Grazie a questa ricorrenza, radio e giornali hanno deciso di dare spazio ed approfondimenti alla situazione climatica che la nostra penisola sta vivendo.
Un'(ennesima) anomalia meteorologica che vede l'assenza delle precipitazioni sull'Italia oramai da tanto, da troppo tempo: mesi di assenza delle precipitazioni con relative crisi idriche per colture in atto e colture da mettere a dimora.
La Giornata Mondiale dell'Acqua è quindi divenuto un pretesto per dare voce agli Agricoltori, e credo che in pochi siano riusciti a non inciampare almeno in qualche considerazione fatta sulla Grave Crisi Agricola in corso.
Ma facciamo un passo indietro...
Parallelamente a questo, Tutti stiamo subendo una crisi energetica, seppur l'energia ad oggi MAI sia mancata, seppur fino ad oggi il gas sia regolarmente arrivato in Italia, e regolarmente distribuito alle centrali elettriche, alle industrie ed alle abitazioni civili
Parallelamente Tutti stiamo subendo la crisi del grano, seppur in molte zone del conflitto bellico ancora il grano ancora non sia stato seminato, e l'assenza delle trebbiature sia ancora lontana mesi.
Parallelamente Tutti stiamo subendo il rincaro di prodotti alimentari senza comprenderne bene il perchè: non ci sarà il mais per fare l'olio di semi, e quindi rincara l'olio extravergine di oliva che dall'Italia esportiamo in tutto il mondo, oppure ci dimentichiamo che esistono altri tipi di oli di semi (che comunque rincarano).
Un eco...anticipatorio: stiamo pagando di più qualcosa che attualmente c'è, e che direttamente non è stato ancora direttamente scalfito dalla guerra.
Un eco anticipatorio che sta mietendo vittime, ed indovinate chi per primo paga le conseguenze di tutto questo?
L'Agricoltore, Anacronistico o non, e sta pagando a caro prezzo.
Mi si spezza il cuore quando sento di Allevatori della pianura padana che devono abbattere e destinare alla macellazione Vacche da latte gravide, poichè non avrebbero mangime per allevare madre e prole, rinunciando anche alla produzione di quel latte che dovrebbe portare sostentamento alle aziende in questione.
Follia allo stato puro.
Badate bene, non voglio intraprendere un discorso di politica agraria, o di gestione aziendale, seppur tante ne avrei da dire come Agricoltore.
Concentriamoci sull'Agricoltore di turno che non ha di che sfamare i propri animali, animali non propriamente indicati per il reddito derivante dalla loro macellazione (una vacca da latte viene macellata a fine carriera o se produce poco latte...non certo quando è gravida).
Concentriamoci adesso su quell'agricoltore che i Aprile semina il mais: centinaia di aziende vivono di Mais in moltissime parti pianeggianti dell'intera nostra Nazione.
Ecco, proprio quell'agricoltore, che ha lavorato i terreni nel mese scorso, adesso si trova di fronte ad un bivio: seminare o rinunciare?
Il Mais da seme scarseggia per motivi che continuo ad ignorare, visto che viene selezionato da aziende specifiche, e destinato alla semina già dalla sua post trebbiatura nell'estate precedente.
Il Mais da seme dovrebbe essere stivato nei magazzini, e pronto alla vendita da tempo...ma in molti sostengono che ci sia una scarsa reperibilità del seme, e quello che c'è è molto caro.
L'Agricoltore per seminare i suoi tanti ettari di pianura ha bisogno di trattori grandi, che muovano macchinari altrettanto grandi, e cosa ci vuole per fare tutto questo?
Gasolio.
Ma il Gasolio agricolo è arrivato a toccare prezzi da fantascienza, come nel peggiore dei racconti distopici.
Quindi il rincaro del carburante, sommato al poco seme che costa tanto, rappresenta un ENORME PROBLEMA per l'agricoltore che deve accingersi a seminare.
Ma ecco che il colpo di grazie lo da il clima.
Nemmeno una goccia d'acqua, per mesi, con una siccità che non ha eguali negli ultimi decenni.
Interi comuni nel nord Italia che hanno iniziato il razionamento delle acque irrigue...in Marzo.
Terreni duri, che comportano maggiore sforzo dei macchinari, e quindi maggior carburante.
Ed ancora, sicura mancanza di acqua per una coltura, quella del Mais (come anche quella del girasole e del sorgo) che necessitano di acqua per svilupparsi.
E l'acqua dagli invasi la si pompa con moori endotermici che vanno a...Gasolio!
Ecco che l'Agricoltore di turno si trova al bivio: seminare o non seminare?
L'incognita di una semina, al netto di quanto appena detto, si proietta in aventi di 4 mesi in cui il clima potrebbe fare e disfare tutto.
Ma l'Agricoltore di turno a quel punto cosa sceglie?
Come per l'Allevatore che macella le vacche da latte gravide, l'Agricoltore non seminerà, certo di contenere la perdita economica.
Due esempi macroscopici, che con le dovute proporzioni, innescano un effetto domino su TUTTA l'Agricoltura Italiana, ricordandoci che questo non sta accadendo sono nella nostra bella Nazione.
Le importazioni da Russia ed Ucraina sono, per motivi diversi, coinvolte.
Le importazioni comunitarie sono evidentemente condizionate, poichè la regola "ognuno per se" salterà fuori, ed ognuno attingerà prima di tutto alle proprie risorse, prima di condividerle con altri paesi.
Allora magari sarà sdoganato il mercato extracomunitario, consapevoli di andare ad inficiare quelle tracciabilità e garanzie di cui tanto ci sentiamo fieri?
Ottimi motivi questi per sdoganare anche il Mais OGM, che diverrà la panacea di tutti i mali: con quel tipo di mais verrà fuori che manco c'è bisogno dell'acqua per farlo crescere, anzi .che più il terreno è asciutto e più grande e buono questo crescerà.
Ed un pò come sta accadendo per l'energia Nucleare, ci porteranno a convincerci che bisogna sempre scegliere il Male Minore: in tempo di Crisi tutto può essere giustificato, non è vero?
Ed in tutto questo guazzabuglio, ci si mette pure il Padreterno (O chi per Lui) che ha chiuso i rubinetti, giusto per toglierci quelle due ore di sonno per notte che ci erano rimaste.
Cadono le bombe, la madre degli imbecilli non è mai stata così feconda e gravida, le nostre preoccupazioni sono sulle ferie che pretendiamo di fare la prossima estate, e l'importante è che lo smartphone sia di ultimissima generazione.
Forse ci meritiamo questo, ed anche molto peggio di questo.
Mi dispiace per quanti vengano qui in cerca di evasione: oggi anche l'Agricoltore Anacronistico deve ricordarvi che quanto stiamo vivendo è frutto delle nostre azioni, della nostra scarsa memoria e del nostro egoismo.
Ma forse da domani pioverà, e tutti ci dimenticheremo anche di questo.