Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

giovedì 7 gennaio 2016

Inquinamento: il piccolo contributo quotidiano per limitarlo

Ci sono post ragionati.
Ci sono post pensati, magari anche organizzati.
Ci sono post in cui mi racconto, ed altri in cui racconto quanto ho intorno a me.
Ci sono post scritti invece di pancia, in un modo veloce come può essere quello di una risposta data "al volo" al proprio interlocutore: post che partono da un'immagine, una sensazione, una frase.
Ecco che per il primo post di questo 2016 inizio con il citare una mia risposta data ad un Caro lettore che persevera oramai da tempo a seguire queste mie parole, e che non manca mai di lasciarmi un segno della sua presenza.

"Non ho certo alcuna sicurezza dalla mia, se non quell'indomabile Ottimismo che mi accompagna sempre: credo che prima o poi l'Uomo dovrà ravvedersi su molte sue decisioni, e rivedere i propri passi si rivelerà fondamentale per la sua sopravvivenza...perlomeno per come la intendiamo adesso.
Mentre si spendono cifre inimmaginabili per raggiungere, "conquistare" e magari colonizzare altri pianeti...si perdono (secondo me) immense opportunità per salvare la nostra Vita su questo.
La Terra sopravviverà, come sempre ha fatto, e l'Uomo magari si adatterà, come sempre ha fatto.
L'inquinamento in aumento, le calotte polari che si sciolgono, le stagioni che si ribaltano, e noi tutti (minuscoli singoli individui) possiamo fare qualcosa.
Non dico risolvere i problemi che attanagliano le sorti del nostre futuro, ma magari partecipare al cambiamento in senso certamente meno negativo.
Ebbene, se anche un singolo non può contribuire a questo, a poco varrebbero gli sforzi di quanti ogni giorno si adoperano al fine di "migliorare" (o magari anche solo limitare il danno) nei confronti del proprio futuro.
Ma qui si parlava "solo" di produttori di vino NON convenzionale...figuriamoci se si parlava di inquinamento..."



Nel post in questione (Occasioni di confronto in una Fiera di Vino non convenzionale) parlavo di questi Vignaioli che lavorano con criteri ed etiche assai distanti da quelli dell'Agricoltura Convenzionale, e l'occasione di una fiera dedicata a loro diveniva occasione di confronto con i visitatori di tale fiera...ed anche con il sottoscritto.
Sfioravo (appena) il tema dell'agricoltura non convenzionale, e mi tenevo assai distante dal tema dell'inquinamento o "gineprai simili".
Proprio questa sera, ascoltando il giornale radio, sentivo dei valori delle polveri sottili nelle città, e di come la pioggia ed il vento stessero "ristabilendo" i livelli ordinari per quelle città.
Proprio questa sera, ascoltando questa notizia, mi è venuto in mente che io in "gineprai simili" ci vivo buona parte della mia esistenza, e che non dovrei evitare di parlarne qui, anzi.
Quindi adesso io vi dirò che cosa faccio e cosa non faccio per dare il mio contributo quotidiano od occasionale al tema dell'INQUINAMENTO.

1) La mattina mi sveglio sempre con una sveglia a molla.
Potrà far ridere molti, ma da una vita io uso solo sveglie a molla, salvo il periodo dell'adolescenza, dove a svegliarmi era una radiosveglia.
Perchè questa cosa? Perchè le pile INQUINANO, e da quando anni ed anni fa al mio paese fu tolto il raccoglitore per pile usate, io decisi che le pile dovevo consumarle solo per lo stretto necessario.
La molla in questo caso poteva benissimo sostituire la pila, e quindi iniziai ad usare la sveglia della mia amata bis nonna...sveglia che ogni mattina continua a suonare e a farmi destare.
2) Quando mi lavo la faccia, i denti, o qualsiasi altra cosa che appartenga al mio corpo, io chiudo sempre la cannella durante l'insaponamento, aprendola poi al minimo per il risciacquo.
Ho calcolato, basandomi sul mio uso poco corretto dell'acqua domestica (presto corretto dall'attenta moglie) che mi necessità esattamente un quarto (1/4) dell'acqua che altrimenti avrei tenuto aperta, per tale operazione.
Devo fare due calcoli? Sinceramente preferisco di no, ma provate ad immaginare i metri cubi di acqua che in un anno io riesco a risparmiare, contando che l'acqua (un bene assai più prezioso di oro, petrolio, ed uranio) si muove con l'ausilio di pompe (o a motore o elettriche), e quindi ha la sua bella dose di inquinamento indiretto.
3) Per la pulizia del mio corpo uso principalmente detergenti naturali, o comunque a basso tasso d'inquinamento, considerando anche e sopratutto che la mia fossa imof passa non troppo distante dal mio orto, ragion di più per prestare moltissima attenzione.
4) Per la pulizia delle stoviglie, della casa e della biancheria usiamo solo prodotti "bio" certificati, o meglio ancora i rimedi antichi che l'autarchia ci offre (molto aceto di vino, lisciva, sapone marsiglia, bicarbonato di sodio, cenere, limone e moltissimi altri rimedi). Il perchè di tale scelta è il medesimo del punto n°3.
5) Uso carta riciclata, tanto per scrivere, per stampare, per imballare, e pure per pulirmi il fondoschiena. Penso a tutta quella carta che potrebbe essere riutilizzata (e non solo per accendere il camino), e penso che utilizzare carta riciclata possa essere una buona cosa per l'inquinamento e la deforestazione.
6) Non uso assolutamente stoviglie di plastica, bicchierini e tovagliolini usa e getta, ne tanto meno bottiglie di plastica per contenere i liquidi.  Porcellana, acciaio, vetro sono la vera risorsa a cui attingere dalle proprie case, dimenticando un approccio "veloce e pigro" per il loro lavaggio, e contando che con poca acqua è possibile lavare molte cose, e farlo pure eccellentemente.
7) Mi autoproduco il cibo, o perlomeno vi riesco sino al 90% di quello consumato durante i mesi estivi, ed al 50% durante i mesi invernali. Un 70% di media in un intero anno, e questo ha il suo peso in termini di inquinamento. Considerate solo agli spostamenti che i singoli alimenti devono fare prima di arrivare nelle nostre tavole...pensate anche alla chimica di sintesi evitata...a quanto non inquini questa scelta.
8) Io mangio carne, e contrariamente al pensiero di taluni vegetariani o vegani, io mangio SOLO la carne da me prodotta. Carne proveniente dagli animali che io allevo con foraggi e mangimi da me prodotti (per mezzo di un'agricoltura che non usa sostanze chimiche, e che è strettamente mirata al sostentamento dell'allevamento familiare.  Un circuito chiuso che però mi permette di consumare quei kilogrammi di carne all'anno, distribuita (credo) intelligentemente nell'arco del mese: su 14 pasti settimanali solo uno è a base di carne cucinata, ed in altri 3-4 c'è l'utilizzo di carne proveniente da insaccati e salumi.
Questo specifico argomento, assai interessante e spunto di innumerevoli discussioni, è volutamente contestualizzato alla discussione in atto, e non vuole ledere la sensibilità di nessuno: io sono un Agricoltore, io lavoro la terra, io allevo gli animali, la terra mi da i frutti, gli animali (una parte) mi danno i frutti, ogni tanto un animale è vecchio, o semplicemente ha raggiunto lo scopo per cui veniva allevato (essere macellato). Io macello gli animali, io ne lavoro le carni, io cucino quelle carni.
Credo che anche in questo ci sia un minimo impegno sul limitarsi ad inquinare.
9) Per la frutta e verdura non autoprodotta provvediamo all'acquisto "a Km zero" conosciute oppure ad aziende biologiche certificate.
Idem per le eventuali fatine, pasta, prodotti da forno, latticini.
10) Mi scaldo con la legna.
Buona parte di questa proviene dalla regimazione dei campi lungo il bosco, dalla pulizia del frutteto-vigneto-oliveto, e dal taglio del bosco di proprietà.
La legna, tagliata nel raggio di pochi kilometri da casa, viene da me segata, accatastata, ed ancora portata in casa: un camino(nella sala) e due stufe a legna (una in cucina ed una in camera) ci assicurano una temperatura assai gradevole, ma mai eccessiva.  Quindi posso affermare che anche con la legna io abbia un minimo criterio e moderazione nel suo utilizzo.
11) Riduzione degli spostamenti in automobile.
Già in passato ho parlato di questa scelta, dettata anche dalla componente economica: da due auto passammo ad una, e si dimezzarono le occasioni per spostarci, arrivando a farci ottimizzare ogni singolo viaggio, ed a sfruttare al massimo tale occasione.
12) Riduco al minimo il consumo di energia elettrica. Questo punto è certamente il più eclatante dove, oltre ad avere elettrodomestici con classe energetica AA o A+, utilizzo solo lampadine a basso consumo energetico (generalmente fluorescenti o Led) che regolarmente smaltisco secondo le direttive sulla scatola. Stacco sempre la tv, il decoder ed il lettore dvd quando sono inutilizzati.
Le luci vengono accese solo quando è necessario, e ne viene fatto un uso parsimonioso.
13) In inverno cucino praticamente solo con la cucina economica (alimentata a legna), di cui sfrutto anche il forno. In estate uso i fornelli a GPL (non ho metano) ed il forno a legna fuori casa.
14) I rifiuti vengono smistati in 4 appositi contenitori: vetro, carta, umido ed indifferenziato. L'umido va in parte nel compostore domestico ed in parte ad integrare la mensa degli animali. La carta viene destinata al riciclo oppure riutilizzata per mille usi domestici (tra cui appunto l'accensione dei punti calore della casa). Gran parte del vetro (barattoli a vite e bottiglie) vengono lavati e riutilizzati.
15) Utilizzo dell'acqua calda. La temperatura al termostato è volutamente tenuta bassa, e non ne viene fatto alcun spreco. Sulla cucina economica ci sono sempre uno-due bollitori pieni di acqua calda pronta ad essere utilizzata per cucinare, per rigovernare le stoviglie, per lavare i panni o per la pulizia della casa.
16) Controllo materiali usati per l'abbigliamento. Premesso che a me il sintetico proprio non piace, ma che è praticamente impossibile non trovarlo OVUNQUE, cerchiamo di acquistare indumenti di lana, cotone, lino, canapa. Spesso utilizziamo metodi naturali per tingerli. Abbiamo un uso scrupoloso dei capi, e li curiamo (la nonna sarta aiuta non poco in questo) sino a che non sono realmente logori. A quel punto li passo al lavoro nei campi, e li porto chissà quanti altri anni.
Di acrilico in effetti ho tre maglioni pile da lavoro, una giacca a vento "buona" e qualche paio di mutande...più o meno.

Quelli elencati sono solo una parte degli accorgimenti che seguo, ma sono consapevole che non possano salvare il mondo.
Piuttosto sono convinto di dare un piccolo minuscolo contributo, senza dover patire per fare tutto questo.
Sono una persona pulita, che si alimenta più che bene, che conduce una vita più che dignitosa, che tenta di fare attenzione su ogni cosa.
Prossimamente installeremo in casa un TERMOCAMINO, e questo ci posterà ad ottimizzare il consumo di legna, eliminando buona parte (perlomeno dall'autunno alla primavera inoltrata) del consumo di GPL.
In futuro mi piacerebbe tentare con l'eolico, soluzione che sinceramente apprezzo molto, ma per fare ciò dovrò metterne di soldini da parte...e quindi rimane un intento, un sogno, un progetto...ma poco altro.
La coibentazione del tetto con sughero in inverno ci aiuterà a mantenere calore nella casa, e mi sto adoperando al fine di trovare una soluzione epr il cappotto delle pareti esterne...soluzione compatibile in bioedilizia.
Mi sento la coscienza pulita per quanto faccio, considerando che conduco la mia azienda agricola con metodo "Naturale", non utilizzando alcun tipo di prodotti chimici di sintesi, limitando l'utilizzo del trattore (comunque piuttosto recente ed in teoria poco inquinante...), e riutilizzando le materie di scarto (tralci, sarmenti, residui di potatura) per alimentare il forno a legna, le stufe, o per biotriturarle e metterne i residui nel compostore.
Non è magari molto, ma le tanti api che gironzolano intorno al Podere mi danno un immagine "pulita" del mio fare.
Ma si può (deve) sempre fare meglio, io per primo.
E voi, come contribuite a limitare l'inquinamento?

30 commenti:

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    1. Ti leggo e rifletto non poco sulle tue parole.
      Certamente la Forza di tutto questo risiede per me proprio nella condivisione.
      Mia moglie, profonda ispiratrice di ciò, da subito mi ha spinto alla "Costanza" che talvolta vacillava, ed Assieme abbiamo compiuto un passo dopo l'altro.
      Siamo ancora lontani dal nostro Ideale di risparmio energetico (e quindi inevitabile riduzione di inquinamento...), ma crediamo proprio che questa sia la via giusta, almeno per noi due.
      Abbiamo faticato a compiere alcune scelte, ed altre sono venute naturali...di conseguenza, e sicuramente queste scelte sono risultate più costose rispetto alla "vecchia via".
      Ma siamo convinti di aver fatto bene in questo.
      Grazie tante per questo tuo intervento, particolarmente apprezzato per la sincera analisi che tu hai fatto.
      A presto
      A.A.

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  2. E' da poco che segue il tuo blog e devo ammettere che riesci sempre a stupirmi. Nata, cresciuta e vivente in una città del nord, ciò di cui parli, per me, è lontano anni luce. La tua bellissima descrizione della produzione del vino, mi ha fatto sorridere al pensiero che il mio vino si divide in: da supermercato (pochi euro, totalmente chimico, che di vino ha solo l'immagine sulla scatola) e da enoteca (dove i miei amici si dilettano a ricercare quel "retrogusto fruttato...!!!) Quindi è praticamente sparito dalla mia tavola. La mia lotta all'inquinamento, perché sono una che "ci tiene", si limita all'utilizzo quasi totalitario delle mie gambe per spostarmi, raccolta differenziata, acquisto di materie prime, di stagione per cucinare ( e non ti dico la fatica per trovare un fruttivendolo degno di questo nome!!! Per il macellaio ci sto ancora lavorando). Per il resto la vedo davvero dura. In un grande condominio non puoi scegliere molto su come riscaldarti; se lavorassi fuori città, non avrei molti mezzi pubblici ben organizzati, per muovermi. Ammiro le tue scelte, forse fattibili anche perché mi sembra di capire che tu non abbia figli, però, sinceramente, penso che sia tutto il "sistema vita" da rivedere, il singolo può, purtroppo, fare veramente poco. Continuerò a seguirti con molto piacere, un po' come nella canzone di Guccini "Il vecchio e il bambino" ..."Immagina questo coperto di grano, immagina i frutti e immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori
    e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde,
    cadeva la pioggia, segnavano i soli il ritmo dell' uomo e delle stagioni..." Sognando un futuro più rispettoso di tutto e di tutti. Buon 2016.

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    1. Benvenuta Sabrina.
      Con la citazione di Guccini, artista che Amo e che molto spesso cito nei miei post, ti sei accaparrata subito la "coccarda simpatia"!
      A parte gli scherzi, come dici bene te, per adesso siamo in due, e FORSE (?) questo rende le cose più semplici...o forse no: ho la fortuna di conoscere famiglie molto più numerose della mia che perseguono fedelmente e rigorosamente la via della "riduzione" (consumi ed inquinamento), ma in effetti nessuna di queste vive in una grande città.
      Sono consapevole che molti di voi, lettori di questo piccolo blog, vivete una vita assai diversa dalla mia, e che non abbiate LE POSSIBILITA' di cui io dispongo: proprio sopratutto per voi io scrivo certi post, per raccontarvi (proprio com'è scritto nel sottotitolo di questo blog) che " ... una raccolta di tradizioni, quotidianità e progetti di un amante della campagna che vede nella Naturalità l'unica via".
      Io vedo NON NELLA MIA SCELTA ma nella Naturalità l'unica via, e credo che tutti si possa compiere un piccolo (magari apparentemente insignificante) passo in questa via, appunto.
      Non prendere l'auto per spostarsi non è certo cosa da poco, visto che in una città si presuppone che ci siano mezzi pubblici (spesso alimentati a metano o ad elettricità) che certamente inquinano meno delle nostre utilitarie: questa è già una cosa molto apprezzabile, come lo è quello di consumare VERDURA E FRUTTA DI STAGIONE.
      Troverai anche una soluzione con il macellaio, o magari ti organizzerai con altre persone con un GAS e comprerete ogni dieci giorni uscendo dalla città (valuta bene anche questa opportunità).
      In casa, seppur tu (come moltissime altre persone) abbia un sistema centralizzato di riscaldamento, potrai pur sempre utilizzare lampadine a basso consumo, avere un più rispettoso consumo dell'acqua (e sopratutto di quella calda), e continuare la raccolta differenziata dei rifiuti.
      A rileggerti mi sembra invece che tu ne stia facendo di cose...
      Io qui non sto ad elargire consigli universali o peggio ancora ad emettere sentenze, ma mi racconto e do voce ai miei pensieri...alle mie ambizioni.
      Io, che vivo in un podere a 500metri s.l.m, a 8 kilometri scarsi dal più vicino centro abitato...io che mi auto produco molte cose, e che vorrei fare molto di più, non debbo essere di esempio per te o per voi, ma solo essere UNA testimonianza di come si possa vivere a questo mondo.

      Non troppo tempo fa un'amica della città mi pose una domanda assai provocatoria, che molto mi ha fatto riflettere: "Ma tu che tanto predichi la riduzione dell'inquinamento, ti rendi conto che ti sposti con un fuoristrada che inquina più del nostro moderno SUV con il quale ci spostiamo in città?"
      Aveva ragione, ma a differenza sua io avevo realmente bisogno di quel fuoristrada (spartano quasi come un camioncino) per spostarmi nella campagna, mentre lei il SUV lo aveva preso perchè le piaceva e non certo perchè era necessario per il suo vivere nella metropoli.
      Capirai bene Sabrina che io agli occhi di molti non sono così coerente, ed in effetti faccio di necessità virtù proprio come tutti, ma cerco di trovare sempre soluzioni che possano migliorare anche la questione energetica ed inquinamento.
      ...non a caso, prima di prendere quel "tanto inquinante" fuoristrada, mi sono sfatto di due automobili (altresì inquinanti) e l'ho fatta divenire unica auto di casa.
      Se quindi vogliamo leggere la cosa sino in fondo, anche io ho fatto una "riduzione"...e questo mi fa sorridere.
      Non ho intenzione di apparire saccente, ne tanto meno di avere sempre l'ultima parola, e proprio per questo sono qui adesso a leggervi, a rispondervi singolarmente, e a mettere in discussione anche le mie scelte di vita.
      Quindi, grazie Sabrina...molte grazie per questo tuo ragionamento (...ed anche per la citazione di Guccini).
      Con stima
      A.A.

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  3. La faccenda è soggettiva,noi in casa siamo in quattro io,mia moglie,mia figlia e la mamma,abitiamo in campagna a quattro chilometri dal paese,dal 1998 abbiamo piano piano cominciato con la raccolta differenziata,bussolotti dappertutto,abbiamo due macchine,una serve a me per andare al lavoro 48 km al giorno ad orari pazzeschi e una per moglie e figlia per la spesa,università,visite dal dottore ecc..indispensabili.
    Ci riscaldiamo con il pellet e la cucina economica,il metano per fare da mangiare,con il vino sono autosufficente ma con l'orto solo d'estate,la pentola bolle sempre sulla cucina economica e anche noi si chiude l'acqua quando ci si lava i denti...si cerca di fare il nostro meglio insomma,ciao.

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    1. Questa è un'altra testimonianza di come chiunque, nelle più diverse situazioni, possa contribuire.
      Lo ripeto, e lo ripeterò ancora tante volte: chiedo un confronto e questo post non è nato per giudicare quanti decidano di riportare le proprie esperienze.
      Per quello che riguarda il vino, non ricordo se l'abbia scritto ma quello me lo faccio da solo, anche se spesso ho il piacere di assaggiarne di altri fatti da produttori che hanno il nostro medesimo intento.
      Ciao
      A.A.

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  4. Buonasera, hai toccato un tasto dolente, almeno per quanto mi riguarda. Come ho letto anche sopra, per uno stile di vita "pulito" ci vuole condivisione, se lo si vuole realizzare da soli e' un po' difficile. Nel mio piccolo, da quando ho deciso di prendere in mano la mia vita, faccio quel che posso. Dalla prossima estate potrò' mangiare i prodotti del mio orto, ho eliminato bottiglie di plastica, vado a prendere l'acqua da bere ad una sorgente naturale con bottiglie di vetro e ho sostituito l'ammorbidente nel bucato con l'aceto. Funziona. Anche le lampadine sono tutte a led, ma e' il minimo visto che lavoro in un negozio che vende illuminazione a led. Piano piano aggiungero' qualcosa, ma non e' facile convincere gli altri della famiglia. Rosa

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    1. Cara Rosa, credo che nessuno "ti corra dietro" in questo, e che tu possa e debba prenderti tutto il tempo che ti necessita per effettuare eventuali cambiamenti...anche sulla via del risparmio energetico.
      Anche mia moglie usa l'aceto, oramai da anni, ed in effetti ne gode il mio olfatto (nauseato da quell'odore di ammorbidente che troppo spesso emanano panni, lenzuola e tovaglie dei più).
      Quella dell'eliminazione delle bottiglie di plastica non è certo una cosa da poco.
      Ciao
      A.A.

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  5. Carissimo Agricoltore Anacronistico ti ammiro...e se tutti fossero così si vivrebbe in un mondo migliore!!! Siamo in tanti ma sempre pochi ...Siamo perché vivo più o meno come vivi tu ...Non ho la sveglia perché sono più allodola che gufo ..e poi qui in campagna ci sono i galli , le oche , gli uccelli ...poi devo essere sul posto di lavoro, ad un km da casa per le 8,1/2, quindi non mi serve (immagino la tua bella e quanto affetto)...Ho il termo camino da un po' di anni(mi sarebbe piaciuto di più il camino mah!!!) come fonte di riscaldamento della casa ...ma in campagna le case disperdono molto...comunque se si accende tutto il giorno funziona ...Ho una sola macchina e mio marito pensionato(ha più tempo ) va in bicicletta (sono in pianura)...un orto più o meno attrezzato e sono stata educata a non far perdere niente né di frutta e né di verdure...anche la carne(anche preferisco le verdure) è autoprodotta ..polli, galline, abbacchi....maiale e qualche vitellone ma per questo è un po' più complicato ...(a detta di amici e parenti sono bravissima (ho ereditato da mia nonna paterna)a preparare i fegatelli con il fegato del maiale e la grata (così chiamiamo noi il peritoneo)con l'alloro, peperoncino e aglio....e poi cotti sulle brace con la graticola .L'altro giorno mio figlio voleva portarsi un pò di olio a Roma ...non avevamo in casa bottiglie o contenitori di plastica (questa per me non dovrebbe proprio esistere) che sarebbe stato sicuramente più pratico. L'acqua la prendo alla fonte con le damigiane di vetro ...e sul tavolo ci sono le brocche. Sempre mio figlio l'altro giorno s'è portato un po' di verdure dell'orto a Roma ...la mattina dopo mi ha telefonato dicendo che si ritrovava lumache dappertutto :nella macchina , in casa e perfino in ascensore ...Io una ,due volte l'anno le cucino, le andiamo a cercare nelle colline nei dintorni,dopo l'estate ,quando ripiove.... Sono molto attenta a non sprecare , i piatti li lavo a mano, la lavastoviglie la uso solo la domenica quando siamo tutti a pranzo ....Raccolgo anche le carte o che ...lungo l'argine della strada nei dintorni di casa, quando le vedo mi danno fastidio...mentre gli operatori che passano per raccogliere la differenziata non le vedono proprio.....L'altro giorno davanti al piazzale della Coop osservavo un signore che stava mangiando un cioccolatino ...e la carta l'aveva buttata per terra ...mi avrà preso per pazza ...e già voglio troppo bene , mi piace troppo la NATURA ma l'uomo poco o tanto purtroppo inquina.....Davvero si dovrebbe vivere con più rispetto per l'ambiente e la natura ....Un caro saluto!!!(scusa gli errori e la forma, scrivo tanto ma non rileggo!!!)

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    1. Ciao Franca Rita,
      non so se si vivrebbe in un mondo migliore...sinceramente non lo so, e non so se sia realmente "migliore" per il mondo la mia scelta di vita.
      Credo piuttosto che sia la scelta di vita migliore per me, per la mia famiglia...e per il nostro "stare al mondo".
      La sveglia per me è necessaria, perchè ci son mattine in cui veramente rimarrei a dormire: l'immagine del contadino che felice si alza prima dell'alba è un luogo comune, credimi. Quando è freddo, piove, o non ci si sente bene...o piuttosto quando la sera si è fatto tardi o si son fatti i "bagordi"...la sveglia è fondamentale.
      Anche io spesso raccolgo le carte, sopratutto quando sono nel bosco, ma è agghiacciante trovare (sempre nel bosco) le televisioni, i water o i frigoriferi...mi chiedo sempre come diavolo siano riusciti a trasportarli fin là.
      Secondo me, e mi ripeto, basterebbe che tutti ci impegnassimo, almeno un poco.
      A quanto leggo tu comunque ci riesci.
      Grazie per questa tua testimonianza.
      A presto
      A.A.

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  6. Mi ritrovo in quasi tutti i tuoi punti, eccetto qualcuno. Mi sveglio con la sveglia del cellulare. Non avendo più nemmeno il terrazzo non riesco a coltivare, ma la spesa la faccio solo ai mercati dei contadini locali (mai sentito parlare di Genuino clandestino?). La carne, come il pesce, non la mangio più: prima di smettere del tutto mangiavo solo quella che compravo al suddetto mercato, poi ho realizzato che, se tutti decidessero di non nutrirsi più di carne da allevamento intensivo, forse non ce ne sarebbe per tutti, quindi ho deciso di rappresentare per lo meno una bocca in meno da sfamare. L'auto nemmeno ce l'abbiamo: ci spostiamo a piedi, in bici, bus o treno (o auto in condivisione). Vivendo in un appartamento in affitto in città, la fonte di riscaldamento è data purtroppo solo dai termosifoni, ma cerchiamo di farne buon uso e di limitare il più possibile spifferi e fughe di calore. A volte, quando vedo famiglie che quotidianamente usano stoviglie di plastica o penso all'elettricità sprecata dalle insegne che illuminano a giorno certi quartieri di metropoli come Tokyo o New York mi cadono le braccia; penso che probabilmente quel che faccio nel mio piccolo non serve a niente, ma non riuscirei comunque a fare altrimenti!

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    1. Ciao Cri,
      conoscevo già Genuino Clandestino.
      La scelta di smettere di mangiare carne è oramai una pratica assai diffusa, sopratutto tra la gente di città che non può (evidentemente) fare a meno di avere altri accorgimenti.
      Io, onnivoro convinto, non mi sono mai posto contro questa scelta, e molto spesso l'ho compresa ed appoggiata.
      Sin quando io riuscirò a condurre questa vita, e sin quando io riuscirò ad allevare gli animali, io mangerò carne della mia azienda, e credo che anche questa scelta non sarà assolutamente da additare come scelta errata.
      Quella delle insegne pubblicitarie è una cosa che anche a me fa rabbrividire, e sinceramente l'ho sempre vista come un enorme spreco...ma è solo una delle tantissime cosa che mi fan rabbrividire quando vado in una città (parlo di risparmio energetico e di inquinamento).
      Grazie mille,
      A.A.

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  7. Io resto ammutolita e avvilita per le poche cose che riesco a fare dopo aver letto il tuo post.Quasi nulla rispetto a te..Eppure predico bene e razzolo male come tanti...
    Cambierò? Chissà,troppo presto per dirlo e troppo tardi per farlo!
    Ma comunque grazie per questo post , grazie di cuore!

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    1. Grazie a te Nella per la gradita visita.
      Io mi rimprovero spesso sui miei tentennamenti di "costanza", e sulla "voglia che manca" a volte di mettere in atto un nuovo passo in questa direzione.
      Sono una persona che ha magari tante idee, ha tanta passione, ma che non tutti i giorni riuscirebbe a mantenere lo stesso passo: in questo sono aiutato da mia moglie, grande anima di questa nostra scelta di vita, che riesce sempre a farmi notare i famosi tentennamenti, portandomi subito a correggerli.
      E' un impegno, grande...credimi, ma a rileggermi sembra che io faccia veramente poco rispetto a quanto desidererei fare.
      Grazie a te,
      A.A.

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  8. Da anni ho adottato alcune soluzioni per inquinare meno (e spendere meno), purtroppo devo recarmi in auto al lavoro e mi duole non avere alternative.

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    1. Ciao Sara,
      come già detto, ognuno tenta come meglio può.
      Eliminare l'auto ed il trattore è un sogno ancora molto lontano pure per me, che comunque vivo e lavoro nello stesso posto.
      Quell'immagine degli spostamenti fatti con il cavallo, tanto poetici quanto lontani, sono e rimangono un desiderio per me.
      Ciao
      A.A.

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  9. il mio percorso di vita sarebbe dovuto essere come il tuo...molti anni fa...Poi il lavoro "fisso",una compagna che condivideva in parte e i sogni si sono avverati in minima parte.Certo la condivisione con chi ti sta vicino e' fondamentale altrimenti rischiamo anziche' godere delle nostre scelte, diventare dei martiri..Comunque ho ancora della terra dove produco olio oltre il fabbisogno,non mangio quasi mai carne (una volta al mese circa)che compenso con legumi freschi in primavera estate e secchi in inverno,frutta mia poca (ho piantato altri 15 frutti)ortaggi estivi in abbondanza,mi scaldo prevalentemente con legna da me tagliata,faccio la differenziata e l'organico lo uso come compost,concimo con letame di cavallo che recupero a km zero,sono attento ai consumi casalinghi (acqua,energia ecc) niente stoviglie di plastica ne lavastoviglie,l'abbigliamento mi dura anni e anni per poi passare ad usi agricoli...Vorrei essere indipendente per l'energia elettrica ma l'investimento richiesto e' proibitivo..Purtroppo uso spesso l'auto anche se per pochi km ma mi serve per gli spostamenti da casa alla terra..
    Ciao AA

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    1. Caro Fabio, siamo in due in una coppia, ed in due dobbiamo vivere e convivere con le nostre decisioni.
      Se mia moglie l'avesse pensata diversamente, magari adesso non sarebbero usati in casa nostra tutti quei rimedi antichi e naturali per la pulizia dei tessuti, della casa, delle stoviglie e dei nostri corpi.
      Quindi non crucciarti se non sei riuscito a fare determinate cose e magari concentrati su quelle che già fai bene e su come potresti farle ancora meglio.
      Anche io desidero essere indipendente per l'energia elettrica...ma lo desidero veramente tanto.
      Per adesso mi mancano i soldi (non pochi tra l'altro) per riuscire in questo.
      Ciao e grazie
      A.A.

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  10. Contribuisco con alcuni accorgimenti usati da te, tipo non consumare energia elettrica inutilmente e anche acqua, differenziando i rifiuti, e cercando di comprare il più possibile cose non industriali. Piccoli accorgimenti, intelligenti. A volte mi chiedo: saranno veramente utili? Non è un riformismo ecologista che blocca un vero cambiamento?
    p.s.
    Sul discorso legna, ho letto, di amministrazioni, che vogliono limitare l'uso di stufe e camini, in quanto la combustione crea inquinamento. A me, pare un assurdo, il non volere vedere i veri problemi, come del resto il divieto di bruciare nei campi. Tu, da agricoltore, come la vedi?

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    1. Ciao Alligatore,
      per risponderti avrei bisogno di scrivere un poema...
      ...mi sforzerò quindi, e sarò oltremodo sintetico.
      Ti chiedi se i piccoli accorgimenti possano essere veramente utili, ed io ti rispondo dicendoti che una casa è fatta da singoli mattoni: uno solo non conterebbe niente, ma se lo sommi a tutti quegli altri quel mattone sarà fondamentale per la costruzione della casa.
      Non credo nel riformismo ecologista che BLOCCA il cambiamento, ma piuttosto credo che la COSCIENZA di molti ecologisti possa essere realmente illuminante per tante persone, e di sprono ad iniziare il proprio cammino. Questo già sarebbe il vero cambiamento.
      Per il discorso delle limitazioni sull'impiego di legna come combustibile, nutro infinite perplessità.
      E' un pò come se si stesse guardando una scalinata, e ci venisse impedito di percorrere il gradino numero 135...quando siamo sempre al gradino numero 3.
      Non so che uso indiscriminato sia fatto in quei comuni della combustione della legna, ma mi chiedo se riscaldare un'intero comunque con energia prodotta dal carbone, dal petrolio o dal metano non sia inquinante...
      Se a te pare assurdo, figurati come appare a me, che son Agricoltore.
      Il divieto di bruciare nei campi può certamente avere un fondo logico e divisibile, ma è nella misura delle cose che spesso si trova la giusta strada.
      Ed anche io questo caso ho più perplessità che convinzioni.
      Magari qualcuno saprebbe spiegarci meglio proprio l'origine di queste scelte amministrative.
      Ciao e grazie
      A.A.

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    2. Condivido ampiamente. Il fatto è, che a volte, certe scelte ambientaliste giuste, poi vengono prese da amministrazioni politiche che non credono in un reale cambiamento, ma lo fanno solo per dipingersi di "verde" (ecologista), senza credere in un cambiamento necessario, anzi, per continuare come prima, con lo stesso sistema, con un semplice correttivo simpatico, utile per tirare a campare. Come ciò che succede in certe amministrazioni provinciali (non so la tua, ma di quella di Verona so), che da anni, d'inverno, per limitare l'inquinamento, proibiscono l'incendio di ramaglie agli agricoltori, e quest'anno, consigliano la limitazione di stufe e camini. L'ho sempre trovato assurdo, come cittadino (nel senso che non ho ramaglie da bruciare, anche se vivo in campagna). Mi conforta il tuo pensiero...
      Grazie a te.

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    3. Evitando di entrare (anche) nel ginepraio della politica, ti dirò la mia...cercando di non partorire idee figlie di luoghi comuni.
      Secondo me, in Agricoltura perlomeno, talvolta le leggi sono fatte da persone che mancano di PRATICA AGRICOLA, ossia che semplicemente non hanno una propria esperienza (non solo teorica) in materia di Agricoltura, ed ecco che certe leggi sono assai difficili da digerire per chi deve metterle in atto.
      Nota bene che io credo nel legislatore, e trovo il suo ruolo fondamentale e degno di ogni rispetto, ma talvolta appunto alcune leggi sono assai distanti dalla pratica e da chi la possieda (dando per scontato che possieda già una propria logica).
      Che si tratti di leggi in materia sanitaria (per gli animali, i laboratori, le trasformazioni, etc) o prettamente agronomica (per esempio bruciare le sterpaglie) pare che tutti si venga messi sullo stesso piano, e che tutti siano potenziali trasgressori in egual misura.
      Capirai bene che se brucio i residui di potatura di 50 olivi MAI TRATTATI CHIMICAMENTE non inquinerò certo come chi brucia i residui di potatura di chi ha 1000 olivi condotti con Agricoltura Convenzionale, ma a quanto pare la legge è una e uguale per tutti.
      Come il piccolo casaro di montagna che deve soccombere per le ristrettezze sanitarie, venendo accostato alla piccola industria di città che produce latticini...anche per le sterpaglie (questo naturalmente è soltanto un esempio) sono magari la causa di "attività che soccombono".
      Conosco amici sparsi in varie parti d'Italia che, piuttosto che smaltire poche frasche alle ditte autorizzate, hanno deciso di non potare, rinunciando magari anche ai raccolti...ed anche questo è soccombere.
      Io mi affido sempre al buon senso (che ti assicura non manca per fortuna) di chi debba vigilare su tali leggi, e che almeno venga fatta una minima (MINIMA) distinzione sugli intenti che muovono l'Agricoltore.
      Argomento complesso questo...mamma mia se è complesso...
      Ciao Alligatore, e grazie per gli stimoli che stai fornendo.
      A.A.

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  11. circa 10 anni fa , qua a Genova, restammo per circa 20 giorni senza acqua potabile in casa, a causa di una frana : 30.000 abitanti, quelli delle alture, tra cui noi.
    2 ore al giorno potevamo prendere acqua non potabile dalle cisterne del palazzo, per il bagno.
    il comune ci distribuiva 2 litri di acqua potabile al giorno per ogni componente della casa, in sacchetti di plastica......pensa che qua li portavano con le auto delle " onoranze funebri"!!!
    da lì abbiamo imparato moltissimo, io ed i miei figlioli allora adolescenti! e tutto ciò ci è rimasto.
    IL NON SPRECO. dell'acqua, del cibo ( ...sono la maga della cucina di riciclo...), dell'energia elettrica.
    da lì abbiamo imparato IL RISPETTO:per le risorse della nostra madre Terra e per chi non ha minimamente accesso ad alcuna risorsa.
    da lì ho ed abbiamo capito che ognuno di noi non solo può ma deve fare la sua parte. E che, con ogni piccola parte, si costruisce un intero.
    Emanuela

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    1. ...ed è proprio da determinati eventi, talvolta anche traumatici, che si capisce "la misura" delle cose.
      Cara Emanuela, quanto ci scrivi è certamente un'esperienza che ti...vi ha fatto riflettere, e che ha cambiato (credo assai positivamente) il modo di essere dei consumatori.
      Consumatori...questo noi siamo: consumiamo, ma dobbiamo capire quanto questo abbia un peso, per le altre persone, gli altri popoli e per il Pianeta Terra stesso.
      Bell'intervento!
      A.A.

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  12. Io penso che sia importante che ognuno faccia la propria parte, con le risorse che ha e come può. Alcuni sogni li ho dovuti mettere da parte, la stufa e il camino per esempio, abitando al primo piano di una palazzina e non essendo l'unica proprietaria alcune modifiche non si possono fare e poi c'è il problema dei soldi, con tre figlie, prima piccole ed ora all'università puoi immaginare... però con il riscaldamento sono misurata, che poi oltre a far bene al pianeta fa bene anche alle tasche. Niente luci accese inutilmente e molta attenzione al consumo dell'acqua... mi piacerebbe usare meno l'auto, quello sì. Quando posso uso la bicicletta. Ma abitare lontano dal centro e dover dare un passaggio a mia madre e alle mie figlie naturalmente non aiuta a ridurre l'uso dell'auto. Poi la raccolta differenziata molto scrupolosa ed uso del composter che diventa nutrimento per il mio orto. Acquisto al GAS della mia città e scelgo il più possibile il biologico... Niente veleni nell'orto e in giardino, anche qui uso attento dell'acqua e quando possibile raccolgo quella piovana. Probabilmente potrei fare di più, ne sono cosciente, vado avanti a tentativi, piccoli passi e naturalmente ad errori... ci si può lavorare. Qualche suggerimento in più riguardo all'uso dei detersivi l'ho preso in considerazione leggendo il tuo post.
    E' sempre un bene parlarne, tiene alta l'attenzione ed invita a sperimentare, inoltre sentire l'esperienza degli altri è uno stimolo a migliorare. Grazie del post molto interessante.
    Buon anno!

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    1. Grazie a te Lolle.
      La tua frase "che poi oltre a far bene al pianeta fa bene anche alle tasche" potrebbe essere da stimolo a quanti non vedano come importante la questione etica nel risparmiare, ma siano spronati da altre questioni assai importanti.
      Mi pare che anche tu faccia molte cose, compatibilmente al tuo stile di vita, e che ci sia voglia di confronto...importantissima secondo me.
      Grazie tante a te ed ancora Buon Anno
      A.A.

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  13. Non sono brava come tutti voi, ma cerco sempre di rispettare la natura .

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    1. Ognuno è bravo come può, ma io credo che si possa sempre fare qualcosa di più.
      Ciao Marcella
      A.A.

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  14. Anche io nel mio piccolo cerco di fare qualcosa. Per il riscaldamento usiamo il termocamino in salotto che scalda anche le camere da letto al piano di sopra mentre in cucina abbiamo la cucina a legna con il forno. In inverno cucino tutto li mentre in estate uso il metano. Non ho piccoli elettrodomestici da cucina, tipo macchina del pane o del caffè, ad eccezione di un robot che avrà credo vent'anni e che comincia a perdere i pezzi. Meglio usare le mani per preparare da mangiare anche perchè l'energia delle mie mani si trasmette al cibo arricchendolo!
    Anche da noi ricicliamo vetro, metalli, carta, plastica e umido. L'umido va nella compostiera, la carta la usiamo per accendere stufa e camino, il vetro in parte lo riutilizziamo in parte va nella campana, di plastica ne facciamo poca - qualche bottiglia d'acqua quando facciamo qualche gita e qualche vaschetta ma poco altro, metalli pochi perchè evito lo scatolame.
    I vestiti anche io li uso finchè non sono lisi. Non seguo le mode e quindi un paio di pantaloni li uso per anni e anni. Pensa che ho maglioni da 15 anni e più!!!
    Abbiamo due macchine (mio marito va a lavorare piuttosto lontano da casa e una serve a me e ai ragazzi per scuola e lavoro - qui mezzi pubblici pochi e male organizzati!!!) ma cerchiamo di ottimizzare i tempi. Per esempio, se devo fare la spesa la mattina,vado in tardissima mattinata così da passare anche a prendere i ragazzi a scuola.
    Per l'acqua si cerca di usarne il meno possibile, anche per l'orto. Magari bagno pianta per pianta con un filo nei momenti di siccità e poi lascio che la Natura faccia il resto.
    In estate consumo la mia verdura in una buona percentuale, in inverno ho solo cavolacei e del radicchio ma si fa quel che si riesce.
    Per l'alimentazione mia e della famiglia cerco di autoprodurre il più possibile e per cercare di sensibilizzare le persone al tema dell'autoproduzione boicottando la grande distribuzione, ho lanciato l'iniziativa dell'Independence Day, che la prossima domenica arriverà alla sua quarta edizione.
    Anche io so che non è con queste cose che si salverà il mondo però penso che se tutti facessimo qualcosa, allora forse le cose comincerebbero a girare diversamente.
    Tu sei guida ed esempio e ti stimo immensamente.
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. A me pare Francesca che di cose tu ne faccia assai tante, e che tu abbia ben presente la tua linea guida: ti faccio i miei complimenti, davvero.
      Condivido in pieno la tua riflessione di chiusura, e ribadisco che tutti possiamo contribuire...tutti, anche con poco.
      Credimi se ti dico che io per primo non riesco a limitare determinate cose...
      Ti faccio un esempio, proprio in questi giorni sto recuperando i bordi di un vecchio campo oramai invaso dalle ginestre.
      Dopo aver richiesto, ed ottenuto tutti i permessi del caso, ho avviato i lavori e credimi se ti dico che sarebbe impossibile...per la mia schiena, il tempo che ho a disposizione, e le mie attrezzature, svolgere tale lavoro interamente a mano (magari con seghetto, pennato e accetta).
      La motosega ed il trattore sono fondamentali, ma quel fumo che ne deriva mi da proprio un gran pensiero...
      Con i macchinari si fa certamente prima, il lavoro viene preciso e sicuramente si dura meno fatica...ma si inquina.
      Ci penso e ci ripenso, e nel mentre lavoro con un motore che sbuffa, ed una motosega che "canta"...cadono le ginestre ed il inquino, inutile dire il contrario.
      Non riesco a farne a meno ed a trovare un'altra soluzione...e questo potrebbe rappresentare una contraddizione proprio con quanto ho asserito più volte.
      Quindi, non credo di poter essere da esempio, in quanto IO PER PRIMO COMMETTO ERRORI: piuttosto penso di essere una persona che fa una discreta autocritica in tutto quello che fa, e quindi riesco magari a cogliere l'errore ed a tentare di non rifarlo...o magari limitarne gli effetti negativi.
      Grazie Francesca per le tue parole.
      A.A.

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