E' primavera.
Ed anche se il merlo canta a buio da almeno un mese, è Primavera "soltanto adesso".
Negli ultimi venti giorni soltanto uno è stato di pioggia leggera, e poi sempre sole.
Il caldo ha vinto su tutto il resto, e pure qui in montagna abbiamo toccato i 17°C, una storia di fantascienza per questi luoghi.
I daini maschi hanno iniziato ad accompagnare l'imbrunire con il loro bramito già a metà febbraio, ed adesso i concerti si fanno decisamente intensi.
Durante il giorno, dalla prateria, arriva un lontano frinire di grilli.
Le violette mammole, viola o gialle che siano, spuntano ovunque, a migliaia e migliaia, mentre le primule chiare esplodono nel sottobosco.
Le gemme dei castagni, gonfie, paiono voler occhiellare, mentre i ciliegi selvatici si apprestano a colorare il bosco delle loro maestose fioriture.
C'è odor d'Aprile nell'aria, e nessun pettirosso è più apparso intorno casa.
La vecchia lepre che vive nell'aia di casa pare aver voglia di addomesticarsi, mentre le galline piumeggiano a primavera.
L'orto, vangato poco alla volta, si appresta alle semine di Bietole, radicchi e qualche patata.
Il semensaio di mia moglie invece accoglierà qualche esperimento con zucche e cicorie.
La legna, che non è mai abbastanza, s'accatasta nell'aia, pronta per essere spaccata.
Nel bosco i biancospini sono oramai in fiore.
Le giornate, oramai lunghe, si fanno sentire nella loro pesantezza, e presto si cenerà con la luce del sole.
Ma, stamani eravamo sotto zero, ed una perturbazione arriva sull'Italia: mercoledì o giovedì potrebbe perfino nevicare.
La tramontana spicchia dietro il poggio, e taglia le gote e blocca le dita.
La casa è calda, e ci abbraccia ad ogni nostro rientro.
C'è tanto da fare,,,
Buona Primavera
tra autarchia e visionarietà, stoicismo e pragmatismo: una raccolta di tradizioni, quotidianità e progetti di un amante della campagna che vede nella Naturalità l'unica via
Taglio dell'erba per gli animali del podere
lunedì 23 marzo 2020
mercoledì 18 marzo 2020
Adesso s'aspetta, che torni l'Aurora
C'è un tempo per correre.
Ed un tempo per tacere.
Un tempo per sbattere i pugni e gridare.
Ed un tempo per fermare.
Mi guardo negli occhi che furono,
e sento il lamento, di quanto sarà.
Mi appoggio per non cadere,
e trattengo il respiro, sin quando potrò.
Aspetto, con animo urlante, e mano silente.
Mi accosto alla pianta, e sogno al futuro.
Mi stringo, col cuore gonfio, ed occhi asciutti.
E tutto è sospeso.
E tutto pare franare.
C'è un tempo per correre,
ma adesso l'uscio s'accosta.
Il cerchio di stringe.
Stiam cheti, supini, con occhi al vento.
Adesso s'aspetta, che torni l'aurora.
Ed un tempo per tacere.
Un tempo per sbattere i pugni e gridare.
Ed un tempo per fermare.
Mi guardo negli occhi che furono,
e sento il lamento, di quanto sarà.
Mi appoggio per non cadere,
e trattengo il respiro, sin quando potrò.
Aspetto, con animo urlante, e mano silente.
Mi accosto alla pianta, e sogno al futuro.
Mi stringo, col cuore gonfio, ed occhi asciutti.
E tutto è sospeso.
E tutto pare franare.
C'è un tempo per correre,
ma adesso l'uscio s'accosta.
Il cerchio di stringe.
Stiam cheti, supini, con occhi al vento.
Adesso s'aspetta, che torni l'aurora.
giovedì 5 marzo 2020
Suggestioni marittime pensando a Domani
C'è vento forte.
Lo sento nella canna fumaria del camino, che colpisce fuori la casa, e che fa compagnia stando di fronte al fuoco.
C'è vento forte, mentre l'ennesima nuvola s'inghiottisce casa e castagni.
Piove: da sabato sera solo una breve tregua questa mattina, giusto il tempo di fare un carico di legna, e di segarne e spaccarne soltanto la metà.
Nei castagni il terreno è fradicio, e visto le pendenze è quasi impossibile camminare senza scivoloni.
Il taglio dei pali e delle colonne è sospeso; i lavori nella casa hanno vinto a mani basse su tutto il resto, e "luna o non luna" tutto il calendario dei lavori all'aperto è saltato.
Mia moglie legge un libro davanti al camino, sul suo amato dondolo.
Io, accanto a lei, siedo al tavolo cercando parole "buone" per rompere questo silenzio.
Vi parlo della stagione, di una bambina che corre sul prato, dei castagni che gemmano, delle galline che razzolano, della legna che non è mai abbastanza, e di qualche sporadica "infarinata" di neve.
Tutto il resto lo affido agli "esperti di turno", ai leoni da tastiera (e coglioni nella vita), ai tuttologi, ai millantatori da social, a quanti abbiano livore da riversare o ansie da ricevere.
Tutto il resto, passerà...come sempre è passato, lasciando dietro di se un'eco che almeno spero smuova le coscienze dei più, e che ci faccia avere un pò più di memoria nel tempo che verrà.
In fin dei conti sono solo un Agricoltore, e questo angolino deve poter parlare di altro:nei tanti che passano di qua son certo che ci saranno inevitabili silenzi, ma so anche che la cerchia ristretta (e affettuosa) di penne virtuali che "oramai abitano questo non luogo" non mancherà di lasciare il proprio commento.
Ma...badate bene, questo non deve dare pretesto, a nessuno, di essere offensivo, catastrofico e categorico.
Io, dal basso dei miei quarant'anni, dico che tutto passerà, ed ascoltando il respiro del sonno della mia bimba so che tutto passerà, per forza.
Guardo al domani con sorriso, ascolto tutto e tutti, ma ascolto sopratutto il mio buon senso.
Ecco, il buon senso...qualcosa che sovente siamo (o saremmo) tentati di minare lasciandoci cannibalizzare da pensieri inculcati a forza tra martellanti proclami di "nessuno di professione", o di "sentito dire" di moda del momento.
Il buon senso deve vincere, ed il miglior antidoto alla paura è la Razionalità.
Giorno per giorno, un passo alla volta, con prevenzione, ma sempre con lucidità, senza mai dimenticarci di dispensare gentilezza e sorrisi: due cose queste ultime che rendono sempre animo e mondo migliori.
L'acero montano dietro casa sbatacchia forte, questo libeccio si arrampica sui poggi per poi venire ad urlare in montagna, portando suggestioni di marittimo in un contesto assai impervio.
Domani spioverà, e ci sarà ancora legna da fare, ancora, ed ancora.
Domani arriva alla svelta, sempre.
Quindi, a Domani...
Lo sento nella canna fumaria del camino, che colpisce fuori la casa, e che fa compagnia stando di fronte al fuoco.
C'è vento forte, mentre l'ennesima nuvola s'inghiottisce casa e castagni.
Piove: da sabato sera solo una breve tregua questa mattina, giusto il tempo di fare un carico di legna, e di segarne e spaccarne soltanto la metà.
Nei castagni il terreno è fradicio, e visto le pendenze è quasi impossibile camminare senza scivoloni.
Il taglio dei pali e delle colonne è sospeso; i lavori nella casa hanno vinto a mani basse su tutto il resto, e "luna o non luna" tutto il calendario dei lavori all'aperto è saltato.
Mia moglie legge un libro davanti al camino, sul suo amato dondolo.
Io, accanto a lei, siedo al tavolo cercando parole "buone" per rompere questo silenzio.
Vi parlo della stagione, di una bambina che corre sul prato, dei castagni che gemmano, delle galline che razzolano, della legna che non è mai abbastanza, e di qualche sporadica "infarinata" di neve.
Tutto il resto lo affido agli "esperti di turno", ai leoni da tastiera (e coglioni nella vita), ai tuttologi, ai millantatori da social, a quanti abbiano livore da riversare o ansie da ricevere.
Tutto il resto, passerà...come sempre è passato, lasciando dietro di se un'eco che almeno spero smuova le coscienze dei più, e che ci faccia avere un pò più di memoria nel tempo che verrà.
In fin dei conti sono solo un Agricoltore, e questo angolino deve poter parlare di altro:nei tanti che passano di qua son certo che ci saranno inevitabili silenzi, ma so anche che la cerchia ristretta (e affettuosa) di penne virtuali che "oramai abitano questo non luogo" non mancherà di lasciare il proprio commento.
Ma...badate bene, questo non deve dare pretesto, a nessuno, di essere offensivo, catastrofico e categorico.
Io, dal basso dei miei quarant'anni, dico che tutto passerà, ed ascoltando il respiro del sonno della mia bimba so che tutto passerà, per forza.
Guardo al domani con sorriso, ascolto tutto e tutti, ma ascolto sopratutto il mio buon senso.
Ecco, il buon senso...qualcosa che sovente siamo (o saremmo) tentati di minare lasciandoci cannibalizzare da pensieri inculcati a forza tra martellanti proclami di "nessuno di professione", o di "sentito dire" di moda del momento.
Il buon senso deve vincere, ed il miglior antidoto alla paura è la Razionalità.
Giorno per giorno, un passo alla volta, con prevenzione, ma sempre con lucidità, senza mai dimenticarci di dispensare gentilezza e sorrisi: due cose queste ultime che rendono sempre animo e mondo migliori.
L'acero montano dietro casa sbatacchia forte, questo libeccio si arrampica sui poggi per poi venire ad urlare in montagna, portando suggestioni di marittimo in un contesto assai impervio.
Domani spioverà, e ci sarà ancora legna da fare, ancora, ed ancora.
Domani arriva alla svelta, sempre.
Quindi, a Domani...
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