Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

lunedì 31 dicembre 2012

...E a quanto pare questo 2013 inizierà all'insegna del bel tempo.
Tiro un sospiro di sollievo, e penso ai campi da seminare.
Ma non vi voglio tediare ancora una volta con questi benedetti campi!

Questa mattina, mentre ero dalle capre a liberarle, pensavo a questo 2012 e a quante cose sono accadute qui al Podere.
Avrei pagine e pagine di considerazioni, ma credo che una su tutte possa essere la più rilevante: 2012 anno particolarmente ricco di contrasti.
Molte le difficoltà, riscontrate soprattutto grazie all'andamento climatico.
Il doversi adattare comporta uno sforzo fisico e mentale non indifferente, e per uno che come me non vuole saperne di coadiuvanti chimici ed interventi drastici, il 2012 è stato un anno veramente colmo di stimoli a cercare soluzioni, a sapersi accontentare, ed anche a fare delle rinunce.
Alcuni esempi.
Da 6 chiocce del 2011 sono passato a 2 chiocce: le galline non avevano voglia di covare, e dopo un inizio promettente nel mese di aprile, tutto poi si è fermato.
La produzione di uova è calata del 70%...con a disposizione l'alimentazione di sempre, ma la deposizione è diminuita ugualmente.
Solo il 50% delle capre sono rimaste gravide, ed oltretutto la produzione del loro latte è calata di almeno 1/3 rispetto all'anno precedente.
L'orto poi, quello si che è stato tutto un gran patimento: il 21 marzo seminai (in semenzaio) tutte le colture estive), ma la stagione di aprile ha praticamente azzerato il mio lavoro, facendomi ripartire (tardissimo) a metà aprile con la semina.   Questo mi ha messo in condizioni di trapiantare tardi (in giugno inoltrato) ed avere una produzione di fine estate.
Pessimo il raccolto delle zucchine fiorentine, con una produzione di solo 1/5 rispetto al 2011.
Poi la vigna, e la ghiacciata di Pasquetta: produzione di uva dimezzata!
L'orzo è stato forse il mio più grande insuccesso: seminato a metà febbraio, si è beccato 40 giorni di siccità (ha piovuto solo per i 3 di Aprile), e praticamente non è riuscito a sviluppare, portandomi ad avere una produzione del 50% di quella auspicata.

Al tempo stesso, però...
Nel 2012 sono accadute cose molto positive, ed alcune decisamente insperate.
Ottimo raccolto di favino, ben oltre le mie più rosee aspettative: tanta granella ma anche ottimo azoto naturale per i miei campi.
Un raccolto di fieno bellissimo, come non si ricordava da anni: ho stivato ben oltre le 220 presse, senza contare quelle di erba medica.
Più che discreto il raccolto delle olive e sopratutto della resa dell'olio: veramente buono!
Nell'orto i peperoni, le patate, le cipolle, i ceci, le cicerchie e le melanzane hanno avuto un'annata da annoverare tra le migliori in assoluto, e certamente le scorte di sott'oli ne hanno giovato non poco.
I maiali sono cresciuti, ho avuto un parto, e ho macellato con successo.
Il formaggio di mia moglie viene sempre meglio, ed i suoi esperimenti sapranno darci grandi soddisfazioni nell'anno che verrà.
E poi il vino (di vendemmia 2011): quello si che m'è garbato!

Un anno ricco di contrasti, dove alcune cose sono andate veramente male grazie alle pioggie primaverili e alla siccità estive, ed altre veramente bene...grazie proprio al medesimo clima.
Tra qualche ora saremo nel 2013, ed una nuova sfida inizierà sin da domani mattina, fra buoni propositi e vecchie considerazioni.
L'importante è prenderlo giorno per giorno..questo 2013!
Buon Anno

domenica 16 dicembre 2012

Caro Babbo Natale quest'anno vorrei un ciuco...

Il Natale si avvicina, e nonostante per me sia la Madre di tutte le feste, quest'anno mi sento combattuto nell'accingermi ad affrontarlo.
Da una parte c'è l'entusiasmo per quell'albero e le sue lucine che tanto continuano a piacermi e a mettermi di buon umore, della cena della vigilia, del pranzo di Natale e di quello di Natalino, della soddisfazione di fare regali (semplici regali) e di avere un pò più di tempo per godermi la famiglia.  Ci sono le canzoni natalizie, il ritrovo con gli Amici (pochi ma buoni), le chiacchiere davanti al fuoco (che più o meno ci sono sempre) e magari la Tombola.
Ma dall'altra parte ci sono una serie di preoccupazioni (nuove e vecchie) che non mi permettono di godermi a pieno questo periodo.
I soldi sono i medesimi dello scorso Natale, e la crisi la sento ma cerco di sopravviverle con i tanti espedienti che il mio mestiere di Agricoltore mi offre: bene o male si campa del nostro, e letteralmente riusciamo a mangiare del lavoro che portiamo avanti, ed ecco che non ci manca niente, e quello che ci manca non ce lo facciamo mancare...semplicemente non pensandoci.
L'Autarchia, il riciclo, la sobrietà sono fattori che ci contraddistinguono indipendentemente dal periodo natalizio, e certo questo ci permette di vivere (forse) meglio, o perlomeno prendendosela meno rispetto ad altre persone: non applichiamo un rigore illogico, ma bensì una consapevole radicalità nell'evitare determinate spese...e come detto si vive bene ugualmente.
Quindi i regali saranno sempre all'insegna dell'autoproduzione (sopratutto alimentare), e chi ci vuole bene ha sempre ben accettato  questo nostro modo di "regalarci".
Maya o non Maya...
...tempeste solari o non tempeste solari...
...le ansie che ho sono altre, e non nego che anche l'andamento climatico inizia a darmene alcune.
Io...che sempre ho detto che BISOGNA PRENDERE QUELLO CHE VIENE DAL CIELO (unicamente inteso in senso meteorologico), ultimamente inizio a vacillare (almeno un poco...permettetemelo), perchè proprio dalle stagioni dipende l'unico sostentamento per me e la mia famiglia.
Ancora non ho seminato i campi che mi daranno foraggio per i miei animali...e già il Favino non lo potrò più mettere.
I campi sono sempre fradici d'acqua, e la tramontana della scorsa settimana poco o nulla a fatto: la terra era molle (bagnata) e non ci s'entrava con il trattore.
Ed ecco che ho deciso: se non la smette di piovere entro il 15 gennaio, e non asciuga un poco, io me ne frego e semino a mano tutti i campi, magari passando con l'erpice attaccato al cavallo.
Non mi sgomento...ma comunque la cosa mi da pensiero.
Come sopratutto mi da pensiero la scrofa che si è azzoppata per uscire dalla mota (melma) che ha nel suo recinto: inconveniente che certo chi alleva maiali nei castri di cemento non avrà, ma io che li allevo all'aria aperta...con tutta quest'acqua incessante dai primi di settembre...beh, il problema era inevitabile.
Ci sono le capre che non godono quasi mai del pascolo, e tutta quell'erba (sempre più rigogliosa) rimane all'aria, mentre loro nella stallina devono andare avanti a fieno.
E speriamo che il becco abbia beccheggiato (abbia coperto le femmine): è giovane e con questa stagione non mi è parso di notare molti calori tra le capre.  Se questa stagione di monta fosse fallita vorrebbe dire che non ci sarebbero nuove capre per l'allevamento, niente latte (e quindi niente formaggio!!!) e niente capretti.
Per molti questi potrebbero apparire come problemi RIDICOLI...lo sò, come per me potrebbe apparire come problema ridicolo il fatto che venisse a mancare il segnale telefonico per un giorno intero.  Ognuno c'ha il suo.
Il contadino oggi deve contrastare con mille cose che quotidianamente minano il suo percorso, ed oltre alle tasse e tassette, crisi e mutui, bollette e rate...lui c'ha da contrastare anche con la stagione.
Questo Natale forse sarà piovoso (ma va!?), ma si spera in un Gennaio bello asciutto che ritiri via un pò di tutta quest'acqua e che ci permetta di seminare, potare e segare un pò di legna (che sennò qui manco ci si scalda).
Ed ecco che in un'ipotetica lettera a Babbo Natale avrei tanta voglia di scrivere...
" Caro Babbo Natale,
quest'anno ho fatto del mio meglio per essere buono, ed anche se qualche parolaccia m'è scappata di bocca, ho cercato di fare di tutto per meritarmi i tuoi regali.
Ci sarebbero tante cose che forse potrei...e dovrei... chiederti, ma una su tutte: quest'anno vorrei un ciuco.
Lo desidero da quando ero ragazzetto, ma nessuno ha mai esaudito questo mio desiderio: all'età di dieci anni te lo chiesi, ma forse quello non sarebbe stato il momento giusto.
Del ciuco apprezzerei tutto: in primis la sua intelligenza, la sua voglia di fare, la sua compagnia, la sua caparbietà, la sua forza, la sua rusticità, la sua attitudine al lavoro...ed anche la sua cacca!
Vedi te Babbo Natale se quest'anno ce la farai a portarmelo, o se intanto mi porterai una stalla...che eventualmente a comprare il ciuco ci penso da me.
Grazie"


A tutti voi che leggete con costanza le tante bischerate che scrivo...
...e a tutti quelli che si sono affacciati qui tra le mie parole,
auguro un SERENO Natale.