Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

mercoledì 1 maggio 2013

I Miei Polli: l'inizio (1° parte)

Da tempo mi ero riproposto di aprire una discussione sull'argomento.
Argomento evidentemente a me caro in quanto, oramai da una vita, coltivo una Grande Passione per gli avicoli, con particolare interesse per i polli.
Ma più che mai in questo caso un pò di "storia personale" è d'obbligo.
Da bimbo dicevo che da grande avrei fatto il contadino, e non nego che la cosa lasciava spesso basiti i miei familiari, e che molto di quel mio affermare era certamente riconducibile a quell'esperienza che come "compagno di banco" di un bimbo di campagna stavo intraprendendo sin dai primi giorni delle mie Elementari.
Bimbo di campagna, così lo definivo, e in lui...nella sua libertà...e nella sua gioia di vivere vedevo il mio futuro.
Avevo sei anni, ma ventotto anni dopo mi sarei guardato con tenerezza e soddisfazione visto che avevo davvero già capito chi sarei voluto diventare.
E mentre nei pensierini di scuola mi barcamenavo tra futuri astronauti, calciatori, cantanti, ballerine e fatine, io stendevo già il mio progetto, e punto per punto prevedevo quello che sarebbe stato il mio futuro.
Ed ecco che otto anni dopo, durante il mio primo anno di superiori, era divenuto innegabile che la mia passione avesse molto più che un capriccio alla sua base: era ancora presto per compiere il passo, e dovevo solo conquistare qualche meta.
Ma ecco che un giorno il babbo mi regalò uno dei momenti più belli della mia vita, dicendomi che il proprietario di quello stagno dove andavamo sempre a pesca, era disposto ad affidarci quella bella voliera che si ergeva ai suoi bordi: si trattava di una vecchia voliera per fagiani (ci trovavamo in una riserva di caccia), oramai abbandonata all'incuria e ai rovi.
Lì, con la pazienza e disponibilità dei miei genitori, mettemmo i nostri primi polli.
Un gallo bianco dalla coda mozzata, frutto di un incrocio tra Livorno bianco e Mugginese (razza nana meglio identificata come Mugellese), due galline (sempre del medisimo incrocio) e una gallina "moicana" (così indicavamo scherzosamente la razza collo nudo da carne).
Quattro polli, e tutto ebbe inizio...
Oggi continuo ad allevare polli, ed in questi quasi venti anni d'esperienza ho avuto la possibilità di intraprendere diverse strade: ibridi commerciali, ovaiole da allevamento, incroci casuali, ma...la mia passione sfrenata sulla Livorno Bianca ha preso il sopravvento.
Infatti questi polli, oltre ad essere una razza che sta scomparendo, è autoctona di buona parte della Toscana (compresa la mia zona) ed è una razza rustica, che bene si adatta alla frugalità ed è infaticabile produttrice di ottime uova.
Gallo Livorno Bianco

Purtroppo sta gradualmente cedendo il posto alla sua "cugina" Livornese (oppure Livorno commerciale), che ha una stazza maggiore e che riesce a deporre un maggior numero di uova durante l'anno.
Sia chiaro che questa discussione NON VUOLE ESSERE UNA CROCIATA CONTRO LE LIVORNESI O CONTRO CHI LE ALLEVA, ma sento solo la possibilità di dire che per me "recuperare e mantenere" quello che la storia mi offre ha sempre avuto un valore inestimabile.
Le Livornesi sono reperibili nella maggior parte dei consorzi e cooperative agricole, e da Pizzo Calabro a Vipiteno credo che ci sia qualche estimatore/allevatore di questa razza, che certamente è da considerarsi una delle migliori ovaiole al mondo.
Ma a me mi garba la Livorno, e seppur più piccolina e con meno uova deposte, è adatta al mio podere e alla  mia filosofia di vita.
Fatta quindi la dovuta chiarezza su quello che è il mio pensiero, al fine di non suscitare l'ira degli intenditori ed appassionati di avicoltura, ritorno sulla mia esperienza pratica.
Allevo per uso familiare questi polli, e mi permetto di omaggiare amici e parenti delle loro meravigliose uova: la caratteristica dell'albume denso e compatto è innegabilmente apprezzata da quanti si dilettino in cucina e sopratutto in pasticceria (provare per credere).

Naturalmente anche l'alimentazione fa la sua parte, ed ecco cosa mangiano i miei polli:
- pulcini (dalla schiusa alle penne): Subito dopo la schiusa procedo con un'alimentazione a base di uovo sodo e farina di orzo, per poi arrivare ad un pastone di farina di orzo con una piccola parte di farina di mais e l'aggiunta di grano tenero in chicchi (tenuti in ammollo per renderli più digeribili ed appetibili).  In caso di freddi primaverili improvvisi mi è ricapitato di aggiungere nel pastone qualche scroscio di vino, e quindi di fare il pastone briaco: tale pratica, ancora oggi molto diffusa tra i vecchi contadini della zona, veniva usata per dar "calorie" ai pucini (pulcini) infreddoliti.
-pollastre e galletti: si passa ad orzo spezzato, sempre una minima parte di mais spezzato, grano in chicchi e un poca di farina di favino, il tutto servito asciutto.  Inoltre l'erba e la verdura inizia ad essere parte fondamentale della dieta quotidiana, ed i polli possono ruspare (razzolare) nel pascolo godendo anche dei lumachini e degli insetti.
-galline e galli: il mix è oramai composto da chicchi interi, ed oltre all'orzo e al grano tenero aggiungo del favino e qualche seme di girasole.  Durante il mese di fine luglio/agosto, in quello che è deputato come il periodo più caldo dell'anno, fornisco anche dei pastoni a base di crusca, pane e moltissima frutta.  Erba a volontà.
Durante l'anno trascorro lunghi periodi in cui do ai polli anche gli scarti della lavorazione del latte di capra, generalmente addizionandolo a della crusca.
Non uso MAI alcun tipo di mangime industriale o miscela specifica (anche se ho fatto pochissimi tentativi che poi nel prossimo intervento andrò a spiegare).

Generalmente i miei polli vivono molti anni, e contrariamente a quanto detterebbe la legge degli allevatori convenzionali (e cioè che dopo due anni la gallina va ricambiata), io decido di tenerle anche per svariati anni se queste non mostrano acciacchi e continuano a deporre qualche uovo.
Essendo galline da uovo saranno sempre scarne in fatto di carne, ma posso comunque assicurare che la loro bontà è cosa più che rilevante: da amante del brodo posso dire che questo pollo non la smette mai di stupirmi (anche negli umidi).

E' comunque necessario assicurare al pollo sempre acqua pulita, e se quindi avete delle anatre (che sono delle insozzatrici di ciotole d'acqua) dovrà essere data maggiore attenzione.
Oltre alla beva si deve pensare anche ai sali, e sopratutto chi non ha pascolo dovrebbe provvedere creando degli angolini o delle buche dove mettere della semplice rena di fiume.
Anche io l'ho fatto, e nonostante l'ampio pascolo vedo che in estate la prediligono: oltre a trovare qui il calcio fondamentale per le loro ossa e per il guscio delle uova, si dilettano anche in lunghi "bagni di sabbia" che servono per rinfrescarsi ma sopratutto per eliminare i parassiti che spesso sono presenti.
Non ho mai usato insetticidi o simili, ma piuttosto ho investito molto tempo a sostituire la paglia nelle cove (provvedendo ad eliminare la vecchia), e a rimuovere la pollina (le deiezioni dei polli) da sotto le cove.

Finisce qui il mio primo intervento sull'argomento polli, e a breve ne seguirà un'altro.

25 commenti:

  1. Molto interessante, e capita proprio a fagiolo, dato che stavamo pensando di prendere due galline, e, essendo neofiti anche in questo, stavamo orientandoci verso la Livornese, ma leggendo il tuo post abbiamo cambiato rotta verso la Livorno Bianca, speriamo di trovarla, dal momento che siamo a metà strada tra Livorno e Pisa può darsi che ci riusciremo. Aspettiamo il tuo prossimo post sull'argomento: ci sarà senz'altro utile!

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    1. Beh ragazzi, la Livornese è comunque una grande gallina...questo sia chiaro: si tratta dell'Evoluzione commerciale della più vecchia Livorno Standard.
      Purtroppo molti studiosi di avicoltura non hanno ancora tracciato una linea che funga da distinguo tra le due "razze" (forse perchè il distinguo è veramente minimo), e quindi spessissimo (anche tra gli addetti ai lavori) viene fatta molta confusione.
      Io rimango convinto delle mie idee, ma sopratutto credo che ognuno di noi dovrebbe godere delle razze autoctone.
      Ciao
      A.A.

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  2. potevo essere il tuo compagno che veniva dalla campagna ...ma nella mia classe non c'erano compagni che aspirassero ad avere un "contadino" come compagno.
    Non volevo fare il contadino, ma avrei voluto avere una fabbrica!!

    Molto interessante la cura che metti per selezionare i mangimi da dare a tutti gli avicoli in generale. Io penso che se pascolano spesso non importa dargli niente di speciale, quello che gli do io e granturco, pane bagnato con la crusca del forno accanto a casa mia!! qualche volta misto di semi per polli.

    Metto sempre qualche secchio di acqua pulita per i polli, ma li vedo bere nella pozza delle anatre :)

    buon lavoro!

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    1. In cinque anni di elementari ho avuto quasi sempre quel compagno di banco, e per me era una gioia potergli stare accanto. E' stato un Amico, e la sua famiglia è stata una seconda famiglia per me.
      Quello che mi è stato dato spesso lo metto al pari di molte cose che ho ricevuto dai mei Cari, e a loro (in qualche modo) dovrò sempre molto.

      Per quanto riguarda l'alimentazione...
      Anche io credevo che "tutta l'erba facesse un fascio", ma con l'esperienza mi sono accorto della differenza...e che differenza.
      In primis la volontà di eliminare il mais, visto che ne semino sempre quantità esigue e che comprarlo non OGM, non ibrido, coltivato almeno biologicamente o compagnia bella è divenuto un'utopia.
      Poi sopratutto l'idea di utilizzare granaglie da me prodotte, con l'eliminazione totale di ogni sorta di chimica in campo e fuori dal campo.
      Ed anche perchè grano tenero e mais non sono proprio la stessa cosa, e con un poco di tempo chiunque può capire le sostanze nutritive e gli elementi che ogni singola granaglia può dare.
      Per tutto questo, ed anche per molto altro, dedico sempre molto tempo all'alimentazione, ritrovando comunque nella semplicità la soluzione migliore.
      Ciao
      A.A.

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  3. Capiti a "!fagiuolo"!!!!
    E' ora di prendere le mie cinque desiderate galline.
    Chi volesse cominciare, che cosa deve fare. Innanzitutto, come "arredare" il pollaio?
    Attendo la tua risposta!!!
    CIAO
    Francesca

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  4. molto interessante, anche la parte dell'alimentazione. anch'io credevo che fosse abbastanza irrilevante se le galline sono libere al "pascolo"! Ma ti accorgi della differenza con il gusto delle uova?
    mi piacerebbe provare diverse altre razze che non ho, come la livorno, ma non è facile trovarne purtroppo! tra le galline che mi danno più soddisfazione (a livello hobbystico si intende) sono quelle di razza araucana che fanno favolose uova turchesi!

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  5. Sostengo ciò che dici per quanto riguarda l'aspetto del recupero della razza autoctona.
    Io la penso come te, tant'è che allevo da un paio di anni solo galline siciliane, tipiche
    appunto delle mie zone (Sicilia). Devo i miei riconoscimenti a Peppe Tasso che ha fatto un eccellente lavoro di recupero della razza ormai in via di estinzione.
    E' una vera passione la nostra che ci vede provare e riprovare per anni fino a trovare i compromessi
    giusti sia per quanto riguarda l'alimentazione dei polli che per l'alloggio.
    Innegabile è il fatto che mi ha aiutato tanto fino ad oggi l'insieme di blog, forum e consigli degli appassionati in internet.
    Oggi ho le mie 10 galline e un gallo in uno spazio di circa 600 mq che pascolano libere e alle quali do grano intero e favino macinato in rapporto 80%20%. Sembra tutto ok e le uova sono bianche e di alta qualità organolettica.
    Anch'io ho scelto di effettuare delle buche dove ho creato dei "bagni di sabbia" adorati dai miei volatili.
    Vi ringrazio tutti per i vostri preziosi interventi e cordialmente vi saluto.

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    1. Ti ringrazio io per il tuo intervento, e ti esorto a raccontarmi (raccontarci) di più della tua esperienza.
      Ciao
      A.A.

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  6. ciao A.A. Il nostro pollaio è pronto, ora mancano le galline. Qui in zona (campagna pisana) non abbiamo trovato le tanto desiderate Livornesi (per la verità non ne abbiamo trovata nessuna, forse a causa del periodo). Tu sapresti indicarci qualcuno a cui rivolgersi per acquistarne due?
    Grazie mille
    Ciao

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  7. Un saluto ai Filibustieri,
    reperire le Livornesi Commerciali è cosa assai semplice: in ogni Consorzio o Cooperativa Agricola non dovreste faticare a trovarne, ma di quelle commerciali stiamo parlando...
    Per quanto riguarda le Livorno Classiche (quelle che allevo io per intenderci), non è cosa semplice, e vi consiglio di cercare in internet.
    Non son pratico del Pisano, e quindi non ho idea di quali allevatori ci possano essere in zona...ma certamente ce ne saranno, basta cercare bene!
    Ciao
    A.A.

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    1. Grazie A. A. Siamo andati in giro per consorzi e coperative, ma niente. Ma tu sei tanto lontano? non è che potresti vendercele tu? in ogni caso proveremo a fare una ricerca più approfondita con internet.
      Grazie mille
      Ciao
      Valeria, Marco e Sara (che aspetta le galline!)

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    2. Ciao Filibustieri,
      in effetti siamo piuttosto lontani, ma ripeto che dovreste riuscire a trovarne in zona.
      Magari guardate nei vari forum di agricoltura e/o cercate gli annunci specifici in internet.
      Chi cerca trova, fatemi sapere.
      Ciao
      A.A.

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    3. forse le abbiamo trovate... ma dobbiamo aspettare il 19 agosto, ti teniamo aggiornato, grazie per il tuo supporto! a presto

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    4. ciao anch'io le stavo cercando e abito nella vostra zona dove le avete trovate?
      francesca

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    5. ciao Francesca, noi in realtà anche se sappiamo dove prenderle ancora non siamo riusciti a comprarle perché la responsabile è ancora in ferie e pare rientri la settimana prossima. Il posto è una sede distaccata della facoltà di veterinaria dell'università di Pisa, vicino a San Piero a Grado. Se mi scrivi all'indirizzo info @ lafilibusta.com appena rientra mio marito ti spiego meglio la strada.
      A.A. scusa per aver invaso il tuo blog con le nostre chiacchiere da pollaio, anzi grazie per l'ospitalità!

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    6. Nessun problema, anzi.
      Conosco quell'allevamento ed in fatto di Livorno è il migliore ed il più attendibile.
      Ciao
      A.A.

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  8. Forse è passato tanto tempo ma provo lo stesso a chiedervi dei consigli.
    Ho appena finito il mio pollaio. Grazie alle pubblicazioni fatte su FB dello stato di avanzamento del pollaio, ho ricevuto in regalo da diversi amici 4 livornesi commerciali, 3 siciliane, 6 titine 2 galletti.
    Per farle abituare alla nuova casa. Ho mantenuto le galline nel pollaio per 3 giorni facendole uscire solo nel piccolo recinto adiacente al pollaio. Fin dal primo giorno abbiamo raccolto ottime uova (2/3 al giorno per i primi 3 giorni.
    Il quarto giorno ho aperto il cancello la mattina alle 7 e le galline hanno avuto pascolo libero fino al tramonto quando sono tornate sole solette a casa. Nel pomeriggio sono andato a controllare i nidi ed ho trovato 5 uova. Avreste dovuto vedere le mie figlie...non vi dico la gioia. Per i successivi 4 giorni tutto ok. Stavano libere di razzolare Tutto il giorno. Un bel giorno un mio amico si offre di montare le tegole sul tetto del pollaio, ne ho tante da parte tolte dal tetto di casa per installare un impianto fotovoltaico. Per tutto il giorno le galline non si sono avvicinate nel pollaio (riferisce il mio amico). Nei nidi 0 uova. L'indomani era sabato ed abbiamo passato la giornata al pascolo con le galline. Osservandole ho notato che 2 galline sono rientrate per deporre ma 1 ha deposto a terra sul letto di trucioli. Subito dopo pranzo la scoperta. Ci accorciamo che una siciliana si intrufolava nella siepe di edera e vi rimane per 15 minuti. Dopodiché esce e ricomincia a beccare. Andiamo a controllare e troviamo 6 uova. Nei successivi giorni controlliamo il nido tra i cespugli e continuiamo a trovare uova. Abbiamo cercato in altri cespugli ma non abbiamo trovato altri nidi. Cosa mi consigliate di fare? Mi rassegno all'esistenza di un nido esterno o le devo rinchiudere per farle riabituare al pollaio? Vi ringrazio in anticipo per le vostre eventuali risposte.

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    1. Salve Salvatore,
      come si usa fare nel "virtuale" diamoci del tu, sicuro di non mancare di rispetto a nessuno in questo.
      Dunque, da quanto racconti parrebbe che la siciliana abbia individuato un nuovo nido, e questo non è per forza una cosa negativa.
      Molte galline hanno questo atteggiamento in seguito a:
      - competizione con altre galline, che magari rompevano a lei le uova o la beccavano durante la deposizione. Avrebbe quindi scelto un posto isolato per non essere disturbata nella sua deposizione.
      - la tua gallina siciliana vuole semplicemente andare a cova, e quindi "farsi chioccia". Starebbe quindi iniziando ad accumulare le uova necessarie per potersi posare ed iniziare la cova.
      - la tua gallina è stata disturbata dall'uomo e/o da quelle tegole (non saprei...) ed ha deciso di togliersi di mezzo da quel baccano, e dove depone adesso si trova bene.

      Direi una di queste tre cose, ma non saprei indicarti quale nello specifico.
      Ti consiglio di tenerla d'occhio, non disturbarla, non toccarle le uova, ma anche di non farle superare il numero di 11-13 uova. Se le uova continuano ad essere accumulate senza che lei si posi alla cova, semplicemente scarterei l'opzione chioccia, ed allora avrebbe deciso di deporre le uova fuori dal pollaio...e basta.
      Dovrai avere accortezza, in questo caso, di togliergliele quotidianamente, come per tutte le altre galline.
      Succede.
      Fammi sapere
      Ciao
      A.A.

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  9. Buonasera, ho letto con molto interesse i vostri commenti. Anche io ho realizzato il mio sogno di avere un pollaio. Ho costruito una casetta in doghe di legno per la notte e ho recintato 100 mq di giardino, che ora è diventato il prato di 6 galline. Ho 5 livorno bianche, mi hanno detto che resteranno abbastanza piccole e un'ovaiola rossa. Sono fantastiche, spesso saltano su un albero di albicocca che si trova davanti la casetta. Sono speciali, se le chiamo, vengono verso di me e aspettano chegli do qualcosa da mangiare. Oltre a granaglie miste gli do gli scarti di verdura e insalata dell'orto, pane e ho visto che sono ghiotte ndi pasta e risoAvrei una domanda, le ho prese a meta' ottobre e mi hanno detto che avevano 40 giorni. Ora andiamo incontro al freddo, ok, ma quando inizieranno a fare le uova? Forse ancora è presto, ma ogni tanto vado a vedere dentro la casetta in mezzo alla paglia se trovo qualcosa. Grazie per la risposta

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    1. Ciao a te "Anonimo",
      le Livorno rimarranno sempre più piccole rispetto alle classiche galline da uovo rosse che si acquistano presso le agricole o i consorzi specializzati.
      Per adesso sono ancora abbastanza piccole, ma confido che in gennaio-febbraio possano iniziare con qualche uovo.
      Il mio consiglio è di non spingere troppo con pasta, pane e riso in inverno, ma piuttosto di dare granaglie asciutte.
      Non esagerare con il mais, sennò metteranno grasso invece che massa muscolare.
      Piuttosto potrebbero aver bisogno di proteine, e quindi il favino spezzato, o altre leguminose piccole, sarebbero indicate in appoggio alle graminacee.
      Personalmente non uso mai la soia, per questione di ogm e non solo.
      Lascia loro sempre paglia pulita nei nidi, ed abbi pazienza.
      La stagione farà il resto, nella speranza che inizi il freddo.
      Ciao e buona fortuna
      A.A.

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  10. Buongiorno, dopo aver fatto diversi giri nei vari forum ed aver trovato risposte alquanto differenti alle mie domande, sono sicura di aver trovato qui la persona giusta. Poichè è la prima volta che ho a che fare con le galline, e voglio portare avanti la mia idea di allevarle al 100% in modo naturale, altrimenti faccio prima a comprarle le uova, alcune cose che possono sembrare elementari, per me sono da scoprire. Ad es. l'alimentazione. Quando le ho prese non mi hanno detto nulla al riguardo ed ho iniziato a dargli un misto di granaglie spezzate, a cui ho aggiunto pian piano del pane, verdura di cui sono molto ghiotte e qualche volta un po' di pasta o riso, del quale sono altrettanto ghiotte. Le ho prese a 40 giorni, ora hanno 3 mesi. Parlando con alcune persone mi hanno detto che se non gli do del mangime di svezzamento (non so cosa sia) non inizieranno a fare le uova. E' vero?

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  11. Dimenticavo di dire che vivono all'aperto, in quello che prima era un prato. Sono 3 livornesi bianche, quelle un po' piccoline, 2 nere e 1 ovaiola rossa. Hanno a disposizione 50 mq di prato e una casetta per il ricovero di mt2 x 1. Grazie per la risposta

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    1. Ciao "Anonima",
      Personalmente, come ho già scritto nel blog, non do mai mangimi o mix specifici per i polli.
      Piuttosto orzo, grano tenero, avena, (talvolta) mais, girasole, favino spezzato, crusca di grano...
      Questi gli alimenti che posso dare loro, ricordandoti comunque che io preferisco che il pollo impieghi il doppio del tempo per crescere, ma che lo faccia con alimenti che io ho coltivato apposta per lui.
      Quindi, se hanno tre mesi, starei attento con il mais (per evitare di spingere e fare grasso), ma integrerei con legumi: favino, favino spezzato, piccole leguminose come il pisello proteico ed altri.
      Lascia loro sempre il pascolo, e non dimenticare che sono ghiotte di frutta e verdura (meglio se precedentemente sminuzzata).
      Ma ricorda anche che, si cerca sempre di dare alimenti che abbiamo a disposizione: per esempio io ho sempre molto orzo, e quindi quando son piccoli e fino ai due messi ultimamente uso molto dare farina di orzo bagnata in estate, ed orzo spezzato in inverno, integrando con farina di favino o favino spezzato.
      Ciao
      A.A.

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  12. Grazie dei consigli, molto utili per una principiante come me. Devo dire che quando le ho prese il primo prodotto che mi hanno consigliato e' stato il mais spezzato con orzo ma ne mangiano pochissimo, invece sono molto ghiotte di verdure e insalata e anche pane. Inoltre mi hanno ripulito il prato da vermi e lumache. Un paio di volte gli ho dato pasta e riso e l'hanno divorata. Posso farcela? Il mio più' grande desiderio e' vedere le prime uova, quando dovrò' aspettare? Approfitto della sua disponibilità' per chiederle ancora un consiglio. Quando devo preparare il nido per le uova? Ne basta uno? La casetta e' 2 mt x 1 mt alta mt 1,20 e nel pavimento ho messo uno strato di paglia, che quando pulisci la tolgo e ammucchio nell'orto sperando diventi concime da usare in primavera. Grazie ancora. Rosa

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    Risposte
    1. Ciao,
      le uova dovresti iniziare a vederle tra gennaio e febbraio, nel periodo di massimo freddo.
      Io comunque il nido lo preparerei da subito, una cassetta per gallina, con paglia e al riparo anche da correnti fredde (oltre che da pioggia o sole).
      Le cassette per la cova io le solleverei da terra.
      Ciao e buona fortuna
      A.A.

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