Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

sabato 26 aprile 2014

Campi Arancioni

Raramente mi allontano per più di mezza giornata dal Podere: credo sia logico quanto possa essere difficile far conciliare il Viaggio (con i suoi tempi e le sue distanze) con quei legami quotidiani rappresentati dagli impegni ed i piaceri dell'essere Agricoltore (Anacronistico o no).
Ebbene, dopo molto tempo, nell'ultimo mese sono tornato a spostarmi, e ad assentarmi, e a vedere posti nuovi.
Una parentesi questa realizzabile solo all'aiuto dei miei Cari che mi hanno sostituito nella quotidianità agricola, attraverso cui ho avuto modo di vedere altre zone agricole, ed altri modi di fare agricoltura.
Ed infatti, spostandomi dalla mia terra natale all'estremo Nord dell'Italia, ho potuto constatare quanto le fioritura delle acacie fosse in ritardo nella mia zona, quanto le viti potessero aver sofferto la mancanza di un inverno freddo, quanto ancora ci fossero terreni fradici ed impraticabili, e quanto il grano fosse alto nella pianura.
Dall'allegagione dei ciliegi, sino al trapianto dei pomodori, dalle ultime patate seminate sino ai primi sfalci dei campi, tutta l'Agricoltura pareva voler cambiare man a mano che mi allontanavo dalla mia Terra.
Ma su tutte queste cose (e molte altre ancora) una mi ha colpita: i campi arancioni.
Non avevo mai visto così tanti campi arancioni nella mia vita...
In certe parti dell'Italia sono addirittura arancioni gli argini dei fossi, i bordi delle strade, il piede delle vigne, i vialetti di fronte a casa...e poi ancora ed ancora campi arancioni a perdita d'occhio.
Non viaggiando da solo, ed avendo accanto a me occhi attenti e curiosi, mi è stato subito chiesto di quale coltura misteriosa si trattasse, e sinceramente non sapevo rispondere.
Mi pareva così strano che in pochi anni il modo di fare agricoltura fosse cambiato così radicalmente, e volevo per forza intendere quanto vedevo come qualcosa di nuovo...una nuova coltura, appunto.
Invece no...
I Campi Arancioni erano campi diserbati...
Diserbo ovunque, e nonostante il cielo plumbeo e la vasta gamma di grigio offerta dalla luce, quell'arancione pareva essere qualcosa che era impossibile da non notare.
Mi chiedo cosa sia cambiato in così pochi anni.  Mi chiedo quale tremenda pianta erbacea abbia assediato le campagne del Nord, tanto da dover impiegare chissà quanti ettolitri di diserbante...tanto da ripitturare il panorama e tappezzarlo di una così alta componente di arancione.
Mi sono immaginato qualcosa di inarrestabile, che non ha lasciato alcuna scelta ai mia colleghi Agricoltori se non quella di tingersi anche l'anima.

In questo viaggio ho avuto modo di vedere molte cose belle, di percorrere più di duemila chilometri, di vedere posti mai visti prima, e...
...e di vedere come l'utilizzo del diserbante sia oramai divenuto una routine sopratutto per una larga parte degli Agricoltori della pianura.
Perchè?
Cosa accade all'Agricoltura di quei posti che io non conosco?
Forse si sono rotti tutti i decespugliatori, le barre falcianti, i trincia, gli estirpatori, le falci ed i falcetti, le capre, le oche e le mucche...
Forse questa è l'evoluzione, il progresso.
E forse sono io ad essere Antico, anzi..Anacronistico.

Torno a casa e vedo che il glicine sta per sbocciare, che le patate sono tutte spuntate, che i capretti sono più vispi che mai, e che...l'erba è cresciuta: devo correre ai ripari e liberare le capre intorno casa.
E' stato molto bello viaggiare, anche se in effetti questi campi arancioni li ho capiti poco o niente.