al tuo interessante lavoro.Fer Malahttps://www.blogger.com/profile/09859370862067219250noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-784767525393871027.post-29404160084229165442015-12-23T09:38:22.165+01:002015-12-23T09:38:22.165+01:00Ciao Alberto,
per me parlare di Vino Non Convenzio...Ciao Alberto,<br />per me parlare di Vino Non Convenzionale è sicuramente cosa facile, visto che conosco abbastanza bene la materia (tanto come produttore che consumatore).<br />Ti spiegherò in pochissime parole l'idea che io ho di un vino Naturale, senza appunto rifarmi ad alcun Disciplinare, Regola o associazione di appartenenza.<br />Secondo me in vigna si dovrebbero fare lavorazioni manuali, abolire o ridurre al minimo l'utilizzo del trattore, non avere sesti d'impianto che prevedano spazi "claustrofobici" tra le piante e tra le file, assecondare il più possibile la pianta (con potature e gestione del verde mirati a far produrre poco la pianta), utilizzo di solo zolfo e rame in moderate quantità, utilizzo di macerati, decotti o tisane fatti rigorosamente con erbaggi autoctoni.<br />In cantina poi l'uva dovrebbe essere semplicemente messa in condizione di svolgere le proprie fermentazioni (si mosti e vini) con i propri lieviti, evitando successive chiarificazioni, filtraggi, manipolazioni, controllo delle temperature e l'utilizzo di prodotti chimici.<br />Secondo me anche il vitigno dovrebbe essere autoctono, e addirittura meglio se dietro c'è un recupero di qualche vitigno oramai oscurato dai vitigni internazionali.<br />Tutta una serie di approcci che potrebbero (e spesso riescono) a offrire un prodotto schietto e senza dubbio "particolare", che differisce dagli standard a cui tutti noi siamo oramai abituati...spesso "uniformati".<br />Non è facile trovare produttori che abbiano avuto tali sensibilità ed intuizioni, come non è facile trovare prodotti che sappiano essere autentici, proprio come tu intendevi nel tuo intervento, ma una fiera (per esempio) può essere l'occasione per incontrare realtà che facciano al caso tuo.<br />Ti ringrazio molto per il tuo intervento.<br />Ciao<br />A.A.<br />Agricoltore Anacronisticohttps://www.blogger.com/profile/11924778195905445964noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-784767525393871027.post-82800783920563571772015-12-23T00:03:10.632+01:002015-12-23T00:03:10.632+01:00Il discorso è complesso... sicuramente il biologic...Il discorso è complesso... sicuramente il biologico e il naturale nel vino come nell'agricoltura è da preferire e cercare sempre.. poi dipende però, ci sono vini biologici fatti con uve non della tradizione nè tantomeno del territorio... c'è da capire intendiamoci chi butta dentro merlot pinot e gli altri vitigni non locali nei vini che produce, biologici o meno, però non è detto che i sapori che vengano fuori abbiano molto a che fare con la storia del territorio...<br />poi capita di trovare anche vini fatti abbastanza alla vecchia maniera e magari per di più biologici ma non è per niente facile... siamo a questo paradosso... <br />in famiglia mia ci siamo posti il problema perchè organizziamo a volte delle cene per alcuni ospiti, abbiamo un piccolo affittacamere di sole 3 camere e ogni tanto qualcuno chiede la cena, che è solo tipica toscana anzi per l'esattezza solo con le ricette della famiglia, rigorose e ortodosse. In un certo senso è una specie di ritorno in un balzo al passato di sessantanni fa. Per chi cena da noi è una sorpresa, in genere sono persone non italiane e la cucina toscana è ignota quasi a chiunque, tanto più vedersi portare sulla tavola piatti difficili da trovare come il collo ripieno o il coniglio arrosto morto, o la faraona con le olive, fatte nella stessa esatta maniera come si facevano sessanta e più anni fa... oltre al fatto che anche le altre cose che apparentemente si trovano più spesso come i crostini di fegatini o la minestra di fagioli, in ogni caso sono fatti da noi con cura e sempre come si faceva "una volta"...<br />Ora è chiaro che se si vuole andare secondo la tradizione praticamente "filologica"... se non addirittura "archeologica" si potrebbe dire... di un pranzo di una famiglia contadina della media valdelsa di tanti anni fa, un vino biologico di merlot oppure di sangiovese e merlot o di sangiovese e cabernet, sarebbe una assurdità. Provando e cercando abbiamo trovato questo vino biologico di una fattoria di Montespertoli, e a mia mamma (è lei che cura la cucina e i piatti) ricorda molto il vino molto sempllice che si beveva nella sua famiglia quando ancora stavano al podere. E' un sangiovese veramente semplicissimo, di base, e si trova anche sfuso in alcuni negozi di vino sfuso qui a Firenze e così lo portiamo in tavola, nelle bottiglie riempite dal vinaio.<br />Lo stesso produttore fa anche altri vini con merlot e cabernet peraltro e con costi ben diversi, ma l'idea di offrire anche un vino "da tavola" come piaceva una volta, è quasi una specialità, visto che ormai si trovano sempre meno... senza contare l'importanza di avere un vino senza pretese e a cifre accettabili, mentre invece ormai sembra una gara a fare vini sempre più sublimi, dai sapori sempre più raffinati e sempre più elitari... e sempre più lontani, che si voglia o no, dalla tradizione di quei pranzi e di quelle cene nelle famiglie contadine della Toscana e delle altre parti d'Italia...<br />che poi io capisco un piccolo produttore che fa tutto o quasi da solo e quel poco che fa cerca di farlo che abbia sempre più valore per tentare, giustissimamente, di tenersi a galla, ma poi veramente la scelta è tra la bottiglia di biologico che costa una sassata e per di più che non ha nulla a che fare con la tradizione locale e il vino quotidiano del super, e se non puoi permetterti le sassate la scelta diventa obbligata...<br />certo sono argomenti complessi... riguardano la possibilità di mantenere le nostre tradizioni in un mondo che cambia anzi che è già cambiato... che poi è il problema maggiore in questo momento in sostanzaalbertohttp://www.urltv.itnoreply@blogger.com