Fuori c'è un coro di grilli, e l'usignolo canta alla luna.
C'è luce, tanto da scorgere nel campo sotto casa una coppia di caprioli che sfiorano le ginestre a bordo vigna.
L'assiolo scandisce il passare dei secondi, con la sua malinconica musica che echeggia tutt'intorno al bosco.
Una macchina, e poi un'altra.
E silenzio.
E' una notte d'Estate questa, fatta di profumo di fieno tagliato ed di terra arsa dal sole.
Le stelle vincono sulla luna, e seppur poche primeggiano sopra il tetto del podere.
Nell'orto qualcosa si muove: magari la gatta, forse un riccio...e se così fosse povere le mie patate.
Tra poco suona la sveglia: le 4:50, per quella che sarà una delle ultime levatacce dell'estate.
La vigna da accapannare richiede frescura, e poi ci saranno le prode del bosco da ripulire.
Trattore nelle ore calde del giorno, ed un sicuro mal di testa che mi accompagnerà sino alla cena: talvolta troppo poco può il mio cappello di paglia ripetutamente bagnato dall'acqua contro lo stellone di mezzo luglio.
In serata farò visita alle api, a controllare che il ginestrino riscoppiato nel capo possa fornire loro il sostentamento adeguato anche per un poco di miele per me.
Luglio sta scivolando via, tra l'oidio nella vigna, ed i pomodori alti nell'orto, con i primi momenti di pausa (dopo tanto...tanto lavorare) ed il fondamentale riposo pomeridiano.
Alla sera c'è fresco, ed ancora si dorme con la coperta leggera.
Adesso è ora di dormire: il cane mi ha guardato e scodinzolante si è avviato verso la camera.
Lì mi aspetterà, sbadigliando e sgranchendosi le zampe nella cuccia improvvisata che si sarà fatto sotto al letto.
L'assiolo ha fatto una pausa...ma ha ripreso a cantare.
Un'altra macchina romba tra i poggi...e tra quattro ore suonerà la mia sveglia.
Cosa significa''accappannare la vigna?''
RispondiEliminaCiao.
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "La culla dell'Assiolo":
EliminaIn attesa di conferma da AA posso dirti che "accapannare" cioe' fare capanna e' un termine dialettuale toscano e in pratica riferito alla vigna, significa allacciare alla struttura del filare i tralci che sono allungati troppo in altezza o fare in modo che lo facciano da se attorcigliandoli tra loro o direttamente ai fili.Ciao Fabio
Fabio ha reso l'idea, bene!
EliminaCiao
A.A.
p.s.
Ho ovviato al "solito problema" con il "solito copia&incolla" del tuo messaggio.
quando leggo ciò che scrivi....mi commuovo sempre, perchè riesci a regalarmi immagini e ricordi.
RispondiEliminaSono stata nelle MIE marche, questa settimana.E mi sono bevuta ogni immagine di quella meravigliosa campagna che tanto amo e che saprei riconoscere tra mille. Potrei guardare migliaia di fotografie e saprei subito dire Eccola, è lei, la mia campagna, gialla di grano, verde di prati, alberi di nocciolo a delimitare i campi arati, la curva così particolare delle colline.
Amo la campagna grazie a mio padre. E ricordo con amore le sveglie alle 5, assieme a lui,nei miei lontani 15 anni, per andare a preparare la colazione ed il pranzo ai contadini che trebbiavano, cucinare con le zie, servirli a tavola sull'aia, in un fantastico podere che è uno dei luoghi che ho amato ed amo di più al mondo.
Dai un bacio al tuo cane per me, goditi il riposo pomeridiano, goditi il fresco della sera e la copertina leggera...
Emanuela
Casa propria la si riconoscerebbe ovunque...
Elimina...e grazie per aver condiviso anche questa volta questa tua fetta di Vita.
Ciao
A.A.
Che splendide emozioni trasmetti!
RispondiEliminaGrazie. Qualcosina di ciò che descrivi ho la fortuna di provarla anche io nelle sere d'estate, qui a casa mia.
Trebbiato anche noi. Poi interrotto per ennesima pioggia torrenziale. Ora si sta asciugando al sole e poi toccherà al farro.
Buon lavoro. A presto Susanna
Quest'anno non ho trebbiato perchè nei campi avevo seminato erbai, e quindi tutto era stato destinato alla fienagione.
EliminaQui non piove da metà giugno, ma sinceramente a me va anche bene così: confido nelle piogge di inizio agosto, immancabili nella mia zona.
Ciao
A.A.
Leggerti è una piccola fuga dal mondo. Grazie.
RispondiEliminaTu pensa che a volte io ho come la sensazione che pure io dovrei fuggire da quanto stia vivendo...
EliminaCredo sia ammissibile pure per uno stoico e convinto come me "considerare" la fuga da quanto stia vivendo, anche se paradossalmente la Vita è proprio come l'aveva sempre desiderata.
Ciao
A.A.
bello!!!!! come al solito!!
RispondiEliminaGrazie mille
EliminaA.A.
Va bene cosi. Continua ad intrattenermi con la Tua poesia. buon lavoro.
RispondiEliminaMa che poesia...
Elimina...son chiacchiere notturne: basta solo aprire la finestra, trattenere l'attenzione per pochi secondi, e poi venire al pc e riportare il tutto.
La poesia la offre la Natura, ogni giorno, sotto gli occhi di tutti noi.
Ciao e grazie
A.A.
È ormai più di un anno che ti seguo e sono sempre affascinato dai tuoi racconti di vita campagnola. Quest'anno non ci parli con foto e racconti di come ti è andato il periodo della fienaggione ?
RispondiEliminaUn saluto.
Da quando mio padre non fa più fotografie mi rimane assai complicato farne mentre sto lavorando sul trattore.
EliminaComunque ho parlato della fienagione nei post precedenti, e tutto sommato (rispetto a come si era messa all'inizio) non è stata un'annata delle più cattive.
Rimane il problema (non da poco) del fieno bagnato, ma sto cercando di alternare quelle balle di fieno ad altre balle decisamente messe meglio.
Un saluto a te Anonimo
ciao
A.A.
Veramente bella poesia, è come se mi facessi entrare dentro la tua vita.
RispondiEliminaTi ringrazio per l'apprezzamento.
EliminaIl mio "raccontarmi" è comunque una cosa spontanea, che nasce (generalmente) all'improvviso e nelle ore più disparate.
In questo specifico caso è nato di notte: vissuto e...scritto.
Ma non è poesia...son solo parole di chi osserva.
Grazie ancora
A.A.
Bello AA, bello davvero
RispondiEliminaGrazie tante Vera.
Eliminaciao
A.A.
Chiú, chiű, chiú ...
RispondiEliminaChe bello il canto dell'assiolo!
E' un cullare, che la notte rompe il silenzio.
EliminaLo amo...
ciao
A.A.