Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

martedì 13 gennaio 2015

Forse un giorno ANCHE il Contadino diventerà una specie protetta


Avete mai sentito la frase "Il lupo è tornato nei nostri boschi, e adesso è intoccabile"?
A me negli ultimi anni è capitato svariate volte
Provo a darmi una risposta sul perchè questo animale sia divenuto intoccabile, e forse dipende dal fatto che era un animale prossimo all'estinzione, e quindi è voluto preservarlo da questa.

Vivo in una zona del Nostro Paese dove di selvatico ce n'è in abbondanza dove si riproduce senza troppi limiti.
Il Cinghiale, il vero re della macchia, è oramai il vero colonizzatore delle campagne: troppi esemplari nel bosco ne riducono i pascoli naturali, e quindi lo spingono a "forzare" nei campi e nelle vigne.
Qui i cinghiali arrivano nell'aia, e si fanno beffe dei cani nei recinti che gli abbaiano contro...qui i cinghiali ti "ribaltano" un'orto in mezzora, ti distruggono le "buttate" delle viti, ti mangiano le castagne, ti divorano l'uva.
Ma ci siamo abituati, e laddove la convivenza fosse realmente impossibile dobbiamo provvedere con le idonee recinzioni (una semplice rete da pecore non basta...credetemi): lo sappiamo e ci conviviamo.
Un tempo qui il cinghiale era piccolo, e si riproduceva una volta all'anno facendo pochi piccoli: il rinsanguo fatto anni or sono con i cinghiali dell'ex Jugoslavia ha letteralmente reso UN BISOGNO la caccia e gli abbattimenti controllati: animali pesantissimi, spesso aggressivi, che figliano un numero elevato di lattonzoli.
Hanno pensato ad usare delle sterilizzazioni chimiche (con dei medicinali messi nel mangime), hanno pensato di prorogare il periodo di caccia, ne hanno pensate mille, ma...la recinzione (molto cara) ed il piombo sono le uniche vie.
Discorso diverso per i caprioli ed i daini: solo la caccia di selezione (con abbattimenti regolati in numero e sesso) è permessa, e solo pochi cacciatori possono abbattere pochi/pochissimi soggetti.
Ed ecco che il capriolo vive piuttosto sereno nelle campagne oltre che nei boschi.
E quando le gemme delle viti si aprono, cari miei...pregate di avere dei recinti belli alti (quindi...non solo a misura di cinghiale) perchè sennò ne vedrete delle belle.
E quindi, altre spese da sostenere, ed altri compromessi da fare.
Ma vivere in campagna è anche questo, no? E va bene...
Poi un giorno, quando meno te lo aspetti, senti un ululato nel bosco: tu dici "Sarà qualcuno che fa uno scherzo", e non ci pensi troppo.
Passa un mese, ed un pastore denuncia la morte degli agnelli...ma tu pensi che siano stati quei "dannati" cani selvatici (che vivono incontrastati pure loro), e non ci fai caso tanto...è toccato a lui mica a te.
Poi passa un pò di tempo, e vieni a sapere che un puledro è stato trovato morto e sgozzato: una martora non può essere stata ...e quindi saranno ancora quei cani selvatici....ma non vuoi soffermarti troppo a pensare questo.
Poi vai per boschi, e tu sei in grado di riconoscere le fatte (feci) dei cani, ma vedi delle fatte strane, con del pelo...e poi vedi delle impronte di cane, ma diverse...e poi leggi sul giornale l'articolo del secolo che ti dice con toni entusiasti che "sono tornati i lupi".
Bene, no?!
In fin dei conti i lupi facevano parte di questo territorio, ed esisteva un equilibrio tra questi ed i pastori.
Ma oggi il lupo non è più cacciabile, e quindi qualcosa è cambiato: un altro compromesso, altre spese.
Ma vivere in campagna è anche e sopratutto questo, no?!
E quindi tu cosa fai: lo accetti, perche tu AMI la Natura, e sai che ci sono dei compromessi da reggere.
Poi un giorno ti sparisce un animale al pascolo, poi un altro, e poi trovi una carcassa, e ti dicono che "devi recintare tutto".
Ma il problema è che non devi più recintare l'orto sotto casa, o la vigna o i campi...il problema è che neanche puoi pensare alla soluzione del recinto elettrico, no...non puoi.
La soluzione?
Recintare tutti i tuoi campi, ettari ed ettari di pascolo, perchè adesso c'è anche il lupo che ti può far danno.
E succede una magia: all'improvviso non si odono più i campani nei campi, spariscono i pascolo, terminano le attività, e...si lasciano le campagne...anche per questo.
Laddove la burocrazia non era riuscita...
Laddove il mercato non aveva saputo fare...
Laddove lo sgomento non aveva vinto...
Laddove la grandine, le alluvioni, la siccità non aveva terminato...
...è stato il selvatico a vincere.
Ed allora saremo tutti felici, perchè il lupo è tornato nelle nostre campagne, perchè i bellissimi bambi corrono nei prati, perchè i simpatici cinghiali grufolano nelle nostre aie: felici perchè la Natura si è ripresa quanto gli era stato barbaramente strappato dall'Uomo.
Ma, da amante della Natura quale sono, mi chiedo: all'estinzione del contadino chi ci pensa???
Un conto è pensare a tutto questo standosene nei propri appartamenti di città, lontano da queste realtà se non per occasionali documentari in tv o racconti di internet.
Ed un conto è svegliarsi e trovare il tuo lavoro devastato, e sentirti dire che sei stato sciocco a non recintare tutto, e che non ci sono rimborsi (o se ci sono magari sono ridicoli...peggio ancora).
Sapete quanto costa fare questo tipo di recinzioni???
Quanto tempo, fatica, energie, e sopratutto denaro occorrono per farle???
Se almeno questa rete ci venisse regalata, provvederemmo noi contadini a fare i pali e a chiudere i fondi. Se almeno ci fosse dato modo di ammortizzare la spesa. Se almeno ci fossero dei rimborsi dignitosi che tengono conto del mancato incasso.
Se, se...se!

In conclusione, sono convinto che tutto questo stia accadendo (ancora una volta) per la stupidità dell'uomo, e che trovare l'equilibrio spetterà ancora una volta a pochi, ma...quando finalmente il "piccolo contadino" si sarà estinto, allora si cercherà di "riselezionarlo" e destinarlo nuovamente al "ripopolamento" nelle campagne...allora forse il contadino sarà tutelato, e potrà godere di tutti quei benefici di cui non ha mai goduto prima.

17 commenti:

  1. Sai che molto spesso ho pensato a questo problema? Bellissimo sapere che sui monti sono tornati i lupi e gli orsi e che anche la lince... ecc... ecc... ma mi metto nei panni di chi con questi animali selvatici ci deve convivere.
    Non riesco a vedere altre soluzioni se non recinzioni gratuite per tutti coloro che intendono farlo.
    Va bene la salvaguardia degli animali selvatici ma anche il contadino va tutelato.
    Mio suocero, che coltiva nell'entroterra ligure, ha gli stessi tuoi problemi con i cinghiali, certe bestie da far paura che distruggono tutto in men che non si dica.
    Mamma mia... come se non bastasse il resto! Coraggio e tiwni duro. Sei una specie da proteggere!!!
    Un abbraccio
    Francesca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Francesca,
      anche secondo me la rete è l'unico rimedio: oltre quella solo il piombo potrebbe "ridurre" i problemi.
      Spesso penso all'idea "contraria negativa a prescindere" che si ha dei cacciatori, e la cosa mi lascia molto perplesso: ad oggi...se non ci fossero i cacciatori i cinghiali avrebbero letteralmente invaso ogni centimetro quadrato di campagna.
      Tu pensa che, nonostante le centinaia di abbattimenti annui, i cinghiali continuano a riprodursi a dismisura e a distruggere molto. Pensa se questi abbattimenti non avvenissero, che danno sarebbe provocato.
      Ciao
      A.A.

      Elimina
  2. Wow! letto tutto d'un fiato! Hai tutta la mia comprensione. Anche dalle nostre parti sembra sia tornato il lupo. Caprioli ce en sono sempre di più e si avvicinano sempre di più, quest'anno ci hanno mangiato quasi tutti i radicchi pur essendoci la recinzione. ci siamo dimenticati di coprirli con la rete. Anche i tassi fanno danno. ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche il tasso fa danno, certo, come pure l'istrice.
      Quando mi entrano nel campo dove semino le zucche da foraggio (quelle che do ai maiali) mi distruggono una buona parte del raccolto.
      Ma in proporzione, almeno per me, sarebbe sempre meglio perdere un pò di zucche che vedere danneggiata la vigna, o peggio ancora avere predazioni nel gregge delle capre.
      Ciao
      A.A.

      Elimina
  3. Da noi sono arrivati i cervi, e i lupi seguono loro. Per evitare che i cervi facciano danni servono reti alte 2 m, perché saltano più in alto dei caprioli e quelle che finora erano sufficienti non bastano più.
    I tassi invece non creano problemi, ogni tanto qualcuno si intrufola nell'orto ma di solito si concentra sul rivoltamento del mucchio di letame per cercare i lombrichi. Fanno qualche buco, assaggiano qualche verdura ma niente di paragonabile ai cinghiali.

    Non so se ci considereranno specie da tutelare...i contadini interessano a pochi :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Ilaria,
      grazie di questo tuo intervento. E dici molto bene con "i contadini interessano a pochi"...
      Purtroppo, come ho scritto nel post, laddove non può la stagione avversa (e ti assicuro che gli ultimi due anni sono stati tremendi), la burocrazia (che tende sempre più a far scomparire (soccombere) il piccolo contadino, il mercato (che ci vorrebbe tutti uniformati in forma e pensiero)...oltre a tutto ci sono i selvatici, il loro essere intoccabili (magari a ragion veduta) e gli aiuti che non arrivano per affrontare tutti questi problemi.
      Un amico (ingegnere) un giorno mi disse: "Ma voi Agricoltori trascorrete la maggior parte del tempo a lamentarvi...", e purtroppo devo ammettere che aveva ragione. Credo solo che questo blog possa aiutare a far capire quante difficoltà si debbano affrontare quotidianamente, spesso senza l'aiuto di un "capo reparto", di un "superiore", di un "direttore dei lavori", di un "avvocato" o di un "sindacato"....spesso...
      Ciao e grazie
      A.A.

      Elimina
  4. Ciao Agricoltore, quando ho preso il mio pezzo di terra non era recintato, non potevo mettere niente perché cervi caprioli e instrice facevano visita quando volevano. Poi ho recintato con la rete alta un metro e cinquanta, quella da mucche! Ma anche quella qualche volta gli animali più grossi riuscivano a saltarla, allora ho messo sopra ad essa, ad una ventina di centimetri il filo spinato. Nonostante questo qualche volta sono entrati lo stesso, addirittura ho trovato la rete sfondata, probabilmente per fuggire trovandosi prigionieri all'interno.
    I lupi ci sono anche da me, hanno fatto fuori le pecore del mio vicino intento ad aprire un'attività didattica. La volpe, l'estate scorsa ha fatto fuori tutto il mio pollaio, colpa mia che mi sono scordato di chiudere in cancelletto, adesso non ho più un animale a parte il cane. A proposito di cane, mi hanno detto che i lupi sono ottimi cacciatori di cani ...sono più facili dei cinghiali!!

    RispondiElimina
  5. Harlock, grazie di essere passato di qua.
    Ma sai che presto partirò FINALMENTE con le prime api?
    Poi magari ne riparliamo....
    Le recinzioni fanno molto, non ammazzano animali, e quindi contengono...ma ce ne vogliono di idonee e ROBUSTE.
    Quando accennavo all'aspetto economico del recintare i campi, mi riferivo proprio a questo.
    Prova a confrontare i prezzi delle semplici reti da pecore e di quelle "anticinghiale": apparentemente identiche (in forma ed altezza), ma di prezzi assolutamente opposti.
    Per fare una recinzione di un ettaro ti ci possono volere più del doppio degli euri se scegli quelle adatte, e se non lo fai...come hai constatato di persona, loro sfondano e passano ugualmente.
    Il cane, se almeno metti qualche bel Pastore Maremmano, dovresti riuscire ad intimidire anche il lupo...dovresti.
    Ciao
    A.A.

    RispondiElimina
  6. Vivo in una zona dove non ci sono ne lupi e ne cinghiali. Solo qualche volpe con danni sopportabili per i pollai, ma molto grandi per lepri, fagiani e altre specie di selvaggina. Così i nostri cacciatori si sono evoluti ed emigrano a cinghiali in Toscana ed Emilia e continuano a ripetere che sono ben accettati dai contadini. Il Tuo post (articolo) conferma quanto andavano dicendo. Sono un frutticoltore, grandine (due anni) e vendo a prezzi cinque volte inferiori a quelli del supermercato. Avevo anche le api, ma ho dovuto smettere.
    Ti consiglio di mandare, per farlo pubblicare, il Tuo articolo su qualche giornale. Coraggio che il futuro sarà migliore, prima o poi qualcuno si accorgerà che senza l'agricoltura non si vive.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho pensato di coinvolgere i vicini in una qualche petizione, ma...ognuno trova vie alternative al battersi per cambiare la burocrazia.
      Forse queste mie parole saranno comunque lette da qualcuno che abbia interesse, sensibilità e possibilità di impegnarsi in questo delicato tema.
      Ma intanto...i pastori sono praticamente scomparsi, ed il selvatico si sta appropriando delle campagne.
      Una convivenza nettamente sbilanciata a favore degli animali, seppur questi non dispongano del piombo.
      Ciao
      A.A.

      Elimina
  7. Carissimo A.A. ... tutto sta nella tua frase "Un conto è pensare a tutto questo standosene nei propri appartamenti di città, lontano da queste realtà se non per occasionali documentari in tv o racconti di internet." questo è il problema, chi legifera, i verdi e quella gente lì manco sanno cosa voglia dire vivere di agricoltura, manco hanno idea che la sera le mani son gonfie e fa male la schiena.
    Fra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Proprio non molto tempo fa, durante la mia visita nella città di Roma, parlavo con un amico del problema dei cinghiali.
      Lui vedeva tutto questo come una "piacevole convivenza", mentre io gli sottolineavo le concrete difficoltà che si avevano a contrastare questi ungulati.
      L'immagine dell'Agricoltore (tanto che sia Anacronistico che non) che gira con il suo gregge armato di fucile è addirittura bucolica...ma si ignora quanto si possa effettivamente fare secondo la legge, e a questo amico spiegavo che non era quella la strada da percorrere.
      Non capiva, e vedeva un non so che di romanticismo in tutto questo: lo vedeva anche nella mia preoccupazione e nelle mie incazzature.
      Come dici bene te, Cara Francesca viviamo su mondi totalmente differenti...purtroppo.
      Ciao e grazie
      A.A.

      Elimina
  8. Carissimo come sai il lupo e' l'antagonista naturale degli ungulati in genere.Quindi piu' ce ne sono piu' il lupo fara' il suo dovere...Tutto e' iniziato da una scellerata scelta venatoria...quella di ripopolare il cinghiale con esemplari delle est, come sai...Forse e' anche cambiato il modo di allevare...la presenza del pastore vicino al gregge con cani maremmani e' man mano scomparsa, impegnato probabilmente in altre attivita' ...poche braccia rispetto al passato...Solo quando le prede si ridurranno il predatore (qualunque specie secondo leggi naturali) si autocontrollera'...i tempi come tutti i cicli naturali saranno lunghi e in attesa l'unica forma di prevenzione e' tornare a "presidiare" i greggi aiutati da cani addestrati e magari muniti di "armi" rigorosamente a salve.Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo con molte delle cose che dici.
      Sono l'ultima persona che crede che l'abbattimento sia l'unica soluzione, e non a caso nel post ho parlato sopratutto di recinzioni e di un aiuto (che non arriva) per realizzarle.
      Anche io mi sto organizzando con un cane che sia più idoneo a svolgere la delicata ed importante mansione della protezione degli animali.
      Ciao e grazie per questo tuo intervento
      A.A.

      Elimina
  9. Condivido le tue preoccupazioni, ma anche il commento di Fabio. Siamo vittime di noi stessi. Quello su cui probabilmente si dovrebbe spingere di più sarebbe il risarcimento per danni da selvatici e la distribuzione di sistemi di difesa passiva. Si tratta quindi di un problema di volontà politica da parte degli enti locali. Non dappertutto c'è indifferenza nei confronti dei contadini.
    Da me i caprioli mangiano i meloni, ma sono solitamente gentili non sbocconcellano qua e la, iniziano e finiscono lo stesso melone, magari nel corso di notti sucessive.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo in pieno con te Vera: la difesa passiva sarebbe la via migliore.
      Mi fa piacere che NON dappertutto ci sia indifferenza, e questo mi fa sperare di incontrare qui altri agricoltori che abbiano esperienze simili ma con esiti diversi.
      Ciao
      A.A.

      Elimina
  10. Ciao Agricoltore Anacronistico,
    Io allevo api e tento di fare il miele...ancora gli orsi non ci sono qui...ma qualche ambientalista ne parla! Dice: "Ripopoliamo le nostre montagne di orsi!". E la gente: "Sììììì, evviva...ripopoliamo!!!"...
    Così l'orso era quasi estinto...ce lo mettono nelle montagne,,,e l'apicoltore che tenta di fare sopravvivere le api in via di estinzione si ritrova ad inseguire le api che inseguono gli orsi mentre si portano via il miele?
    E le api poi? Si estingueranno pure loro? E poi? Caccia all'orso per ripopolare gli alveari?
    Ed intanto l'apicoltore che fa?
    Coltiva patate...ma ahimè...i cinghiali...le istrici...
    Spero di non dover fuggire in città ad allevare api sui tetti dei grattacieli!
    Buona stagione 2015!
    Angela

    RispondiElimina