Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

mercoledì 23 settembre 2015

Primo giorno d'Autunno

Ed arriva l'Autunno, e come ogni anno a lui porgo il mio saluto.

Mentre l'ultima rondine lascia lo sguardo del Podere,
mentre le prime foglie del noce ingialliscono, ed il mallo si spacca all'aria,
mentre la notte si fa fresca, e la mattina assai frizzante,
mentre gli odori lentamente iniziano a cambiare, ed i tramonti si fanno di tinte viola,
mentre si fa spazio alla legna che arriverà e si inizia a ripulire le cappe ed i comignoli,
mentre il riposo torna ad affacciarsi nella mia vita,
mentre l'orto è oramai stanco ed offre gli ultimi sapori,
mentre le chiome infrondate cambiano veste,
mentre i mosti bollono nella cantina,
mentre le olive girano al maturo,
mentre il profumo di bosco torna a far visita all'aia,
io uso questo angolo per portagli il mio saluto.

Oggi 23 settembre entra l'Autunno.
Ancora una vigna da vendemmiare, e le non troppe olive sugli alberi lasciano presagire un annata non eccezionale per olio.
Nei castagni pochi frutti per il raccolto, ed il cinipide l'ha spuntata anche questa volta.
Le galline non vogliono smettere di deporre le uova, ed una nana (anatra muta) si ostina a covarne una parte...oramai da un mese e mezzo.
Il becco puzza come non mai, e non si rassegna all'idea di dormire separato dalle femmine, ed ogni giorno c'è un rattoppo da fare nella stalla frutto del suo impeto.
Tra poco fiorirà l'edera, e mi appresterò a smielare il poco miele rimasto nei melari.
Le ultime melanzane e peperoni preparati sott'olio, mentre il miele viene invasettato quando si trova il tempo per farlo.
Il melo dietro casa ha ancora buonissime mele dolci e sugose, ed ogni sera ne mangio un paio prima di chiudere gli animali nei loro ricoveri.
Alla mattina metto il giacchetto imbottito, salvo poi rimanere a mezze maniche dopo le 10 e sino all'imbrunire.
Il picchio verde canta più del solito.
C'è voglia di funghi, di castagne, di riposo e di camino acceso: manca poco.


lunedì 7 settembre 2015

Prima smielatura

Nell'ultimo anno sono accadute molte cose che hanno cambiato la mia vita.
Le novità, inaspettate o desiderate, mi hanno portato a modificare alcuni dei miei impegni: impegni che necessariamente sono aumentati, portandomi a fare "più cose"... ed avendo meno tempo per farle.
Un paradosso non difficile da comprendere, ed un compromesso più che accettabile a favore del nuovo e di tutti gli stimoli che questo porta con se.
Tra tutte queste cose, certamente le Api hanno rappresentato una grande soddisfazione.
Le Api, animali meravigliosi, che sin da quando ero bimbo desideravo allevare.

In aprile ho preso 4 famiglie nuovissime, con regine giovani, le ho messe nelle arnie i primi giorni di maggio:per ogni arnia non ho messo più di 7/10 dei telai a nido, usando il diaframma in ogni alveare.
Le famiglie le ho posizionate nelle arnie i primi giorni di maggio: la fioritura dell'erica e delle acacie è servita per i telai dei nidi.
I melari li ho aggiunti i primi giorni di giugno.

Ho raccolto 40 Kg di miele in quattro arnie, delle quali ho smielato:
- la prima, 5/9 telaini
- la seconda e la terza 7/9 telaini
- la quarta 5/9 telaini (di cui uno solo parzialmente opercolato).
Ho lasciato qualche telaino con del miele non opercolato (della 2° e 3° famiglia), ed aspetto la fioritura dell'edera.
Successivamente provvederò a smielare quanto è rimasto, e a togliere i telaini a miele.
Quattro arnie...quattro famiglie, l'una diversa dalle altre, che in questi giorni mi son apprestato a smielare.
Sotto al segno dell'Autarchia, tra prestiti di materiale e soluzioni "improvvisate", è arrivato il primo miele.
Di seguito una piccola carrellata di immagini a testimonianza di quanto fatto.
Ai professionisti chiedo venia per le imprecisioni (sopratutto nella fase di disopercolatura), ma ho fatto del mio meglio.
Nelle operazioni sono stato coadiuvato da moglie e madre, mentre il padre ha contribuito elargendo commenti positivi sulla bontà del prodotto che ha assaggiato con gran soddisfazione.
I cani assistevano in attesa di un pò di cera intrisa di miele.
Naturalmente, tutta la cera è stata pressata per far colare via tutto il miele.

Per togliere gli opercoli abbiamo usato un comune coltello da prosciutto (lungo e a lama piatta) ed una catinella.
Un telaino finemente ripulito dagli opercoli, e pronto per essere messo nello smielatore. 
La prima esperienza con uno smielatore tangenziale.
Miele mille fiori  (rovo, ginestrino, sulla, erba medica, lavanda, fiori di bosco, e chissà cos'altro)