Le mani che frugano nella cassetta degli attrezzi.
Tasselli e viti, spessori e cacciavite...ed un pavimento da riassestare.
Mi fermo, mi tiro su, e cerco un pò di luce sana, oltre quel faretto che mi illumina il lavoro.
M'affaccio alla finestra, e tutto pare bigio: non è nebbia, non sta piovendo, eppure non si vede oltre cinquanta metri, e tutto è ingrigito, tutto s'inumidisce.
Miliardi di gocce d'acqua, come nebulizzate, sul giaccone, sulla finestra, bagnano con leggerezza.
Spuntano due caprioli da dietro la legnaia, si fermano e guardano dentro casa.
S'accostano quasi, per poi schizzare via nella nuvola.
Apro l'uscio, c'è silenzio.
Un silenzio che t'arriva al petto, un silenzio che disarma.
Nessun uccello, nessuna foglia che si muove, tutto sembra "fermo", e forse anche il tempo s'è fermato.
La nuvola continua a mangiare la casa, il campo, le vette dei castagni.
Odore di camino, di stufa, di fuoco di castagno: condisce l'odore di erba bagnata e di umidità.
Mi perdo mentre cammino nel prato ancora verde, mi volto, e la casa è sparita, il ciliegio è sparito, son solo, mentre mi si bagna la faccia, e con le mani fò fatica a tenermi calde le dita.
Mi accuccio, ginocchio a terra, m'abbasso e mi guardo intorno: sono solo, da qualche parte di fronte casa, ma solo.
Sono inghiottito nel silenzio più fragoroso.
Un attimo ancora.
Ecco che il bigio s'abbaglia, si scosta il manto dalla terra, riappare la sagoma di casa: il tetto, le finestre, i comignoli.
Mi giro, come osservato, e i due caprioli son lì, a dieci metri, impassibili, tra un digrumo ed un battito di palpebre.
Ci guardiamo, incollati in quella cartolina sbiadita che si sta dissolvendo.
Un raggio di sole sfonda.
Un altro, ed un altro ancora...
Mia moglie mi chiama da dentro casa, mi alzo, scappano i caprioli, tornano a volare le foglie di terra.
Sfonda il sole, e vedo il silenzio spostarsi oltre: una motosega canta nella collina difronte, mentre il fosso ha ripreso a mugliare.
Torno in casa, m'aspetta un piatto di minestra abbollore.
Era "solo" una nuvola...
Wow che bello, e che bella prosa con i tuoi toscanismi come "mugliare" Ma di "digrumo" non non riesco ad intuire il significato.
RispondiEliminaMi piacerebbe ogni tanto una foto.
La parola digrumo indica il boccone spinto in bocca dai prestomaci, durante la fase di riminazione.
EliminaRuminare, in molte parti della toscana, di si dice digrumare, appunto.
Per quanto riguarda le foto...mi impegno al massimo a "farvele vedere" con le parole.
Nel tempo ritorneranno comunque anche gli scatti, io spero.
Grazie Vera
A.A.
Bellissimo fermo immagine.
RispondiEliminaGrazie Silvia
EliminaA.A.
Quante cose in "solo una nuvola" 🎸.
RispondiEliminatentare di catturare un attimo...fermarlo, per poi qui riportarlo, è una cosa che mi è sempre piaciuta molto.
EliminaA.A.
Grazie AA per questo "scatto" raccontato...per averlo vissuto con te...Ciao
RispondiEliminaOggi, verso mezzogiorno, stessa storia; sono uscito, ma questa volta mancavano i caprioli.
EliminaCredo che mi toglierò la voglia di essere inghiottito da una nuvola.
Ciao Fabio
A.A.
Ci sono anch'io, leggo, ti abbraccio, ma non ho scritto finora perché invece mi piacerebbe darti una mano vera, ma sono anch'io in difficoltà. Devi pubblicare. Questa nebbia è piena di poesia.Auguri
RispondiEliminaMa cosa mi dici...
EliminaPubblicare? Io?
Dovrei fare un lavoro immenso sulla mia persona, così grande che farei prima a fondermi e rinascere.
Io scrivo per come penso, senza filtro, e parlo per come scrivo, magari con qualche dovuto filtro.
Chi avrebbe mai voglia di leggere (addirittura spendendo denaro) un perito agrario, mezzo montanaro, e troppo anacronistico?
Per adesso almeno qui trovo spazio per farlo, e posso solo ringraziare voi per continuare ad esserci.
Grazie.
A.A.
La Natura e il Sublime. Lo hai descritto, non è affatto semplice. Quello che manca alla rete è l'olfatto, chissà un domani sentiremo l'odore della pioggia e della terra.
RispondiEliminaPer adesso proverò a descrivervelo io, sicuro di non riuscirci abbastanza.
EliminaL'olfatto, il mio senso più sviluppato...
A.A.
Ciao A.A.,quanto mi piace quello che scrivi, grazie!
RispondiEliminaPenso anch'io che dovresti provare a pubblicare.
Tanti cari auguri di serene feste a te e alla tua famiglia.
Alma
Alma ti ringrazio per questo tuo giudizio.
EliminaAuguri a te ed alla tua famiglia.
A.A.
Quid est veritas?
RispondiEliminaEra "solo" una nuvola. Magari fosse solo una nuvola. È molto di più.
Capisco che sei idealmente contrario al mondo dell' apparire e di questo te ne do merito ma per me il tuo blog è una boccata d'ossigeno, sintesi clorofilliana di buoni pensieri in un mondo di anidride carbonica, non solo nell'atmosfera ma altrettanto nelle idee.
Quindi ben venga la tua scrittura. Noi piccola fortunata comunità di lettori ti seguiamo e condividiamo esperienze, propositi, emozioni e quant'altro.
Ogni tanto ci si perde nella nebbia ma uno spiraglio c'è sempre per le persone capaci che vogliono uscirne.
Quid est veritas? Cos'è la verità? L'anagramma dice "est vir qui adest" è l'uomo che è qui che contempla la Vita come meraviglia del tutto. Quindi scrivi!
Per la miseria, questo mi spiazza.
EliminaTi leggo come Anonimo, e rispetto questa tua scelta.
Quello che mi dici è forte, ed arriva al petto.
Grazie
A.A.
Ed io faccio mio quello che scrive Anonimo.
RispondiEliminaCribbio è pura poesia. Adoro perdermi nelle tue minuziose descrizioni che automaticamente mi danno sensazioni olfattive, tattili, visive. Mi sembra d'essere lì con te, in quella nuvola che c'è, si palesa, avvolge tutto, scompare e ricompare.
E per un attimo mi distoglie dai miei pensieri e dalle preoccupazioni.
Grazie d'esserci, caro Amico Agricoltore.
Con affetto Susanna
Susanna, tu riesci sempre ad essere affettuosa e di sprono.
EliminaPosso solo ringraziarti, sempre.
Grazie a te per quella che se, con me, e son certo non solo con me.
A.A.
...con gli addobbi natalizi in molti giardini...nelle vetrine...su molti balconi ...nei giardini si vedono...caprioli...renne ...di lucine ...tu invece li hai veri ...che poesia ...da noi non ci sono ...mi devo accontentare dei dolcissimi pettirossi...che camminano e anche un po saltellano sull'erba del giardino che ancora non ha mai gelato...vabbè arriveranno...le gelate...Ancora Buon Natale AA
RispondiEliminaFrancarita, già in passato mi ero riproposto di parlare del pettirosso, piccologrande guardiano, instancabilmente curioso, temerario e prudente.
EliminaE' tra gli animali che preferisco, ed ogni volta che lo incontro mi sento io piccino, al suo cospetto.
Grazie.
A.A.