Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

martedì 16 aprile 2024

Dormi

Dormi,
ed in questo tuo dondolarti nel sonno, io sento la Serenità di un padre accompagnato dai tanti sogni colorati che starai facendo.
C'è odore di legno nella tua stanza, di castagno, di larice ed olio di lino, di lavanda, dei panni lavati di fresco ed appena piegati sul cassettone.
C'è il silenzio musicale che amo ascoltare, ogni notte, quando entro trattenendo il respiro, sino a sedermi accanto a te, sfiorandoti la mano, e cercando di dimenticarmi del tempo.
E cercando poi di farmi piccino, accucciato appena, per poterti stare vicino sul cuscino...e gigante per poterti proteggere oltre il soffitto.
Dormi, oltre l'ultimo pianto, risata, bizza e domanda che mi hai fatto.
Dormi, indifesa e forte, mentre la pelle si fa più chiara, e quasi la vedo nel buio della tua camerina.
Fuori soffia il maestrale, che corre sulle tegole per poi tuffarsi nell'aia di casa a pettinare il prato dove tanto hai giocato quest'oggi.
La legna che brucia ti scalda le gote, le dita scoperte, la fronte.
Tra i pupazzi ti nascondi, un pò animalino, un pò donna.
Con questi attimi il mio cuore si gonfia.
Dormi, e non aver fretta di crescere. 

venerdì 5 aprile 2024

Cronache (brevi) della (nuova) primavera

Dopo un marzo pazzo, piovoso fino al midollo, con qualche ritorno di freddo, e molti giorni di caldo, Aprile è iniziato così: pioggia, pioggia, veno, vento, caldo, caldo.
Ma aprile è iniziato solo da 6 giorni, giusto?
Ebbene, vai a capirci qualcosa, ma guai a lamentarsi troppo, con la terra da lavorare, e l'erba già da tagliare, e la legna da bruciare, ed il maglione peso da sfilare, ma la berretta di lana da indossare.
Qualche primavera l'ho vista in vita mia, ma ogni anno è una sfida nuova, giusto?
Intanto, le fioriture sono tutte anticipate, e verrebbe voglia di pensare all'orto, seminare tutto in abbondanza, vendersi pure la camicia per avere chances, ma penso che i soldi meglio spesi saranno quelli per una piccola serra e tanto (ma tanto) telo antigrandine.
Non si tratta di pessimismo, ma bisogna saper fare tesoro delle batoste passate: non strafare, e piuttosto assicurarsi il minimo.
Questo è divenuto il mio lavoro...la mia Vita, questo: contenere i danni e sperar di farci pari.
Non a caso ho fatto una pausa dopo l'ultimo post e non a caso i problemi non arrivano mai da soli.
Le rimostranze han sollevato la questione degli Agricoltori, in generale, ma hanno preso (spesso) una piega che (secondo me) è stata piuttosto fuorviante, canalizzando le attenzioni più verso una protesta anti-green invece di rimanere sul problema agricoltura a 360°.
Mi è capitato di dovermi dissociare da certe prese di posizione, e questo mi ha fatto riflettere su quell'anima Anacronistica che ancora una volta mi porto appresso.
Ho ulteriormente abbassato il profilo, quasi come fosse possibile farlo...ancora, e mi son detto che debbo pensare alle tante magagne che già ho, come piccolo....piccolissimo...minuscolo agricoltore di montagna: ho un gigante con cui debbo scontrarmi ogni giorno, e non ci son chimiconi che reggano contro un meteo contrario ed un clima impazzito.
Quindi, serra e telo antigrandine, poche piantine, passo dopo passo, e annotare tutto, osservare tutto, ricordare tutto: cogliere tutti quei segnali che evidentemente la natura ci sta lanciando, ma spesso tutti noi (me compreso) siamo troppo ottusi per non vederli.
Il cuculo quest'anno ha cantato il giorno 2 aprile, durante una pausa dalla pioggia.
Era dal 2020 che non anticipava così il suo canto.
Nel 2020 ci fu una prima parte della primavera con temperature miti e sopra la media del periodo, ma tra maggio ed inizio giugno ci furono acquazzoni pesantissimi e (se non ricordo male) sette grandinate che decimarono il raccolto e fecero danni che ancor oggi ricordo bene, con relativa moria delle api, e malattie fungine con i muscoli.
Allora...serra e telo antigrandine, ortica pronta per i macerati, scorte di miele per le api, e poco alla volta.
In tutto questo c'è tempo e motivo per sorridere alla primavera, dopo che il lungo autunno è terminato senza darci l'inverno.
C'è un bel profumo di vita nei prati.


venerdì 2 febbraio 2024

La Protesta degli Agricoltori: chi ci guadagna ad affamare gli agricoltori?

Io sono un Agricoltore.
Io sono un Coltivatore Diretto.
Io vivo nel luogo dove lavoro.
Io non faccio altri lavori se non quelli legati alla mia Azienda Agricola.
Io pago le tasse, INPS ed INAIL.
Io vivo e lavoro in una zona montana, quindi svantaggiata.
Io non sono più un "giovane" Agricoltore.
Io non sono in pensione.
Io non ho ereditato un'Azienda da mandare avanti.
Io ho fondato la mia Azienda partendo da zero.
Io non ho mai ricevuto alcun contributo o sgravio fiscale per iniziare la mia attività.
Io non usufruisco del Gasolio Agricolo.
Io ricevo un irrisorio premio PAC, ammontabile a poche centinaia di euro all'anno.
Io sono in conversione Bio, ed il premio annuale che ricevo serve a coprire le spese per la burocrazia legata al Bio.
Ho forse diritto di dire la mia?

Si, ne ho diritto.
In una politica comunitaria dove il soldi destinati all'agricoltura (soldi che ci sono) non si capisce che strano giro facciano, visto che sempre meno toccano agli agricoltori, la domanda nasce spontanea.
Chi ci guadagna ad affamare gli agricoltori?
Non ho altre domande a tal proposito.
Solo questa, e la ripeto, tanto volte non fosse stato chiaro: Chi ci guadagna ad affamare gli agricoltori?

Non si tratta di fare una filippica infinita su tutti i punti in cui gli agricoltori si sentano presi per i fondelli oramai da decenni.
Non si tratta nemmeno di rivendicare un diritto sacrosanto di tutelare chi porta il cibo nelle tavole di tutti (bene primario, non dimentichiamocelo).
Non si tratta neanche di fare un pippone contro i politici ed i politicanti, dell'UE o della nostra cara Italia, indipendentemente dalla casacca o dal color delle braghe.
La mia domanda l'ho posta.

Un giorno gli Agricoltori si arrabbieranno davvero.
La fregatura sarà che loro mangeranno i prodotti che producono, ed ad gli altri toccherà la farina di grillo, i prodotti extracomunitari e la carne sintetica.
Io fossi in voi qualche domandina me la porrei, e mi soffermerei ad ascoltar le ragioni di quei disgraziati che stan facendo dimostrazioni in tutt'Europa.
Forse avranno rallentato il vostro ingresso in autostrada, o avran fatto confusione col traffico delle vostre città, ma "una vacca senza latte non la si può continuare a mungere", e far confusione è la prima dimostrazione che gli agricoltori hanno.
Ricordate e meditate. 

Pensiamo a quanto telegiornali e quotidiani dedicano spazio da ANNI ED ANNI all'importanza di salvare la compagnia di bandiera che porta gli italiani (e non) in volo.
Pensiamo alle acciaierie italiane, ed a quel lento e doloroso processo di eutanasia a cui son state sottoposte.
Pensiamo a quanto si disquisisce sul fare un ponte che unisca la punta del nostro stivale.
Quanta attenzione.
Quanti soldi.
Tanti soldi.
Ma mentre guardiamo il telegiornale siamo a colazione, pranzo o cena, giusto?
E che c'avete nelle vostre tavole?
E chi vi ce l'ha portato, tutti i giorni quel che mangiate?
Non giratevi dall'altra parte, o anche voi continuerete a mungere una vacca senza latte.

Io son solo un piccolo, minuscolo Agricoltore.
Non ho trattoroni, non ho ettaraggi degni di tale nota, non ho numeri che mi diano credibilità (sempre secondo l'UE e la cara Italia), e se vado a gambe ritte ci va solo la mia famiglia, ed il tonfo non lo sentirà nessuno, e a nessuno importerà nulla di tre minuscoli montanari che lavora la terra con la zappa.
Ma se il tonfo lo fanno la maggior parte degli agricoltori, allora sarà un boato, un frastuono che vi priverà di quel mangiare da cui tanto dipendete e che tanto date per scontato.
E non vado oltre.

Mi scuso se questa volta la poesia ed i racconti di podere li ho trascurati.
So già che questo post non incontrerà la vostra soddisfazione, ma apprezzerò molto chi avrà voglia di dedicare un minuto a lasciare un commento.
Per primo non sono d'accordo con alcune delle contestazioni che molti miei colleghi stanno facendo, e se mi leggete sapete quanto a cuore io abbia l'Ambiente, la Natura tutta e quanto questo sia alla base di ogni mia scelta agricola.
Ma quello che vi chiedo è di informarvi, di essere curiosi e critici, e di essere anche preoccupati per quanto stia accadendo.
L'Agricoltura, anche se fatta soltanto da alcuni, è di TUTTI.
Ricordate e meditate.