Taglio dell'erba per gli animali del podere

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lunedì 16 maggio 2016

Freddo di Maggio: tra pioggia e camino

Pareva impossibile, e quelle temperature di metà Aprile facevano immaginare chissà quali prospettive.
Ad Aprile la vigna stava letteralmente esplodendo, correndo con una vegetazione mai vista per quel periodo.
Il prato ed il pascolo erano verdi e ricchi, come le chiome dei tanti alberi da frutto.
Le galline andavano a cova, ed il camino acceso faceva soltanto compagnia (e non più bisogno).
Caldo, da camicia e maniche tirate su, da uggia serale per quel piumone invernale, dal pizzicore che la maglina di lana iniziava a dare.
Caldo, troppo, ed era soltanto metà Aprile.
Un mese dopo è accaduto l'esatto opposto: freddo e pioggia, pioggia e freddo, freddo, pioggia...ed ancora pioggia.
La tremenda gelata tardiva qui non è arrivata, ma la notte siamo arrivati a 4°C, portando il camino a tornare di bisogno, e mettendo i calzettoni di lana come primi alleati del mattino agricolo.
Freddo, certamente antipatico, che ha frenato tutto, urlando nelle orecchie della vigna quanto la Natura potesse "livellare" ogni cosa: per il tanto caldo anticipato prima, adesso tanto freddo posticipato.
E le notti si son fatte insonni per la preoccupazione del giorno successivo, e quel "perdere il sonno" ha appesantito il passo molto più della tanta mota (fango) che si è appiccicata in giorno prima continua  sotto agli stivali e ad appesantire ogni mio passo.
Le galline hanno rotto la cova, il prato ha rallentato la crescita, i frutti appena allegati sono iniziati a cadere.
Le piante di patata, prima spavalde oltre la pacciamatura, adesso appaiono come rimboccate sotto a quella protezione.
Le poche piante di carciofo hanno frenato (se non arretrato) la loro crescita, e la mignola degli ulivi si è messa in pausa.
Le api, che sciamavano e producevano, adesso paiono disorientate, e si son messe a mangiare le scorte del proprio miele appena stivato.
Io guardo il camino, spento più per volontà che per esigenza, e penso che ho finito la legna segata, e che tutto vorrei tranne che ri-impugnare la motosega di mezzo Maggio.
La pioggia poi ha condito il tutto, allagando la vigna e rendendo impraticabili i campi.
Il grigiore, misto a nebbia, porta (e porterà) preoccupazioni per le viti,mentre le pozzanghere non vogliono asciugarsi.
La Natura (appunto) ha livellato, portando quanto prima aveva tolto.
Se viene il caldo il fieno sarà tanto.
Se viene il caldo le ciliegie parranno poponi.
Se vien caldo l'orto riprenderà vigore.
Se vien caldo sortirà anche qualche fungo.
Se vien caldo potrò togliermi questi stivali, umidi e ghiacci, che tanta mota hanno raccattato anche in quest'ultima annata.
Se vien caldo...magari mi lamenterò per il caldo, da buon Agricoltore quale sono.

Maggio...ogni volta mi fa diventar matto: pare un bimbo che fa le bizze.

16 commenti:

  1. Maggio, mese mariano, mese della festa dei lavoratori, mese della festa della mamma, mese delle rose .....i detti e i proverbi che ripetevano i miei sono:1) Maggio ortolano tanta paglia ma poco grano.2) Per Santa Rita (22 maggio) ogni rosa è fiorita. 3)Aprile fa il fiore e maggio lo colora ... Mi piacciono le tue descrizioni , mi creano immagini mentre le leggo ne aggiungo una mia: gli alberi che ci daranno frescura questa estate, le querce canadesi e il leccio davanti casa con le chiome ancora con un verde non definito, tutte le sfumature del verde, in questi giorni di pioggia sono più brillanti e quasi toccano il suolo ...mi piace maggio ortolano peccato che " tanta paglia poco grano " peccato per chi taglia il fieno....meno male che le ciliege e le nespole sono mature e dolcissime ....Buona giornata!!!!

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    1. Il mio pensiero infatti va proprio a tutti quei campi di fieno...ed alla disperata corsa al "salvare" che potrei fare qualora la stagione non mutasse.
      Penso alla Peronospora, ed a quella maledizione che si porta nelle vigne, sopratutto in questo delicato momento della loro vegetazione.
      Penso certamente anche all'orto, ed a quel bisogno di sole che adesso ha, prima che le erbe soffochino le verzure e prima che il marciume vinca sulla maturazione.

      Ma le previsioni dicono che tutto passerà entro il prossimo giovedì: ancora 4 giorni di patimenti.

      Ciao
      A.A.

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  2. Oggi ha fatto proprio freddo ed io che ieri al primo sole dopo giorni di pioggia sono stata un po' troppo spavalda , oggi mi ritrovo con un bel mal di gola... l'altra sera, dopo una settimana di pioggia è arrivato pure un temporalone con la grandine che qualche danno l'ha procurato anche al mio orticello e il pensiero è andato subito a chi ci campa e lavora con la terra... speriamo che i danni non siano stati troppo pesanti.. adesso, dopo tanta acqua c'è davvero bisogno di un po' di sole.. incrociamo le dita!

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    1. La grandine, adesso più che mai, farebbe danni incalcolabili.
      Il pensiero è tanto, credimi, ma fa parte del gioco: nel bene o nel male si deve stare col naso all'insù per un paio di mesi (almeno), e dormire sempre con un occhio aperto.
      Ciao
      A.A.

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  3. Sì, è il secondo anno di fila che fa così, e, pur avendo visto anche in altri anni primavere piovose e temporali e grandine, si avverte la sensazione che il tempo si sia rotto. Non so che ne pensi, ma, sarà banale dirlo, non ci sono più le stagioni di una volta (ed è normale), ma i fenomeni si sono estremizzati. Questo mi pare il dato importante/preoccupante.
    p.s. abbiamo piantato delle patate, e sono cresciute uno spettacolo (senza bisogno di innaffiarle, ovvio, piove ogni giorno), ma sono in pericolo senza pacciamatura (sono poche, una decina di piantine, piantate vicine vicine, un esperimento).

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    1. La pacciamatura alle patate è la mano santa.
      Anche il rincalzo va bene, ma se son vicine rischi di dar terra ad una pianta e toglierne ad un'altra.
      Per dieci piante la pacciamatura la vedo una cosa semplice: raccogli sterpi secchi, ramaglie fine, fogliame ed erba strappata a mano.
      Compatta il tutto (volendo potresti anche appallottolarla) e mettila sotto la chioma delle tue patate.
      Poi mi dirai...
      ciao
      A.A.

      P.S.
      Quando dico che non ci son più le mezze stagioni, tutti mi prendono per i fondelli.
      Quando dico che manco ci son più le stagioni, tutti mi danno ragione.
      Non ci capisco più nulla neanche io, sopratutto con la gente (piuttosto che con l'andamento stagionale).
      Anche questo fa parte (credo) dell'essere Anacronistico.
      Ciao
      A.A.

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  4. Oh Signur se capisco bene e faccio mio ciò che hai magistralmente descritto!
    Caro Agricoltore Anacronistico, a parte qualche dettaglio non irrilevante (galline ed api) mi ci ritrovo in tutto, per filo e per segno. Aggiungi che in questa casa vanno alla grande anche le lavatrici e ...che i panni vengono portati avanti ed indietro con la speranza di sentirli profumati ed asciutti. Invece rincorro il sole o addirittura li metto davanti al camino, acceso per disperazione ieri sera, dopo essersi procurati legna ormai finita e recuperata lontano da qui.
    Uff però, così non se ne esce. E giovedì mettono nuova brutta perturbazione, con piogge abbondanti (ma vààà?)
    Tanta solidarietà ed un caro saluto
    Susanna

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    1. Susanna, il camino è "la mano santa", dammi retta.
      Mia moglie ha risolto non pochi problemi con i nostri bucati, proprio con il fuoco...
      ...piuttosto che saltellare dentro e fuori casa per vegliare sulle lenzuola stese al primo sole dopo la pioggia.
      Maggio...ogni volta mi fa diventar matto: pare un bimbo che fa le bizze.
      Ciao
      A.A.

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  5. Al tempo matto ci dovremo abituare e gli agricoltori sapranno adeguarsi e ricaveranno ancora buoni frutti. e' sempre un piacere leggerti.

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    1. Adeguarsi, essere Resilienti, non lasciarsi spezzare dalle Novità...
      Son divenuti come dei Mantra questi concetti.
      Oggi più di ieri...e domani più di oggi.
      Un abbraccio.
      A.A.

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  6. Venerdì scorso ho seminato i fagioli e sabato la bomba d'acqua mi ha sparpagliato i fagiolli per tutto l'orto,sich!

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    1. Succede anche a chi (come il sottoscritto) ha l'orto in pendenza: immagina dove e come la roba poi vada a nascere.
      Un anno in fondo all'orto mi son trovato un mix di almeno 8 tipi di piante diverse, con fallanze imbarazzanti sulle file (naturalmente storte e segnate dallo scorrere dell'acqua).
      A.A.

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  7. fabio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Freddo di Maggio: tra pioggia e camino":

    Qui sulle colline pisane non va poi tanto male...fino alle fine di aprile aspettavamo l'acqua che poi e' arrivata.. e con maggio l'ha ribadita...magari basterebbe fino ai primi di giugno.E'vero che la sera fa ancora un po' freddino ma le piante non sembrano risentire...tutto procede bene a parte un eccessiva cascola di pesche....gli olivi stanno sfiorendo e l'orto e' bello...le patate uno spettacolo sono gia' in fiore...Anch'io ho una parte dell'orto in pendenza e ad ogni lavorazione devo fare dei solchi trasversali(una ogni tre quattro metri per evitare che l'acqua si porti via tutto terra semi e piante...Certo con le bombe d'acqua non c'e' solco che tenga...Buon lavoro AA e che il "cielo" ci aiuti...

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    1. Ciao Fabio,
      questa volta a non essere pubblicato da Blogspot è toccato al tuo messaggio, ma ho provveduto alla mia maniera.

      La situazione che descrivi pare buona per chi ha orto o olivi, ma ti assicuro che per come l'hai detta non è il massimo per chi ha vigna, frutti e magari anche culture erbacee annuali.
      Anche in questo caso si può notare come le differenti stagioni possano (o meno) accontentare gli Agricoltori.
      Staremo a vedere ed aspetteremo, anche se il fieno è oramai prossimo ad essere falciato, ed in terra ci sono grandi pozzanghere d'acqua e l'umidità nell'aria non lascia presagire nulla di buono.
      Ciao e grazie
      A.A.

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  8. Come mi diverto a leggere i tuoi scritti ricchi di toscanismi e vagamente anacronistici anche loro, hanno spesso una musica tutta loro.
    Mota per il più comune fango, sortire al posto del banale spuntare... Che bello.

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    1. Provo a scrivere per come parlo, magari limitandomi con le imprecazioni...
      Ciao Vera e grazie per questo tuo simpatico intervento.
      A.A.

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