Gennaio è praticamente scivolato tra le mie dita, lasciandomi odore d'umidità, mal di schiena e poco più.
Gennaio, dopo due mesi veramente freddi, è stato più un "fine ottobre" o un "primi di aprile", caratterizzato dalla pioggia, dalla nebbia, dall'umidità alle stelle (appunto...), da sporadiche giornate di sole, dai venti di scirocco e libeccio, e da temperature assai sopra la media del periodo.
Mannaggia a me e quando mi ero illuso che sarebbe stato freddo.
E cosa è successo?
E' successo che, proprio come il gennaio passato, le piante hanno iniziato ad ingrossare le gemme, e le più audaci hanno avviato le fioriture.
Sapete cosa vuole dire questo?
Vuole dire che, considerando i possibili due mesi di freddo che potremmo ancora avere, le piante inizieranno ad essere "in succhio", ossia la linfa riprenderà a muovere il metabolismo della pianta, e questa sarà tremendamente vulnerabile.
Basta poco, e basterebbero anche solo 5 giorni di un Febbraio-Freddaio per fare danni.
Il gelo, che se venisse sarebbe nei suoi tempi e non ci sarebbe da rimanerne stupiti, potrebbe ghiacciare i liquidi nella pianta (appunto mossi dal "succhio" di cui sopra), e gelandoli il legno cederebbe dalla dilatazione termica di questi (l'acqua gelando aumenta sempre di volume), e si avvierebbero inesorabili lacerazioni ed ustioni sulla pianta.
Oltre ad un danno fisiologico e strettamente fisico, la pianta sarebbe quindi esposta (con le sue nuove ferite) all'insorgere di malattie latenti sul tronco o di insetti pionieri di fine inverno.
Immaginate di avere una ferita aperta, che non si rimargina, e di tenerla all'aria...
Pensiamo alle piante come essei viventi, sempre, e pensiamo che dall'insalatina dell'orto alla quercia secolare, tutte saranno esposte ad un danno.
E se poi in Febbraio-Freddaio si rivelasse una fregatura pure quest'anno? Magari con piogge e temporali?
allora si che ci sarebbe da stringere le chiappe e sperare in non so cosa.
Già perchè le piante, oramai si sarebbero riattivate, ed oramai sarebbero tutte con le gemme aperte, i cacchi (ributti) avviati, e l'attività linfatica al top.
Ed invece di gioire, appunto ci sarebbe da pensare che in marzo spesso gela, nevica, o comunque fa molto freddo...e basterebbero anche due giorni consecutivi per fare danni ancor più grandi di quelli sopra citati.
E le conseguenze sarebbero ancor più disastrose.
Ma se questo non accadesse?
Accadrebbe come lo scorso anno, ed il primo di aprile verrebbe da pensare che oramai il rischio è passato, perchè se Marzo è pazzo, Aprile non può certo far paura.
Ed ecco che le gelate dei primi d'Aprile potrebbero mettere in ginocchio intere produzioni, e credetemi che a quel punto basterebbe anche solo una nottata di gelo.
Una nottata...
...una nottata per compromettere intere produzioni.
Una nottata per mettere in ginocchio un Agricoltore e la sua famiglia.
Ecco.
Ecco, cercate di comprendere quindi la mia preoccupazione quando, non tanto il tempo, ma le persone si comportano da folli.
Folli!
E' una follia gioire per un gennaio caldo, per la miseria ladra.
E' da folli illudersi che non ci sia bisogno del freddo.
E' da folli credere che i problemi dell'agricoltura (ed alla Natura tutta) non ci riguardino.
Non si tratta di una bomba che ci cade accanto lasciandoci illesi, ma di un mare di MERDA che prende tutti.
Già perchè, le pere, i peperoni e le patatine che tanto adoriamo comprare al supermercato, non nascono e crescono nelle cassette verdi del supermercato, ma provengono dalle campagne.
E se le serre possono assicurare una minima percentuale di produzioni sicure, tutte le altre sono esposte alle bizze del Padreterno o di chi per Lui.
Ed è da Folli credere che tutto questo non ci riguardi.
E ripeto che è da Folli non sperare che l'estate sia calda e l'inverno sia freddo.
Io, come centinaia di migliaia di altre persone in questo Paese, me ne starò appunto a chiappe strette a sperare che i problemi dello scorso 2017 non si ripetano, continuando a dare un occhio alla finestra ed un morso al fegato, per buona pace del mio giramento di palle e delle mie prospettive di vita da un mese a questa parte.
...
Oggi ero in camicia, con le maniche tirate su, che caricavo la carriola con la legna, sudando come in primavera, e pensando che il susino accanto alla legnaia aveva oramai un centinaio di fiori ben aperti.
Guardavo le api ronzare sui fiori, e girarmi attorno attirate da un qualche vecchio profumo che avevo addosso.
Le capre si allungavano per cercare di brucare l'erba verde e rigogliosa che nasce copiosa oltre il recinto.
Una farfalla s'era posata su di un ciocco di carpino.
Ed era solo fine gennaio: un incubo (oramai ricorrente) che vivevo ad occhi aperti.
Magari domani mi sveglierò e gradualmente il freddo s'impadronirà di questo inverno (in cui siamo solo a metà!)
Magari da domani la stagione tornerà a vestirsi coi suoi panni, e questa paura svanirà col fumo del camino.
Magari domani non dovrò sentire le ennesime "gioie" di quanti abbiano trascorso la giornata in spiaggia crogiolati da un sole che (a sentir loro) pareva quasi di maggio.
Magari domani l'unica a subire un'ingiuria sarà quella brutta mimosa che gialleggia nella piana sotto al paese.
Magari domani sarà ancora inverno.
E credetemi, non si tratta solo di chi ci campa e che rischia di ritrovarsi con le gambe all'aria, ma la questione riguarda tutti...TUTTI.
Meditate gente, meditate,
Pensa che da me svolazzano ancora le puzzulenti cimici e le ortensie stanno buttando...
RispondiEliminaLe cimici le trovo sotto alla corteccia della legna da ardere.
EliminaQui, e mi ripeto, Novembre e Dicembre sono stati molto freddi, e questo ci voleva...come ci vorrebbe che tale freddo si prolungasse perlomeno sino a tutto febbraio.
ciao
A.A.
E sì. Nella potatura delle mia piante di kiwi la linfa a gonfiato le gemme e i tagli gocciolano linfa. Dovrò stare attento alle sicure gelate di fine aprile/maggio. Allarme inserito appena si scenderà attorno allo zero termico. Dovrò aprire l'impianto di irrigazione per "scaldare" un po'. Inoltre da noi in Polesine non piove da novembre... Vedrai che il contadino, dalla scarpa grossa e dal cervello fino, riuscirà ancora una volta ad adattarsi a queste pazze stagioni. Ciao
RispondiEliminaMa che ti devo dire...
EliminaIo non so più che pesci prendere, visto che di mezzi qui ne ho di assai pochi e limitati.
Contro le gelate, men che gestire il verde sotto alle piante, rallentare le potature, e bruciare balloni di paglia, posso fare ben poco.
Lo scoramento arriva quando ci si sente SOLI in una società che pare inneggiare proprio a quanto rischia di distruggerla.
E lo ripeto: con la campagna ci si campa tutti, e forse quello che ci campa meno è proprio l'Agricoltore.
Ciao
A.A.
Grazie per le tue considerazioni...
RispondiEliminaAnche io sono molto preoccupata, qui c'è un asciutto... Quando piove non piove me fa un piovischio che ti accarezza, che mi viene da pensare che poi la prima vera pioggia sarà una catastrofe...
Siamo proprio messi male. E pensare che c'è qualcuno che sta "geoingegnerizzando" tutto questo schifo qui, mi fa proprio credere che sia malintenzionato...
...vuoi spiegarti meglio?
EliminaA.A.
Beh, io credo che non sia il volere del Signore a creare questo cambiamento climatico, ma bensì l'uomo moderno (ma non tutti gli uomini, solo quelli al governo). Non sai niente delle scie chimiche?
EliminaBuna giornata!
Ho un amico agricoltore che me ne parla spesso: io talvolta sorriso un pò e scherzando gli dico che lui è un complottista, ma è evidente che sono in molti a pensarla così.
EliminaChe siano aerei, le industrie, o la stupidità umana, è ovvio che comunque tutto questo è "gestito", o perlomeno è accompagnato, dalla mano dell'uomo.
Stupidamente ce ne infischiamo, sino a che la famosa bomba di cui accennavo nel Post, non ci cadrà veramente addosso...ed allora forse ci accorgeremo di quanta Merda avevamo già sino al collo prima che questo accadesse.
Proprio come ho scritto prima...
Grazie
A.A.
Mio dio le scie chimiche noooo! Inutile deviare l'attenzione dai problemi reali con scempiaggini: gli aerei (non si sa quali) spargono (per conto di non si sa chi) sostanze (non si sa cosa) per danneggiare(non sappiamo che popoli) con effetti (sconosciuti)... E chi attua il piano ovviamente non vive sulla terra per non esserne coinvolto. Ci vuole 007 per sgominare la Spectre.
EliminaCiao AA sto pian piano riportandomi in pari leggendo i post passati, tuoi e di altri amici. Qui si comincia a rifiatare, ma la strada è ancora lunga e la vetta non sarà quella di prima, malgrado tutto vada molto meglio di qualsiasi mia più rosea speranza. Un saluto alla piccola "Agrifoglio" :)
C'è da meditare sì, purtroppo. Qui a Ferrara non piove da settimane e negli ultimi 20 giorni più di una volta è sembrato di essere a inizio primavera. C'è da preoccuparsi sì, purtroppo. Anche gli animali si risvegliano dal letargo e rischiano di non arrivare a primavera, ingannati da un falso tepore che non corrisponde anche all'abbondanza di insetti o altro cibo che diventa disponibile nella vera primavera. Che tragedia.
RispondiEliminaPenso alle api, che si danno da fare in cerca di....NULLA.
EliminaLe prime ingenue fioriture offrono un'attrattiva, che assieme all'effettiva calura le stimolano ad uscire dagli alveari in cerca di...NULLA.
Periranno, lo so, sotto al primo freddo o di stenti per aver consumato energia e cibo in cerca di...NULLA.
A.A.
Sento le tue preoccupazioni molto vicine ma questo e' quello che ci aspetta nel futuro...con l'aggravante di siccita' ancora presente in molte zone..C'e' poco da fare.. anche se i potenti del pianeta decidessero di cambiare veramente rotta...E' la fine di un' epoca e i cambiamenti faranno male soprattutto all'uomo..e siamo solo all'inizio...Non sono catastrofista ma basta affacciarsi e guardare..clima impazzito,guerre, migrazioni bibliche,fame,siccita', il pianeta che muore,distruzione delle foreste e della biodiversita'...ma i problemi sembrano i nomi da mettere su qualche poltrona...
RispondiEliminaCome contraddirti.
EliminaL'evidenza di questo cambiamento, se non addirittura di una catarsi, si manifesta quotidianamente in molte delle cose che come Agricoltore sono chiamato a gestire ed osservare.
La sensazione di essere sopra il Punto di Non Ritorno è netta, chiara.
Mi chiedo ogni giorno che cosa possa io, cosa possa fare per chi rimarrà, cosa sia giusto pensare.
Lo scoramento, quello mi fa visita ultimamente, come mai era successo prima in tutta la mia vita, ed io che sono un inguaribile ottimista, vacillo.
Non so, ma tutto questo appare come troppo grande per essere gestito solo dentro le mura domestiche o nei discorsi tra pochi Amici.
Io credo che dovremmo fare qualcosa di più importante.
Tutti.
A.A.
E' tutto dannatamente vero, caro Amico Agricoltore.
RispondiEliminaChe desolazione vedere la gioia negli occhi di questi ignari ignoranti, per il clima già primaverile.
Devo dire che domenica ad Ostia, mare di Roma, era imbarazzante girare con il piumino indosso ma essendo partita dalle Marche, dopo aver tolto il ghiaccetto dal vetro...
E comunque la tua purtroppo non è la "sindrome di Cassandra" ma tristissima profezia. L'inverno non si è congedato, anche i vecchi del luogo mi confermano che verrà il freddo vero e la neve e il ghiaccio.
E sarà disastroso :(
Un abbraccio Susanna
Il punto cara Susanna è proprio questo: un altra catastrofe agricola non la potremo sopportare.
EliminaGelate, siccità, rischio di ancora gelate in un inverno sin troppo siccitoso...
Cosa accadrà?
A.A.
...da che ricordo io per l'agricoltura e l'agricoltore non esiste anno perfetto...forse ora più di prima, forse verrà il peggio, forse la colpa è dell'uomo. Chi vive in città neanche immagina quanto ci vuole per produrre un uovo...
RispondiEliminaMi viene in mente "Il ragazzo della via gluck" ...lui non voleva andare in città a lui non importava di andare a lavarsi giù nel cortile....Caro A.A. noi siamo come il ragazzo della via gluck....Un saluto !!!
In molti dicono che il Contadino non si accontenta mai.
EliminaIn effetti è vero, lo ammetto, ma è anche vero che tante sono le preoccupazioni del contadino: magari all'orto serve la pioggia, ma al fieno serve il sole, e questo magari contemporaneamente...
Io credo France Rita che il rischio di un collasso sia oramai prossimo, e che di segnali ce ne vengano offerti sin troppi per non pensare questo.
L'egoismo ci porterà "nel peggio", e quindi tutti dobbiamo parlare di quanto stia accadendo, tutti dobbiamo moltiplicare i messaggi di allerta, tutti dobbiamo sensibilizzare il prossimo, e tutti...tutti dobbiamo contribuire in primissima persona per limitare il danno.
Limitare il danno...
...
...e da un gennaio caldo, siamo arrivati al punto: limitare il danno.
A.A.
I giorni "della merla"tanto per dire, non si sono sentiti.
RispondiEliminaQui ha piovuto...
EliminaA.A.
Non so dove vivi tu, mi sono fermata al primo post ma approfodirò la conoscenza del tuo interessante blog, ma in alta Lombardia nei giorni della merla, proverbialmente i più freddi dell'anno, ho visto un albero in fiore, le gemme del noce e del caco molto evidenti, le ortensie piene di germogli e tante altre situazioni mai viste. Non amo il freddo ma se è inverno che sia inverno, tralasciando le cimici non sono morti neanche virus e batteri... con conseguenti e continue influenze; insomma no, non va bene.
RispondiEliminaGrazie per la tua gradita visita e perdona il mio lento ricambiare.
Saluti.
Francesca
Francesca, sei la benvenuta.
EliminaCome detto, qui i giorni della merla sono stati piovosi, e con temperature di molto sopra la media del periodo.
Uno sgomento...
A rileggerci, con piacere.
A.A.
Eh, sì, non è il primo inverno "caldo" con successive gelate. Qui da me stranamente è ancora tutto abbastanza in ritardo e probabilmente è un bene. Lo sapremo solo in seguito.
RispondiEliminaNon si sa mai come organizzarsi. L'anno scorso temendo gelate tardive ho seminato tardi, così in primavera c'erano temperature già alte e i miei semenzali erano microscopici. Quest'anno finora ho seminato quasi solo esperimenti che posso permettermi di mandare persi, così non avrò nulla del tutto.
Anche questo febbraio,oramai ben oltre la seconda quindicina, si sta dimostrando piuttosto caldo, e salvo tre mattine sotto lo zero, niente di rilevante.
EliminaTemo, e continuo a temere, problemi.
Grazie per il tuo intervento.
A.A.
Che mi dici di questa "sciabolata artica?" che succede al podere?
RispondiEliminaStavo pensando di raccontarla in un post...
RispondiEliminaComunque, una bella batosta.
Ciao
A.A.
E le sorprese non sono finite...sembra previsto ritorno di freddo a fine marzo inizio aprile...
EliminaA questo punto la Resilienza è l'unica via...
EliminaA.A.