Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

mercoledì 19 ottobre 2011

Lavorazioni per recuperare un campo

Lo scorso gennaio l'Agricoltore ha preso in affitto agricolo dei campi per un'ampiezza di 2,10Ha: questi erano sodi (non lavorati) da almeno 5 anni, e prima di tale data ricevevano soltanto una superficiale lavorazione con erpice a dischi e nulla di più.
Nessuna concimazione...nessuna aratura...nessun avvicendamento colturale...da almeno 10 anni.
L'Agricoltore Anacronistico si è da subito innamorato di quei bei campi: esposti a ovest, riparati dalla tramontana, non soggetti a brinate, nessun ristagno idrico importante, di comodo accesso, e sopratutto da RECUPERARE e quindi anche senza chimiche residue di vario genere.
Per una persona che vuole fare Naturale questo è un ottimo punto di partenza.

Di seguito un elenco delle lavorazioni che sono state effettuate dal mese di Maggio ad oggi con relativi consumi i di gasolio agricolo:
- inizio Maggio 2011: trinciatura erba e sterpaglie (10litri);
- Maggio 2011: rippatura profonda con ripuntatore a 3 ancore (25litri);
- fine Giugno 2011: seconda rippatura con ripuntatore a 3 ancore (15litri);
- Settembre 2011: aratura con aratro bivomere (profondità di 30cm)(60litri);
- inizio Ottobre 2011: letamazione con stallatico(5litri);
- Ottobre 2011: doppio passaggio con erpice a dischi (morgan)(30litri);
- Ottobre 2011: una parte del campo è stata seminata con favino e poi erpicata con erpice a denti fissi(5litri), mentre una seconda parte sarà lasciata a riposare sino a febbraio per poi essere seminata ad orzo.

L'Agricoltore è consapevole che sarebbe potuto intervenire in altri modi, ma ha preferito scegliere questo percorso perchè:
- invece di trinciare avrebbe potuto ovviare facendoci pascolare le sue amate capre, ma l'ampiezza e lo stato del campo richiedevano un intervento più radicale e veloce.  Oltretutto i campi in questione sono distanti dal suo podere dove vivono gli animali.
- la doppia rippatura è avvenuta a cavallo di un periodo di pioggia intensa (metà giugno) , e sopratutto perchè stava ricrescendo un pò d'erba (gramigna sopratutto) ed il caldo di fine giugno lo avrebbe aiutato a sconfiggere tale pianta.
- l'aratura è avvenuta in settembre non per scelta, ma i tanti lavori si erano accavallati rendendo impossibile tale lavorazione di agosto.  Il risultato è comunque da considerarsi ottimo: terra molto friabile, ben rigirata ed arsa dal sole caldo sino a pochi giorni fa.
- la concimazione con stallatico essiccato è sempre la migliore scelta, anche se le dosi utilizzate non sono certo da considerarsi ai massimali di quelle richieste dalla situazione.  Cìè comunque da dire che nel febbraio 2011 l'Agricoltore aveva sparso 10q di pollina con la speranza di riuscire a fare un pò di fieno naturale per le sue capre, ma il risultato finale non l'aveva convinto portandolo alla decisione di trinciare tutto.   Quindi, oltre allo stallatico, quei campi hanno ricevuto anche la pollina 8 mesi fa.
- dividere il campo e coltivarlo con più colture è alla base della rotazione e degli avvicendamenti colturali.  La parte a favino sarà trebbiata per uso zootecnico, ed il prossimo anno sarà dedicata al grano tenero e orzo: infatti il favino è un azoto fissatore, e le sue radici svolgono anche un ottimo lavoro di rottura nel terreno.
La parte ad orzo poteva (doveva) essere seminata a biada (avena), la migliore scelta per partire in una situazione di recupero, ma all'agricoltore l'orzo occorreva, ed ha preferito non comprarlo e auto-produrselo. Il seme che sarà utilizzato in febbraio per la semina è frutto della trebbiatura 2011 (scarsa ma ugualmente importante).

In questo campo non sarà utilizzato alcun concime chimico e diserbante, anticrictogamico o antiparassitario.
La natura penserà al resto.

Il campo è così frazionato:
-0,60Ha di favino;
-1,00Ha di orzo;
-0,50Ha di favino.

Il favino seminato è del tipo vesuvio (non conciato) e un misto di semi che l'Agricoltore ha direttamente preso dalle sue scorte (favino destinato a vecchie semine e favino per uso zootecnico).
Il favino è stato seminato in quantità di 140Kg/Ha (abbondante perchè teme che la germinabilità dei vecchi semi sia notevolmente abbassata).
Non è stata usata seminatrice, ma un semplice frullino (spandiconcime) e semina a mano lungo i bordi: l'idea iniziale era quella di seminare tutto a mano, ma la minaccia di pioggia lo ha spinto ad affrettarsi con tale lavorazione, optando per il frullino.

Per il prossimo anno (2012) l'Agricoltore Anacronistico prevede un minor impiego del trattore per le lavorazioni da fare nei campo, e il suo programma di massima è:
- successivamente alla trebbiatura rippare;
- morganatura abbondante nel mese di agosto;
- morganatura leggera prima della semina:
- semina a mano;
- erpicatura a ricoprire il seme.

La sua più grande perplessità è stata quella di dover utilizzare così tanto il trattore (150litri di gasolio consumati), ma lo ha ritenuto necessario per creare un "anno zero" da cui ripartire.
Da qui l'idea di impiegare sempre meno il trattore e lasciare che la rotazione agricola lavori moto meglio di mille coadiuvanti meccanici e chimici.

Visto che ieri è stato ricoperto il seme, si augura che la pioggia (tanto annunciata in questi giorni) non tardi ad arrivare e che la natura faccia il suo corso.

11 commenti:

  1. Che lavoraccio! Comlimenti!
    Vi offro una birra virtuale!

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  2. Che robe! Complimenti per l'analiticita' nel calcolo dei consumi!
    Una domanda: perche'l'avena sarebbe stata migliore dell'orzo in situazione di partenza?

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  3. Davvero un ottimo lavoro. Ti auguro il migliore dei raccolti.

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  4. Grazie mille a tutti.
    Rispondo direttamente io (quello chiamato l'Agricoltore Anacronistico):

    @Zappatore, la birra Sapporo mi piace molto, ti dice niente?? :-)

    @Albi, credo sia fondamentale tenere ben presente quanto si consuma per fare qualsiasi cosa, mettici poi che io sono un "fissato" del Naturale..e quindi non ho alternativa.
    E comunque serve anche a sapere quanto ci costa una determinata pratica colturale (oltre che a conoscere quanto inquiniamo).
    L'Avena è una depauperante come l'Orzo, ma a differenza di questo si adatta meglio a terreni incolti e poco lavorati: infatti per seminare l'Avena poteva bastare un'erpicatura superficiale, ma era mia intenzione girare e arieggiare la terra visti gli anni di incolto.
    Oltretutto l'avena dovrebbe apportare un maggior quantitativo di carbonio al terreno, facilitando poi (con la letamazione) la formazione di humus.
    Ma come detto non mi andava di comprare chissà quale seme da dare ai miei animali, e quindi ho preferito agire più meccanicamente e sacrificare la rotazione con il salto di un passaggio.

    @TroppoBarba, ti ringrazio di cuore.

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  5. La Sapporo! Come no! Famosissima birra di Hokkaido.
    Anche se tra le nippiniche, secondo me la migliore e' la Suntory Premium Malt's.

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  6. Ciao, davveero molto interessante il blog, complimenti! Il lavoro di recupero è stato davvero radicale, ma credo ci volesse dopo 5 anni di incolto. Domanda: hai pensato di mettere in rotazione un sovescio di favino prima della semina dei cereali l'anno prossimo? MAgari utilizzando proprio una parte del seme che produrrai.

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    1. Una parte del favino è destinata proprio al sovescio, ma questa decisione l'ho presa solo negli ultimi giorni.
      I semi che andrò a seminare saranno solo semi da me prodotti l'anno precedente: questo tanto nelle cerealicole che nelle leguminose.

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  7. ciao a tutti, secondo voi e' meglio far pascolare le mucche
    oppure eseguire la tecnica del sovescio in un campo seminato a favino?????

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    1. Leggo solo adesso, e me ne scuso...
      Secondo me il favino è bene sovesciarlo al momento della sua fioritura.
      In questo modo, oltre ad avere fissato azoto nel terreno con le sue radici, apporterò anche sostanza organica con la sua parte aerea (fusto e foglie).
      Ciao
      A.A.

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  8. Salve sono ignara di agricoltura qualcuno può spiegarmi cosa sia la morganatura e in cosa differisce dalla erpicatura etc? Grazie

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    1. Con il termine Morganatura si intende l'azione dell'erpice a Dischi, detto volgarmente "Morgan" (in riferimento a chi lo inventò).
      Tutti gli erpici, che siano a dischi (come appunto il suddetto), a maglie, a denti fissi, con ancore per estirpatura, o rotanti, sono attrezzi che servono per frangere le zolle, e quindi sono utilizzati "GENERALMENTE" dopo l'aratura o la rippatura del terreno.
      L'erpice a dischi (Morgan) svolge un'azione più profonda e tende a frangere e sovesciare il terreno (e le eventuali erbe che sono presenti).
      Il classico erpice (detto anche "erpico") è inteso come quello a denti fissi, e svolge un azione di frangitura delle zolle assai più leggera e superficiale.
      Quest'ultimo viene generalmente usato per ricoprire il seme dopo il lavoro della seminatrice, o per effettuare minime livellazioni di un terreno comunque lavorato.
      Spero di essere stato chiaro.
      Ciao
      A.A.

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