Taglio dell'erba per gli animali del podere

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mercoledì 18 marzo 2020

Adesso s'aspetta, che torni l'Aurora

C'è un tempo per correre.
Ed un tempo per tacere.
Un tempo per sbattere i pugni e gridare.
Ed un tempo per fermare.
Mi guardo negli occhi che furono,
e sento il lamento, di quanto sarà.
Mi appoggio per non cadere,
e trattengo il respiro, sin quando potrò.
Aspetto, con animo urlante, e mano silente.
Mi accosto alla pianta, e sogno al futuro.
Mi stringo, col cuore gonfio, ed occhi asciutti.
E tutto è sospeso.
E tutto pare franare.
C'è un tempo per correre,
ma adesso l'uscio s'accosta.
Il cerchio di stringe.
Stiam cheti, supini, con occhi al vento.
Adesso s'aspetta, che torni l'aurora.

9 commenti:

  1. Fatica e soprattutto paura precedono le novità dell'ignoto futuro.
    La primavera e la pasqua prossima celebrano la forza della rinascita.
    Aspettiamo fiduciosi. "...che torni l'aurora"

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    1. S'aspetta, tutti.
      Chiamati non ad impugnare armi...
      ...chiamati non a stare in trincea.
      S'aspetta tutti, dai divani di casa nostra, con un pensiero GRANDE e colmo di GRATITUDINE per quanti, con un camice, o una divisa, si stiano adoperando per permetterci semplicemente di...aspettare, e basta.
      A.A.

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  2. Ciao A.A.
    In questo tempo sospeso, fatto di attese...sto rileggendo tutti i tuoi scritti, mi tengono compagnia ,mi fanno meditare , abbiamo tanto in comune.
    Ho vissuto i miei primi 23 anni sulle colline liguri, poi la vita mi ha portato altrove.
    Torno spesso al mio paese dove vivono le persone a me care e i miei anziani genitori.
    Papà l'altro ieri ha festeggiato 102 anni,i suoi occhi ne hanno visto di cose, ha combattuto la seconda guerra mondiale, Albania, Grecia, fronte Russo.
    Quanti racconti ci ha fatto...non sapevamo piu dove mettere i morti, dice...
    A 40 anni si è sposato e ha messo su una splendida famiglia, ora vive accanto a mamma ,la cui memoria affiora ogni tanto...ed è convinto che batterà lo "sbiro"...così lo chiama.

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    1. La Loro Generazione è Padre e Madre di questa Nazione,
      loro sono Padre e Madre di tutti noi.
      Mai avrebbero dovuto vedere, e subire, tutto questo.
      In loro io trovo la coscienza, e nei bimbi la forza per affrontare quanto stia accadendo.
      Forza, tutti.
      A.A.

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  3. Una poesia che prova a sublimare -perché consolare non si può - la tragedia che stiamo vivendo, complimenti.

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    1. Silvia Cara,
      te lo sai...nessuna poesia, solo Pensieri, scritti di fretta, scritti all'improvviso, scritti senza rileggere.
      Son così, tu mi conosci oramai: mi viene in mente mentre lo scrivo.
      Ieri è stato un giorno particolarmente difficile, altri ne arriveranno, magari di peggiori, magari non.
      Oggi è la festa del babbo, che trascorro tra la mia bimba, e mio padre, e tutto mi par migliore.
      Almeno oggi.
      Un abbraccio.
      A.A.

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  4. Non pensare. Fare altro, con grande impegno fisico. Stancarsi. Avere molto tempo. Troppo. Però l'inquietudine cresce smisuratamente. La mia vecchia madre a Roma, distante 250 km da qui, non capisce perché non vada da lei. Anzi dice che sono anche un po'cattiva.
    Ma tu hai ragione: è tempo di tacere, piangere i morti e onorare chi rischia e mette a repentaglio la propria vita per curare o tentare di alleviare il dolore. Altro che cantare "Azzurro" sui balconi! Non serve il chiasso. Silenzio e rispetto. Verrà il tempo per valutare e giudicare come si sia potuti arrivare a tanto.
    Gli uomini di casa mia lavorano alacremente alla potatura degli ulivi, trascurati da anni. Io mi dedico a cucine amorevoli, alla sistemazione in casa di tante cose rimaste indietro.
    Ma poi...si ricomincia a pensare fitto e non ne esce nulla di buono.
    Voglio sperare che il gelo e la neve previsti da lunedì a mercoledì prossimi, non colpiscano duramente gli ulivi appena potati.
    Mi preoccupo della neve ma in realtà testa e cuore sono a quell'infinita terribile fila di camion militari.
    Ho paura, lo ammetto.
    Susanna

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    1. Susanna,
      nel tempo io ho imparato a conoscerti, per quello che hai lasciato trasparire qui, e nel tempo mi hai sempre dato quella "sensazione materna" che non tutte le donne (e non tutte le madri) hanno.
      La paura, per il prossimo, per i cari, è insita sopratutto per chi ha questa capacità di donare sensazione materna.
      Nei momenti in cui senti le gambe meno forti...o in quelli in cui il respiro si fa più corto per la paura, aggrappati ai tuoi uomini.
      Nelle loro conferme, e nel loro minimizzare son certo che troverai conforto per affrontare tutto questo.
      Credo che ci vorrà molto più tempo del previsto per uscire da questo momento così oscuro, e quindi è bene prendere il giusto passo da subito per non doversi fermare quando ci sarà bisogno di rimboccarsi le maniche per ripartire, per ricostruire.
      Un abbraccio, dal cuore, e grazie per le tue parole.
      A.A.

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