Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

mercoledì 30 luglio 2014

TempESTATE...in ricordo del detto "Si deve mangiare tutti!"

Fra i pensieri di un Agricoltore Anacronistico ricorre sovente questo: "Ma la gente si rende conto dell'Estate che stiamo vivendo?"


E' mattino presto.
Il gallo canta, ed ecco che il suo vice vuole assecondarlo.
Il cane inizia ad abbaiare.
E' l'alba.
La sveglia ancora no ha suonato.
Una timida luce inizia a filtrare dalla finestra, e tendo l'orecchio come a capire la giornata che sarà.
Mi sveglio, e poco a poco cerco di ascoltare, e...

...fuori piove, ancora!
Penso a quante mattine siano iniziate così...e penso che dallo scorso Settembre la maggior parte delle mattine sono iniziate proprio così.
Piove, nuovamente piove, mentre il lavoro si accumula e le rinunce si moltiplicano: che estate questa!

Mi alzo, e la prima tappa è in bagno, subito ad aprire la finestra,subito a scuotere la testa vedendo che il giorno anche oggi non si vuol fare.
Un pò di colazione, una bella lavata, ci si cambia, e via fuori: stivali (oramai sempre ai piedi da quasi un anno), maglioncino (perchè al mattino è particolarmente fresco), cappa incerata e cappello a tesa larga.
E fuori tutto è bagnato.
Guardo subito la vigna, mi avvicino ed osservo a lungo, alla ricerca di nuove ENNESIME tracce di peronospora: penso al nuovo trattamento da fare, alla poltiglia bordolese da comprare, alla vigna che è impraticabile con il trattore...ed a questo punto impreco, non riesco più a trattenermi.
Governo il cane, governo i gatti, e parto alla volta della stalla per la pulizia mattutina: 
già da tempo sono passato all'unica mungitura serale a favore di una prole più felice di questo.
Ogni carriola di concio (sterco e paglia di lettiera) pesa il doppio per l'umidità e la pioggia che raccoglie durante il tragitto verso la letamaia.
Gli animali che non vanno più al pascolo (perchè questo è sempre bagnato), il loro nervosismo, ed io che tento di placarli canticchiando qualcosa mentre lavoro.
Ma il fieno è umido: anche questa notte ha piovuto a vento, e le presse si sono bagnate..
Gli animali vorrebbero lamentarsi, ma poi rassegnati si accingono a mangiare quanto hanno, mentre io cerco una pressa asciutta e gliela porto.

Il recinto dei maiali pare una fabbrica di fango, ed i polli non vogliono uscire dal pollaio: solo le papere si avventurano sotto la pioggia scrosciante, felici del loro bagnetto mattutino.
I conigli mangiano poco, e vivono rintanati nei loro giacigli, mentre le chiocce con i propri pulcini dissentono da quel loro starsene chiuse.
Non posso fare altrimenti, visto che con la pioggia la volpe si aggira indisturbata, senza che i cani riescano a fiutarla.

La giornata è ancora lunga, ma io debbo tornare in casa per cambiarmi: sono bagnato tanto fuori (per la pioggia) che dentro ai vestiti (per il sudore): la cappa incerata pare soffocare la mia pelle, facendomi pensare che forse sarebbe meglio la pioggia.
La giornata è ancora lunga...ma non posso certo andare a cogliere frutti nel frutteto...tantomeno lavorare la terra...segare legna per l'inverno...piuttosto che fare l'orto.
L'orto...vedere tutte quelle verzure che vanno a male: peperoni giganteschi che non maturano ed iniziano a marcire, peperoncini da esposizione, se non fosse per il sapore di lavato che hanno,cavoli ed insalate crivellati dalle lumache, pomodori da conserva devastati dalla peronospora e dal marciume.
E l'orto si tinge di giallo: sono i fiori di zucca che colorano e svettano tra tutto quel verde.
Ma le patate sono ancora da cavare (togliere dal terreno), come del resto le cipolle e gli agli: ci vuole un poco di asciuttore per fare queste cose...ma quando torna l'asciuttore?

L'uva è tutta maltita (battuta dalla grandine), come pure le pere, le mele, le susine...
La maggior parte degli Agricoltori deve ancora trebbiare i propri campi, ma i cereali stanno oramai ammuffendo.
I campi sono allagati e impraticabili.

Ed allora uno potrebbe anche rimettersi a dormire in casa, visto il "poco" lavoro da fare, ed invece...ci si mette al chiuso e si lavora sino a sera. C'è sempre da fare, ed alla sera siamo morti di stanchezza.
Guai a fermarsi.
Guai a farsi prendere dallo sconforto.



L'altro giorno, mentre ero alla pompa di benzina, c'era una signora che si lamentava con il benzinaio:
"Non è possibile fare una vita così!" diceva con toni accesi "Una persona dovrà pur avere il diritto di  godersi l'estate. Bene o male mica parto per i Caraibi io....mica vado alle Maldive, o alle Fiji. Chiedo solo una quarantina di giorni di sole e caldo."
Ed andava avanti con questo sole e caldo, mentre la pioggia faceva rumore sopra i cofani delle auto parcheggiate lì vicino.
"Se non mi abbronzo paio un cadavere!"
Eccolo il punto: la signora era arrabbiata perchè doveva abbronzarsi.
Ed io che pensavo che fosse adirata per il prezzo della verdura (che era salito drasticamente), o piuttosto perchè i raccolti di grano erano oramai compromessi e di lì a poco anche il pane e la pasta sarebbero aumentati.
Ed io che pensavo che ce l'avesse con il lavoro che ogni giorno doveva fare sotto la pioggia, o per i disagi che questa stava portando a tutti.
Ed invece no: le mancava l'abbronzatura, ed i suoi sacrosantissimi quaranta giorni di mare...e neanche in chissà quale meta turistica.
Il benzinaio (mio amico) mi ha guardato sorridendo: avevo schizzi di fango sin nelle guance, e l'aria stravolta nonostante fossero solo le 10 del mattino.
Non sono una vittima...non voglio fare del vittimismo, ma mi chiedo: la gente si sta realmente rendendo conto di cosa comporti un'estate del genere?
Magari si perderanno dei giorni di abbronzatura...magari si saranno prenotate le ferie al mare in un periodo orrendo da un punto di vista climatico...e magari si saranno anche fatti enormi sacrifici per quella vacanza: ho rispetto di tutto questo, sincero rispetto, ma...ci si rende conto che con un'estate così si rischia di fare la fame tutti (e non solo quei matti di Agricoltori che ci stanno rimettendo in tutto e per tutto)?
Forse, quando tra di un mese ci si renderà conto di cosa questa estate sarà costata anche in termini economici (e non solo in abbronzature mancate), si avrà almeno una visione postuma di tutto quello che è successo.
...ma forse saremo tutti felici di un settembre caldissimo ed estivo, e ci dimenticheremo ancora una volta di tutto il resto.
Oggi sono un Agricoltore Cinico, perdonatemi.