Erano i primissimi giorni di Dicembre, e quella neve aveva un sapore di gioia, soddisfazione e desiderio.
Da tanti anni non capitava che il freddo, quello "sano e giusto", ci facesse visita in quel modo.
Così romantico e discreto, salvo poi lasciare spazio alla pioggia, per poi ritornare ancora, ed ancora, più volte prima del solstizio d'Inverno.
Finalmente un Inverno che...avrebbe saputo dimostrarsi Inverno.
E così è stato: la neve per Natalino, la neve per inizio anno, la neve per la Befana, e poi ancora freddo e neve, neve e freddo, tramontana e grecale che spazzavano via i ricordi di tutti quegli inverni caldi e uggiosi, e di bianco si vestivano gli alberi spogli, i campi, le rocce.
La legna che bruciava nel camino, nelle stufe e nella caldaia, in quella vita fatta di "scatasta, trasporta, sega, spacca, ritrasporta, riaccatasta, riscatasta, porta in casa e...brucia".
Così romantico e discreto, salvo poi lasciare spazio alla pioggia, per poi ritornare ancora, ed ancora, più volte prima del solstizio d'Inverno.
Finalmente un Inverno che...avrebbe saputo dimostrarsi Inverno.
E così è stato: la neve per Natalino, la neve per inizio anno, la neve per la Befana, e poi ancora freddo e neve, neve e freddo, tramontana e grecale che spazzavano via i ricordi di tutti quegli inverni caldi e uggiosi, e di bianco si vestivano gli alberi spogli, i campi, le rocce.
La legna che bruciava nel camino, nelle stufe e nella caldaia, in quella vita fatta di "scatasta, trasporta, sega, spacca, ritrasporta, riaccatasta, riscatasta, porta in casa e...brucia".
Movimenti oramai scontati, quasi come il deglutire o il battito di ciglia, fatti senza pensarci, in un automatico che stanca la schiena e riscalda le membra.
Le doppie calze di lana, le mutande lunghe di lana, camicia di flanella, maglioni pesanti, passamontagna o berretta...di lana anche quella.
Le giornate, bigie, o con nuvole cariche di neve, o con sole, mentre il vento ti frullava di manate nel muso.
Le doppie calze di lana, le mutande lunghe di lana, camicia di flanella, maglioni pesanti, passamontagna o berretta...di lana anche quella.
Le giornate, bigie, o con nuvole cariche di neve, o con sole, mentre il vento ti frullava di manate nel muso.
L'odore della motosega, il rumore di motosega, la catena da arrotare, la miscela da preparare, ed ancora...motosega, motosega, e motosega.
I giorni, prima, e poi le settimane si sono susseguite, lasciando spazio ai mesi più invernali .., tra i più invernali di sempre.
E poi...e poi quei giorni di Marzo, con le api che riprendevano a covare, il vento freddo che si chetava, ed il giaccone dimenticato sulla staccionata, mentre c'era da lavorare.
Tutti quei propositi sulla Primavera che stava per entrare, e quella riconoscenza ad un Inverno serio e laborioso.
E poi...e poi quei giorni di Marzo, con le api che riprendevano a covare, il vento freddo che si chetava, ed il giaccone dimenticato sulla staccionata, mentre c'era da lavorare.
Tutti quei propositi sulla Primavera che stava per entrare, e quella riconoscenza ad un Inverno serio e laborioso.
E...
...e l'Inverno m'ha proprio preso in parola, ed ha continuato a lavorare, portando la neve di fine marzo, e le gelate dell'8 aprile e del 15 aprile, seminando qua e à altre sporadiche nevicate.
...e l'Inverno m'ha proprio preso in parola, ed ha continuato a lavorare, portando la neve di fine marzo, e le gelate dell'8 aprile e del 15 aprile, seminando qua e à altre sporadiche nevicate.
E aprile, lungo e nervoso, s'era travestito da gennaio.
Le api che non covavano più, la caldaia che andava a tutta senza tregua, le terre da lavorare, i geloni che erano ritornati, e cento e più progetti in attesa di poter partire.
E maggio da subito ha portato sole, temperature fresche ma gradevoli, salvo poi adattarsi, e travestirsi anch'esso da gennaio, e gettarci nel balordone più completo.
Vento forte, quasi sempre, e piogge violente, alternate a raffiche continue che ci hanno scosso sin dentro l'anima per giorni, e giorni, e giorni.
Le scorte di legna che son finite, l'orto ancora da preparare, le patate che spighivano in cantina in attesa di esser messe a dimora, la cavalla che scalciava nella stallina reclamando una giornata senza vento o pioggia, e quell'uggia continua del non poter fare.
Le api, nutrite senza tregua per mesi e mesi, ancora erano aggrappate a quello sciroppo sena il quale sarebbero perite.
E nel bosco, la legna del prossimo anno, tutta da tirar via. E le semine che sono saltate, ed un altro anno che...che ha già presentato il conto di quanto le scelte più giuste siano spesso quelle più...complicate.
Oltre la resilienza, la consapevolezza che ogni piano debba essere rivisto a ribasso, o se ne debba tornare nel cassetto, in attesa di tempi migliori.
Ma la viola mammola continua a fiorire, ed in qualche modo le giornate si susseguono regalando momenti di pace, che sia di fronte ad un piatto di minestra calda o che sia per una conquista fatta all'aperto.
"Oggi son riuscito a tagliare l'erba", dico fiero, continuando " ora mi resta solo di lavorar la terra"
Le api, nutrite senza tregua per mesi e mesi, ancora erano aggrappate a quello sciroppo sena il quale sarebbero perite.
E nel bosco, la legna del prossimo anno, tutta da tirar via. E le semine che sono saltate, ed un altro anno che...che ha già presentato il conto di quanto le scelte più giuste siano spesso quelle più...complicate.
Oltre la resilienza, la consapevolezza che ogni piano debba essere rivisto a ribasso, o se ne debba tornare nel cassetto, in attesa di tempi migliori.
Ma la viola mammola continua a fiorire, ed in qualche modo le giornate si susseguono regalando momenti di pace, che sia di fronte ad un piatto di minestra calda o che sia per una conquista fatta all'aperto.
"Oggi son riuscito a tagliare l'erba", dico fiero, continuando " ora mi resta solo di lavorar la terra"
...ma nell'attesa l'erba ricresce, si raddoppia, e va ritagliata.
Una metafora conosciuta all'Agricoltore che, oltre a non essere mai contento del clima e delle stagioni, è sempre nella consapevolezza di quanto perdere il momento giusto per far le cose voglia dire rischiare di non farle affatto.
Ma i lavori dentro al podere vanno avanti, e tra muratoria e falegnameria, tra idraulica ed interventi elettrici, si cerca di rimetterci in pari, almeno lì, con il tanto da fare.
Ma le giornate passano, e l'onda lunga del maltempo, continua a portarci alla deriva, a noi...che per campare dobbiamo contrastare con tutto questo.
Non porto qui percentuali, non faccio conti né tanto meno approfondisco con discorsi otre modo noiosi: quando alla mattina apro la finestra, la Bellezza m'invade il petto, e mi sento fortunato ad essere dove sono, con chi sono, ed a sforzarmi di vivere "del mio".
Questo conta: le stagioni passano e passeranno, ma questo rimane.
La Vita è un inno al Fare, al Ricercare, ed al Saper Apprezzare, e non so se pensare questo mi renda Anacronistico o meno, ma so che mi rende una persona sempre più Convinta della scelta fatta, nonostante tutto.
Aspettando le giornate di sole...
Una metafora conosciuta all'Agricoltore che, oltre a non essere mai contento del clima e delle stagioni, è sempre nella consapevolezza di quanto perdere il momento giusto per far le cose voglia dire rischiare di non farle affatto.
Ma i lavori dentro al podere vanno avanti, e tra muratoria e falegnameria, tra idraulica ed interventi elettrici, si cerca di rimetterci in pari, almeno lì, con il tanto da fare.
Ma le giornate passano, e l'onda lunga del maltempo, continua a portarci alla deriva, a noi...che per campare dobbiamo contrastare con tutto questo.
Non porto qui percentuali, non faccio conti né tanto meno approfondisco con discorsi otre modo noiosi: quando alla mattina apro la finestra, la Bellezza m'invade il petto, e mi sento fortunato ad essere dove sono, con chi sono, ed a sforzarmi di vivere "del mio".
Questo conta: le stagioni passano e passeranno, ma questo rimane.
La Vita è un inno al Fare, al Ricercare, ed al Saper Apprezzare, e non so se pensare questo mi renda Anacronistico o meno, ma so che mi rende una persona sempre più Convinta della scelta fatta, nonostante tutto.
Aspettando le giornate di sole...