Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

lunedì 22 settembre 2014

21 settembre: il tramonto dell'estate 2014

Ultimo giorno d'estate.
Oggi è il 21 di settembre, e termina qui il racconto di questa stagione che tanto rimarrà impressa nella mente mia e di quanti abbiano avuto occhi, cuore e testa per osservare quanto sia accaduto.
Termina l'estate, e si apre un autunno che già da mesi ci portiamo avanti, tra pioggia, temperature basse, umidità e temporali.
Ma l'agricoltura è andata avanti, e seppur tra mille problemi, il lavoro è stato fatto.
Tirando due somme, questo è quanto accaduto negli ultimi tre mesi.

La stalla.
Nel mese di luglio, all'età di 4 mesi e mezzo, ho svezzato i capretti, tutti destinati all'allevamento.
Così facendo ho dato loro la possibilità di bere il latte materno per oltre il doppio del tempo convenzionale, e quindi di rafforzarsi e mettere le basi per crescere grandi, forti e sani.
Purtroppo non sono mai stati al pascolo, poichè questo era perennemente bagnato, ma avranno tutti i prossimi mesi per godere anche di questo.
Hanno comunque iniziato a mangiare erba sfalciata ed appassita, ramaglie varie, oltre che del fieno di ottima fattura.
Ho dovuto sacrificare una delle due mungiture giornaliere (la mattutina) a loro favore, ma il latte prodotto nell'altra mungitura (la serale) mi è comunque bastato per la realizzazione dei formaggi per casa.

Alcune caprette che tentano di poppare dal mio dito, incuriosite dal secchio delle granaglie.
Nel mese di agosto sono iniziati i primi calori per le capre, ed il becco ha da subito cambiato atteggiamento, divenendo più irrequieto, protettivo e ...puzzolente.
Nei primi mesi di settembre buona parte delle capre sono andate in calore, e da quei giorni credo che siano iniziate le coperture (gli accoppiamenti).
Dal gruppo ho separato una capra di 18 mesi perchè ancora è troppo piccola di struttura, e temo che avrebbe problemi nella gestazione.
Tutte le capre sono andate in asciutta nei primi giorni di settembre.

Il castro
L'unico esemplare allevato ha oramai compiuto i due anni, poichè lo scorso anno non mi è stato possibile macellarlo (pioveva sempre).
Come spesso accade, mi sono inevitabilmente affezionato, complice il suo carattere docile e la sua predisposizione all'addomesticamento.
Infatti addomesticare un maiale non è cosa impossibile, e la mia volontà è quella di tenerla come riproduttore, conducendola perfino al pascolo: un pò come faceva la mia bis nonna quando era bambina, anche io proverò a gestire un maiale solo con l'ausilio della pazienza e di un secchio con qualche mela...giusto per incentivarla a darmi retta.
Seppur superi abbondantemente i 200kg di peso, l'animale è sempre attento a non sopraffarmi fisicamente, e si lascia grattare la testa e dietro le orecchie prima di essere governato.
L'estate piovosa, con la conseguente guastatura di buona parte della frutta e della verdura, le ha permesso di godere dei tanti scarti del frutteto e dell'orto, e adesso le attende un mese di uva, per poi passare alle castagne ed alle ghiande...sempre con orzo in chicchi.

Il pollaio
Le galline hanno deposto molte più uova dello scorso anno, e salvo una breve pausa nel mese di agosto, le produzioni sono state ben sopra le aspettative.
Le chiocce sono state soltanto due, e quindi questa estate è stata la più povera di tutte in fatto di covate.
Comunque ci sono una trentina di nuovi pollastrini in attesa di essere liberati nel gruppo, con conseguente affermazione delle gerarchie e successiva selezione dei nuovi maschi.
La femmina ha deciso di scegliere come cova un vecchio vaso rotto (vedi freccia), mentre le compagne ed il maschio paiono voler vegliare su di lei.
Intanto tra le anatre mute, dopo tante "prove fallite", una femmina ha deciso di mettersi a covare...adesso.
Non ho visto quante uova ci siano, ma temo che il freddo e la cattiva stagione non possano aiutarla molto.
Io continuo a dare mais, grano ed orzo, oltre che abbondanti dosi di erba fresca e frutta.

La conigliera
Il mese di giugno pareva essere uno dei migliori, con bei conigli pronti all'ingrasso (sempre con fieno di erba medica ed orzo in chicchi), ma...nel giro di pochi giorni si sono ammalati tutti, compresa la madre, e non ce l'hanno fatta.
Seppur la cosa mi abbia fatto molto arrabbiare, ho comunque dato buona parte della colpa alla stagione, ed al fatto che la tanta (troppa) umidità ha portato una notevole concentrazione di zanzare anche qui in collina dove non ci sono mai.
Ad oggi ci sono due nuove fattrici ed un nuovo maschio, e la prima figliata di sei elementi sta crescendo a vista d'occhio.

La vigna
Povera vigna...
Annata peggiore non poteva esserci: almeno tre attacchi di peronospora (per fortuna mai sul grappolo), una discreta presenza di piante con Mal dell'Esca, e adesso il marciume dei grappoli non ancora maturi.

Grappoli di Sangiovese con evidenti marciumi su acini non ancora maturi
Ancora presto per la vendemmia, ma anche quest'anno dovrò rinunciare ad una discreta parte di uva inevitabilmente compromessa.

Oliveta
Non ci sono più olive, se non pochissime per assicurarmi una minima quantità di olio per autoconsumo...sperando che la mosca dell'olivo o l'ennesima grandinata non mi guastino anche quella.

L'orto
Assieme alla vigna è quello che ha avuto più travagli.
Produzione di pomodori da conserva pari a zero, con le quasi novanta piante tutte marcite prima di portare a maturazione i frutti.
I pomodori da insalata, nella varietà del Pisanello, hanno avuto una perdita del 90%, mentre quelle della varietà del Costoluto di Firenze hanno visto una perdita del 50%.
Le varietà di Pallino Toscano e di Ciliegino hanno subito solo una perdita del 20%, ma hanno terminato presto la loro produzione.
I peperoni sono stati numerosissimi (e lo sono ancora), ma purtroppo dovevo coglierli prima che prendessero colore, poichè sarebbero marciti.
Miglior sorte per i friggitelli ed i peperoni da insalata: abbondanti come non mai.
Anche le melanzane hanno dato grandi soddisfazioni: non avevo mai avuto una produzione del genere.
Le zucchine hanno fatto del loro meglio, salvo poi essere attaccate dal solito oidio che ne ha rallentato prima, e ben presto terminato le produzioni.  Ma quanti fiori...quanti, a mazzi di 80 per volta, li abbiamo usati per ripieni, sughi e fritti...che bontà.
Le zucche sono abbondanti, ed ancora continuano a crescere in attesa di un poco di sole per farle maturare: credo che quest'autunno ed inverno mi toglierà la voglia di risotto alla zucca, zucca gratinata e tortelli di zucca.
Le patate sono state tolte quasi tutte (manca solo qualche buca) ed il risultato è stato ottimo ed abbondante.
Idem per le cipolle, mai così grosse e saporite, mentre gli agli sono rimasti piccoli (anche se molto buoni).
Di seguito qualche foto.

Alcune delle cipolle appena raccolte, della varietà di Rossa Fiorentina

Pomodoro Pisanello che continua a fiorire

Ultime melanzane di stagione

E mentre scrivevo questo post, sono uscito per scattare una foto all'ultimo tramonto estivo, mentre sulla mia testa volavano quattro rondini: le ultime che stanno per partire (credo proprio domani).
Questa estate 2014 si conclude così, con un tramonto rosso carico di propositi che lascia pensare alla bella stagione.

Ultimo tramonto dell'estate 2014