Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

sabato 12 novembre 2016

Stampelle ed acquazzoni

Piove...
...ed ancora piove sui campi fradici.
Piove senza sosta, come se non dovesse più smettere, mentre le olive gonfiano e si caricano d'acqua, mentre le castagne marciscono sotto le foglie gialle, mentre le galline bianche sono oramai indecentemente coperte di fango scuro.
Piove, ed il sollievo del camino acceso non basta a placare il disagio di tutto il resto.
Dal lucernario della sala picchia la grandine, poi un tuono, un altro.
Come per un'abbuffata del piatto preferito, anche per questa pioggia oramai sono allo stremo, nauseato ed oltremodo sazio.
Le stampelle m'impediscono di avventurarmi nel quotidiano, ed è mia moglie che si fa carico di tutto: legna da portare in casa, animali da accudire mattino e sera, cani da separare (la femmina è in calore ed il maschio...vive il proprio delirio)...ed ancora tutta l'azienda sulle sue spalle.
Se mi fossi fatto male due mesi fa sarebbe stato molto peggio.
Se fosse accaduto in maggio/giugno avrei dato fuori di testa.
Adesso mi tocca accettarlo, vivere questa convalescenza con il magone del "non poter fare", cercando di accondiscendere le voglie di una moglie esausta: questa sera una minestra di patate bollente è bastata a farle ritornare il sorriso.
Piove, mentre scrivo, e pare che le nuvole siano decise a sfogare chissà quanta rabbia sopra le nostre teste.
E' Novembre, e tra le stampelle e gli acquazzoni, il tempo trascorre malinconico sotto lo sguardo di un leone in gabbia.

23 commenti:

  1. Beh!Ma cosa diavolo ti è successo?
    Mi dispiace,piove anche qua e ho male alla schiena porca miseria!

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    1. Lavorando mi son fatto male, di un mela che non si ingessa ma che ti mobilizza per (forse) due mesi.
      Povera mia moglie che deve sopportarmi con tanto nervosismo per il "non fare", ed altrettanto per il dolore: Santa Donna Lei.
      Ciao
      A.A.

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  2. ... da me non piove, ma dimprovviso è sceso un freddo glaciale ...
    ... e su qualche cima è gia comparsa la neve...
    ... spero tu possa presto star meglio...
    ... così anche la pioggia ti apparirà meno uggiosa...

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    1. A me la pioggia non dispiace, anzi...spesso mi placa, e come il vento forte è una condizione in cui mi ritrovo molto.
      Ma le bombe e d'acqua, oltre ad essere un problema per l'agricoltura tutta, sono anche un pericolo per chi non è sotto un tetto come il sottoscritto: ed abbiamo vissuto un "bombardamento" che è terminato questa mattina.
      La tramontana di oggi, condita da un bel sole asciutto, ha ridimensionato preoccupazione e giramento di zebedei..
      Ciao Semola,
      A.A.

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  3. Ma no povero amico! Cosa ti è successo che hai bisogno di stampelle? Accidentaccio però, come si dice... "piove sul bagnato". E noi tra pioggia, vento fortissimo e terremoto non abbiamo ancora potuto seminare e slitterà tutto a marzo.
    Io amo l'autunno, anche uggioso e fresco ma adesso, come ormai da un po' a questa parte, stiamo proprio esagerando.
    Mi sarebbe piaciuto l'altra sera essere al vostro desco per gustare una scodella di minestra di patate bollente.
    Ti auguro una pronta guarigione ed un abbraccio alla tua consorte che si ritrova lavoro più che raddoppiato.
    Susanna

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    1. Cara Susanna,
      purtroppo il suo (tanto) lavoro è più che raddoppiato, e come già detto deve farsi carico di ogni cosa...e poi magari alla sera rincasare e trovare il suo marito serio o mortificato per non poterle alleggerire tal carico.
      Amo l'autunno, e mi va BENISSIMO che piova, ci mancherebbe altro...
      ...mi pesa starmene in casa mentre quella Santa Donna si prende tutti quegli acquazzoni nella testa che sarebbero stati tutti per me...si fa carico dei miei sforzi...e si priva del riposo per svolgere il mio lavoro.
      Farsi male è un momento, ma poi...
      Ciao e grazie del pensiero (la minestra in effetti m'era venuta bene e quella crosta di parmigiano l'aveva arruffianata ancor di più).
      A.A.

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  4. Qui piove da aprile, con qualche rara sosta (unica consolazione, sono venute le verdure dell'orto senza dare un goccio d'acqua, ma è una magra consolazione), per fortuna oggi una bella giornata di sole (ne vorrei almento per 12 mesi). Spero la gamba ritorni quella di prima presto ... intanto leggiti qualche buon libro in più.

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    1. Ma sai che non mi riesce di farlo?
      Proprio adesso che ne avrei modo e tempo, il libro in mano proprio non ci rimane: mi distraggo più d'un bimbo coi compiti d'Agosto.
      E pensare quanto amo leggere...
      ...passerà, è solo un momento.
      Ciao
      A.A.

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  5. Cosa hai combinato AA? Auguri!
    Sto andando a preparare il pan cotto (alla calabrese) con i peperoni che malgrado le piogge e la prima neve sulle montagne qui attorno, ancoroa maturano protetti da un telo, anche questo è una consolazione nelle serate rigide e piovose.
    Auguri e guarisci presto.

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    1. Vera,per citare la mia nonna, io "ne ho fatta una delle mie": lavorando mi son fatto male, parecchio, e adesso devo starmene fermo e buono.
      Il pancotto? E come sarebbe?
      Ciao
      A.A.

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  6. Mi unisco al coro.. mi dispiace molto, spero si risolva presto 😉 Capisco bene il tuo malcelato sentimento di impotenza, capisco che ti possa sentire "di peso" ed inutile, in qualche modo; io ho avuto il marito malato, grave. Se n'è andato due anni fa,ma .. era un uomo forte, un lavoratore instancabile; quando ancora stava in piedi non so se fosse la zappa a sorreggere lui o viceversa, propendo per la prima ipotesi, quando non ha più potuto .. si leggeva negli occhi, prima ancora di sentirlo dalla sua voce, la dia amarezza nel vedermi sfiancata. Sicuramente grazie a Dio tu sicuramente risolverai in fretta e tornerai a spaccare legna, ma nel frattempo.. scusa se do un consiglio non richiesto, lascia che tua moglie prenda le redini, lascia che sorrida davanti una calda minestra... credo che possa pesarle di più vederti frustrato che governare gli animali. 🤗

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    1. Mia Cara,
      nella Vita di ognuno di noi ci sono prove difficili da superare, e la maggior parte delle volte sono la tenacia, la convinzione, la curiosità, la Passione, e l'Amore per la Vita stessa a darci la Forza per affrontarle, e talvolta superarle.
      Ho conosciuto proprio nella parte più viscerale e profonda di me il senso di impotenza, e seppur fossi ancora abbastanza giovane per fare discorsi da Uomo fatto, affrontai la cosa con dignitosa forza di volontà e con profondo altruismo ed amore verso chi mi circondava.
      La Forza la si trae da molte cose, spesso inaspettata, talvolta apparentemente insufficiente, raramente incompresa: la Forza arriva da un sorriso, da una giornata di sole, dal profumo del caffè che sale nella moca, dal primo garrire di rondine, dalla prima ciliegia colta matura.
      La Forza, che non s'insegna e non si regala, ce la si ha dentro, profonda ed inguattata, e lei prende campo nel momento giusto.
      Tu, Donna che comprendi il significato della parola "sofferenza", hai avuto Forza di condividere qui qualcosa di così personale e delicato, tanto da farmi titubare all'idea di darti una risposta.
      Tu, che hai provato (e che suppongo possa ancora provare in modo diverso) profonde emozioni di contrasto tra la gioia ed il dolore, sai quanto l'impotenza, o l'inadeguatezza, nell'uomo possa essere un nemico subdolo.
      Il mio, che è solo un infortunio certamente doloroso e lungo, è qualcosa che si risolverà in un pugno di ore...ore nelle quali mi è data possibilità perfino di lamentarmi standomene alla finestra, scaldandomi al camino, e mangiando un buon piatto di minestra con mia moglie.
      La tua forza, encomiabile, è d'esempio per ogni donna ed uomo che posa gli occhi su questi nostri scritti, ed è proprio lei a focalizzare l'attenzione ed a far riflettere.
      Il mio, infortunio passeggero ed antipatico, è solo un rallentamento in una Vita...nulla di più.
      Ti ringrazio profondamente per quello che hai lasciato qui.
      A.A.

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    2. Grazie a te.. grazie davvero, "salverò" ciò che mi hai detto, mi serve e mi servirà, credimi :-) hai saputo, non so come, a carpire sfumature profonde e colori accesissimi in me che chi dovrebbe non vede. Ma pazienza. Hai capito quanto sia restìa a parlare di me. Scrivo ricette. Scrivo anche cretinate, volutamente e, volutamente, ho esposto un angolino solo per darti una spintarella verso l'alto. Perchè? perchè ho pensato ne avessi bisogno, perchè anch'io, in mezzo a tanti difetti colgo qua e la, sostanza. E qui ce n'è parecchia.

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    3. sto leggendo e rileggendo.. ..come si fa quando non c'è più niente e nessuno dal quale trarre quella forza "bastarda" che serve?... quando non si riesce ad aggrapparsi più alla propria da regalare perchè a nessuno serve.. come si fa? Tu lo sai?.. Come si fa a digerire la superficialità che incombe tutt'attorno..
      ..e poi sopraggiunge una stanchezza che prende il sopravvento.

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    4. Non c'è una ricetta, o perlomeno nei miei trentasette anni io non l'ho ancora trovata.
      C'è il passato, colmo di ricordi, che ci permette di essere nel presente...
      ...ricordi vivi, si proprio VIVI, che abitano nel cuore e nelle viscere delle persone, e che sanno farci vivere l'oggi.
      Radici, forse, di alberi apparentemente sveniti, che scavano e portano nutrimento, ancora, ed ancora, e sempre.
      Lo ieri, che sia peggio o meglio dell'oggi, ci è fondamentale per costruirci il presente, e forse proprio una parte di quella forza la si può ritrovare proprio lì.
      Ma, se alziamo gli occhi oltre le lacrime opache e salata, vediamo che i colori continuano ad abbondare nella Vita che ci circonda: vediamo che è la Vita stessa a procedere, proprio oltre quelle nostre lacrime.
      E come dicevo, sono magari quelle piccole cose, stimolanti dei nostri sensi, a darci ancora sorriso e stupore, gioia e fantasia: una ciliegia dolce che scrocchia tra i nostri denti, un nido di rondini sotto al tetto di casa, il vento nei capelli, il profumo di una bevanda calda...
      ...le tue ricette, il tuo cucinare, la soddisfazione nel farlo, la soddisfazione di chi accoglie il tuo lavoro...
      ...il tuo lavorare, appunto, impegnarti nel tempo per costruire qualcosa che dia piacere.
      Io già vedo molte possibili fonti di Forza, ma sono solo i miei occhi a coglierla, e poco credo possa contare per te.
      Io, che non ho faccia nè voce qui, sono Uomo, e so quanto dare sia importante...e so quanto ricevere sia importante: sposta lo sguardo oltre dove stai guardando, ed attorno saprai trovare sempre qualcuno che abbia bisogno di te...sempre.
      E non serve andare dall'altro capo del mondo, o perlomeno non è quella l'unica via: se hai del bene da dare, se hai Forza da spronare, se hai sogni da condividere...non dovrai faticare ancora molto per trovare chi abbia bisogno di tutto questo, e sappia apprezzarlo.
      La superficialità, assieme alla fretta, al protagonismo ed all'estetica mi paiono essere i mali del momento, ma con questo non vuol dire che tutti saremo ammalati di ciò.
      Con affetto e semplicità,
      e scusa se ho detto cose non "adatte".
      A.A.

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  7. Scusami, ti prego. Buona serata a te, moglie, cane e gatto :-)

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    1. Non devi scusarti di nulla: questo è un angolo, il mio angolo dove condivido, e ben vengano le vostre parole e i vostri sfoghi, quali che essi siano.
      Ho scritto...
      ...ed ho letto
      A.A.

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  8. ...adatte.. in realtà non potevano esserlo di più. Tu sei una mosca bianca. Un sincero grazie ed un abbraccio.

    P.s. anche saltellando puoi sempre provare ad esagerare e.. fare una sorpresa a tua moglie: una profumata torta di mele. Oppure per questo periodo ... chiama una signora e, di tanto in tanto, fai dare una lavatina ai pavimenti o un colpo di ferro da stiro, sono certa che tua moglie ti regalerebbe una manciata di sorrisi orecchio-orecchio. Ma credo tu ci abbia già pensato, sono decisamente più saggi i tuoi consigli dei miei :-)
    Buona settimana

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    1. Sto provando a darmi da fare, senza strafare e senza peggiorare quanto già peggiorato.
      Lei, instancabile stacanovista, orgogliosa ed amorevole Donna di casa, non accetterebbe mai tal "regalo".
      Ho compreso, mio malgrado, che il più bel regalo che io possa farle è proprio quello di starmene buono, paziente ed attento a recuperare bene.
      le ho promesso, e mi sono promesso, che è quello che farò.
      Ciao
      A.A.

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  9. ....Attento... stai attento !!! Diversi anni fa , avevo quarant'anni mi sono rotta la rotula ...saltellavo, portavo le stampelle e...appena tolte dopo qualche giorno sicura e spavalda sono andata a raccogliere le olive, era anche una giornata uggiosa, mi portai anche la mia "cokerina" Aurea, così si chiamava ...insomma scivolai di nuovo lì in collina all'uliveto e.....ho dovuto rimettere il gesso ...Attento, stai attento!!! Goditi l'autunno ...anche se come un leone in gabbia ....Un saluto!!!
    P.S. Qualche volta metti qualche foto dei ricami della tua moglie (smile con l'occhiolino) ...ma come si inseriscono queste emoticon !!!!

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    1. Come già detto, la doppia attenzione potrebbe non bastare, ed appunto è bene che abbia un approccio "Zen" (come dice ridacchiando mia cognata) e che io attenda quanto la Natura deve fare anche sul mio corpo.
      Purtroppo (o per fortuna) la pioggia ed il fango m'impediscono di avventurarmi oltre l'uscio di casa, visto che già l'aia è uno stagno: questo mi relega in casa, e lì (spero) le occasioni per farmi male sono assai ridotte.
      Poltrona, poltrona...ed ancora poltrona, tanto da farmi venire il culo piatto.
      Ciao
      A.A.

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  10. fabio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Stampelle ed acquazzoni":

    Gia' dobbiamo stare sempre attenti...il lavoro in campagna nasconde sempre la possibilita' di farsi male..L'anno scorso collaterale lesionato per caduta da olivo....pochi giorni fa rametto di "cascia" in un occhio con ferita alla cornea e meno male che non ho beccato la spina...Come si dice mal comune mezzo gaudio anche se non so cosa ci sia da gioire..Ma hai la "forza" giusta con te.. quella della condivisione di una scelta di vita difficile ma ricca di emozioni sentimenti bellezze e di lavoro :-)..la tua compagna e' l'altra meta' necessaria per completare la creazione...a me molti anni fa e'riuscito solo in parte e la meta' dell'amore per la terra e' rimasto con me...Riguardati caro AA la primavera arriva presto e li' c'e' da corre...Ciao



    Postato da fabio in Pensieri di un agricoltore senza tempo alle 15 novembre 2016 21:01

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    1. Caro Fabio,
      come sempre faccio copio ed incollo il tuo messaggio (che anche questa volta viene inspiegabilmente non pubblicato da Blogspot...).

      Non parlarmi di Primavera, non adesso perlomeno: ho ancora il fiatone per quella che è stata l'annata più faticosa di tutta la mia vita (agricola e non), e sinceramente debbo prendermi il giusto tempo per recuperare prima di pensare a ripartire a mille.
      L'autunno scivola, purtroppo soltanto fuori dalla finestra di casa, e partecipo solo passivamente alla Vita agricola di questi giorni: niente funghi, niente legna da segare, niente passeggiate con il cane, niente orto invernale...
      Ma questo è il prezzo che devo pagare, e va bene così: la mia convalescenza pare che si rivelerà molto più lunga del previsto, e che mi dovrò "trascinare sulle stampelle" sino quasi a questo Natale: le già tre settimane passate a riguardarmi evidentemente non sono bastate...
      Piuttosto te cerca di non farti tutto questo male, visto e considerato che la campagna la porti avanti da solo.
      Abbi riguardo di te.
      A.A.

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