Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

lunedì 29 agosto 2016

Agosto: Non aver mai bisogno...

Impressione di un Agricoltore che mal sopporta il caldo, la confusione ed i disservizi.
Impressione di un Agricoltore che con Agosto ci litigava anche da bambino.

Impressione di un Agricoltore che quest'anno, dopo molti anni, è andato al mare in un paio d'occasioni.
Impressioni di un Agricoltore che ha perennemente il giramento di scatole e scatoloni quando gli chiedono: "Ma perchè non ti fai due belle settimane di ferie in Agosto?"


Ed Agosto se ne va...
tra i dodici, lui, il mese che più mi fa arrabbiare.
Arriva dopo il caldo, e se ne va lasciando il caldo.
Arriva, e subito pare volerti dire: "Adesso non avere fretta, non rompere le scatole, adattati pretendendo poco da me. Posso far poco se il fratello luglio non si è impegnato abbastanza. Posso far poco se il fratello Settembre non saprà impegnarsi abbastanza! Son nato per le ferie io, mica per il Lavoro!"
Arriva, e tutto viene vissuto a rallentatore...
Non aver mai bisogno di un permesso in comune...
Non aver mai bisogno di una consulenza tecnica...
Non aver mai bisogno di un ricambio del trattore...
Non aver mai bisogno del tuo veterinario...
Non aver mai bisogno di una visita medica...
Non sentirti mai male...che fai prima.
Non aver mai bisogno del commercialista...
Non aver mai bisogno dell'associazione di categoria...
Non aver mai bisogno di un muratore per un intervento d'urgenza...
Non aver mai bisogno del meccanico...
Fai prima a non usarla l'auto, tanto non troverai posto in paese dove poterla parcheggiare.
Non aver mai bisogno di un pezzo di ricambio della caldaia...
Non aver mai bisogno di andare a cena di sabato sera...
Rimani a casa e sarai certo di quel che mangerai...e sopratutto sarai certo di riuscire a mangiare.
Non aver mai bisogno di un amico con cui fare due parole perchè saranno tutti in ferie, amici e nemici.
Non aver mai voglia di un bel film alla televisione...
Farai prima a lanciarla nell'aia quella scatola parlante, prima di riuscire a cavarne qualcosa di interessante.
Non aver mai voglia del tuo programma preferito alla radio...
Ci sarà un intruso a sparar bischerate ed a far sondaggi su quanto possa essere migliore una tal crema solare piuttosto che un'altra.
Non aver mai bisogno di frescura a ferragosto...
I cittadini avranno colonizzato tutti i castagni e tutti i faggi nel raggio di 100 Kilometri dal podere.
Non aver mai bisogno di andare al mare in tutta tranquillità...
Avrai solo travasi di bile per arrivare al mare (fila), parcheggiare al sole ed a prezzi esorbitanti (fila), trovare una spiaggia libera (fila), stenderti con l'ombrellone (sarà come giocare a tetris con ascelle, piedi, crani e zaini dei vicini accorsi lì per darti il benvenuto), andare al bar a prendere un gelato (fila), uscire dal parcheggio nella macchina che parrà una fornace (fila), rientrare al podere percorrendo la statale (fila) e la regionale (fila)...
Non avere mai bisogno di andare da qualsiasi parte, che tanto o troverai chiuso o troverai la....fila.
Sopporta il caldo, imprecando se necessario, e conta i giorni che ti mancano alla fine del mese.
E quando FINALMENTE Agosto se ne andrà, allora si che potrai riposarti finalmente iniziando la vendemmia a mille all'ora, facendo tirate dall'alba al tramonto a stare chinato e tirar su cassette, a stare preoccupato per le acquate improvvise, a pianificare tutto salvo poi reimpostare tutto all'ultimo minuto...
E quando finalmente Agosto se ne andrà, forse (e dico forse) potrai iniziare a dire "il più è fatto" e adesso mi riposo lavorando.

domenica 14 agosto 2016

Pensiero fatto allo specchio: il tempo che passa, gli acciacchi e le ambizioni

Ci sono giornate che sembrano difficili.
Ci sono giornate che sono realmente difficili.
Ci sono giornate che definirle difficili è un eufemismo.
E poi ci sono giornate in cui non percepisco la difficoltà.

Queste per me sono le tipiche giornate che mi accompagnano e che mi hanno sempre accompagnato.
Questione di ascendente? Possibile.
Questione di fortuna/sfortuna? Non credo
Questione di atteggiamento? Molto possibile.
Fatto sta che, tra momenti in cui me la prendo tantissimo, e momenti in cui riesco ad ignorare il tutto, vivo una Vita che mi piace, e che nonostante tutto sento essere Mia.
La schiena che duole, la stagione avversa, i soldi che non sono mai "abbastanza", la voglia di fare, le difficoltà nel saper fare, l'insufficienza del fare, e poi ancora il tempo che corre, la vista che trema, il sudore che sgorga, ed ancora tanto...tanto da fare, sempre da fare.
Non una corsa, ma una salita quotidiana che mi appresto ad affrontare sempre con rinnovato spirito di scalatore, ma con fisico di "mangiatore di tortelli": ci rido, ci scherzo su, impreco, mi scappa anche qualche moccolo (bestemmia), mi riappacifico subito, salvo poi rinfiammarmi per poi riderci su ancora, ed ancora.
Una Vita di Passione, nelle Passioni quotidiane, sempre ritto sui pedali, senza voltarsi, puntando alla vetta, ma... col 'mi passo, senza esagerare (che poi mi tocca fermarmi stremato), sempre affiancato dall'Amore e dalla Comprensione di chi mi sta accanto, spronato, rimproverato, rassicurato, e spesso osservato in silenzio, con quelle parole non dette che arrivano più di mille discorsi.
Ebbene...
...ci son giornate in cui la difficoltà ti si presenta di primo acchito all'alba, e non ti molla mai un'attimo, bastarda, manco gli avessi fatto un qualche torto.
Eppure...
...ci son giornate in cui la difficoltà mi è realmente Amica, e sempre compagna: metro e metodo, freno ed acceleratore, buio e luce.
Guardo al tempo che passa con nuova (e per adesso strana) maturità, percependo a pieno quanto di fronte a me tenda ad accorciarsi, anche se solo un pezzettino al giorno, e non sentendo più quell'indomabile menefregaggine nei riguardi della distanza tra me ed il futuro remoto.
Quando si semina, non necessariamente si raccoglie dopo un mese: la vita non è fatta di soli ravanelli, ma anche di farnie!
E per le farnie, ci vuol tempo...tanto tempo.
Oggi è stato uno di quei giorni in cui tutto è stato un pò più difficile nel mio confrontarmi con un futuro più distante.
Quel "voler fare" che non potrà, prima o poi, essere di pari passo con il "poter/saper fare", e che mi porterà a cambiar passo, a scalare rapporto nelle nuove salite.
Il tempo passa, ed io ho la fortuna di poterlo percepire ogni giorno in mille manifestazioni, e la Salute talvolta tende a sfuggirmi di mano (anche se m'impegno a tenerla ben serrata): invecchiare è strano, anche a poco meno di quarant'anni, specie quando la mente vorrebbe ignorare il fisico.
Quando si hanno persone intorno, salvo mia moglie, tutte più vecchie che ti dicono "...eh, ma te sei giovane, hai voglia..." c'è una lotta impari contro chi per forza deve aver ragione (visto che dalla sua ha la ragione dell'anagrafe).
Quando si cresce con gente grande, e dietro non si hanno elementi che portino gioventù, tutto appare più pesante.
...
La bicicletta, intesa spesso da me come metafora di Vita, mi tiene allenato senza mai doverla inforcare.
Il tempo trascorre, ed io non oso mettervi rimedio: per fortuna non sono così scemo.
Ma ci sarà un giorno, presto o tardi che sia, in cui dovrò necessariamente cambiar passo, semmai vorrò ancora (e lo vorrò sicuramente) continuare ad affrontare le salite.
Oggi, dopo molto tempo che non lo facevo, guardandomi allo specchio ho visto che quel viso di bimbo, mascherato da barba e voce d'uomo, inizia ad invecchiare, mentre le mani mi tremano, i capelli vorrebbero imbiancare e la pelle racconta stanchezza e preoccupazioni.
...
Desidero la Vita, e desidero che la Vita possa sopravvivermi.

mercoledì 3 agosto 2016

Orto d'estate: uno sguardo e la raccolta

Oggi pomeriggio sono riuscito a dedicarmi all'orto, e mentre sudavo gobboni (chinato) sulla terra arsa, mi è venuta l'idea di fare qualche foto.
Da subito noterete che ancora una volta il mio NON E' UN'ORTO GIARDINO (o un orto "museo"), ma è la soluzione adatta al mio terreno, la mia disponibilità d'acqua, le mie capacità, la mia volontà ed alla Praticità.
Non troverete quindi 6 ravanelli in fila, 2 toppi d'insalata appena usciti dal parrucchiere, una super pianta di pomodori o roba simile...ma troverete una grande confusione organizzata che offre da mangiare a me ed alla mia famiglia.
Debbo anche sottolineare quanto il lavoro dell'orto sia portato avanti da mia moglie (nella prima parte dedicata alle semine ed ai trapianti, la realizzazione dell'impianto a goccia,e quotidianamente per la raccolta) ed a mio padre (quotidianamente per parte dell'annaffiatura, la gestione del verde, parte della pacciamatura ed il raccolto).   Il mio ruolo, in tutta questa storia, è quello di lavorare (e rilavorare) la terra, scegliere buona parte delle sementi e delle piantine da trapiantare, organizzare la rotazione e la consociazione, procedere con la maggior parte dell'annaffiatura, ed alternarmi tra erba da estirpare/tagliare/gestire, sfemminellatura dei pomodori, rincalzatura delle piante, e sopratutto mangiare la buona verdura.
Di seguito foto con didascalia.


Questo è l'orto come si presentava questo pomeriggio, con le numerosi parti a riposo (interamente pacciamate e prive di coltivazione), e le 5 aree.
Da sinistra; parte "Fukuoka" (pomodori, mais, zucchini fiorentini), "seconda mandata" con melanzane, quel che resta del "vernino", blocco pomodori,  zucchini e peperoni di "prima mandata", gli "interrati".
Provo a descrivere meglio.
La parte Fukuoka è una zona dove abbiamo lasciato che crescesse l'erba, per poi essere sfalciata e data quotidianamente alle capre: nel mezzo a tutto quel guazzabuglio ci siamo accorti che stavano nascendo molte piante di pomodoro (nella foto sopra).  Ci siamo quindi limitati a diradare, pacciamare e mettere il tutore ad una ventina di queste piante, e questo è il risultato.
In mezzo a queste, nata da chissà quale seme, si distingue una pianta di formentone (mais), con le sue tre pannocchie di discrete dimensioni.



Al centro dell'orto, nel reparto della "seconda mandata" si trovano il frutto dei trapianti fatti ad inizio giugno: zucchini Alberello di Sarzana, zucchini Fiorentini, pomodori Costoluti Fiorentini, pomodori Canestrino di Pisa (detto anche Pisanello), pomodori Pallini Maremmani, melanzane Fiorentine, peperone Pescarese.



Nella parte di orto "vernino" ad oggi son rimaste soltanto una quindicina di piante di porro, molta bietola a coste, il sedano, della cicoria e qualche toppo di cavolo verza.
Di seguito la parte che perlopiù è coperta da un'abbondante pacciamatura di paglia atta a mantenere fresco ed umido il terreno assai ricco di lombrichi.
Nella prossima primavera proprio qui avrà sede una parte del futuro orto estivo.



Penultima parte dedicata alla "prima mandata", con abbondante presenza di pomodori: i Rio Grande per la conserva, i Cuor di Bue, i Canestrini di Pisa (pisanelli), i Pallini Maremmani, i Piccadilly ed i Costoluti Fiorentini...tutti rigorosamente divisi da piante di basilico genovese.
Oltre a tutto questo sono presenti i peperoncini a cuore da far ripieni, i peperoni Pescaresi, i peperoni Corno di toro, i peperoni Scatoloni Gialli, gli Zucchini Fiorentini.



L'ultima parte dell'orto è quella degli "interrati", con un centinaio di piante di cipolla (il buona parte Rossa di Firenze ed in minima di Bianca Agostana) e le patate a Pasta Bianca (30 Kg alla semina).
Proprio questo pomeriggio ho cavato tutte le cipolle ed una cassetta di patate: vado a rilento ma la raccolta viene fatta sempre in ore troppo calde per essere portata avanti troppo a lungo.
Ecco un dettaglio della raccolta.





Purtroppo la stanchezza m'ha fatto essere poco preciso con alcune patate e lo zappetto ha segnato alcuni tuberi.
Ma son comunque soddisfatto del raccolto, considerando che di patate ne avrà da cavare molte cassette.