Taglio dell'erba per gli animali del podere

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domenica 11 giugno 2023

Tra un tuono ed un raggio di sole è un continuo tribolare

Tra un tuono ed un raggio di sole è un continuo tribolare.
E passa anche questo giugno, fradicio e roboante, nervoso e perentorio.
Guai  a star calmi, guai a fare un programma, guai a non dover lavorare per tre.
Mi siedo, sul ceppo molle dell'ultima acquata, ed annuso odor di fretta e caos.
Vedo marcire le piantine ancora in (lunga) attesa del loro trapianto, mentre l'erba cresce a dismisura, colorata di un verde sciapo.
Le fioriture rallentano, o falliscono, mentre la grandine si diverte a crivellare le poche audaci resistenti.
Le api si rimangiano tutto il miele fatto, e tra pochi giorni dovrò nutrirle artificialmente per non vederle perire.
Non si possono fare le lavorazioni col trattore, col motocoltivatore, ed a camminare si affonda, figuriamoci pensar di seminare qualcosa.
I castagni non fioriscono, quasi come a trattenere sino all'ultimo quella necessità di salvarsi.
Il fieno trapassa, o marcisce, e comunque sarà annata storta come poche prima d'ora.
Ma poi penso a chi sta peggio, e cerco di non lamentarmi troppo: tutte le batoste m'hanno fatto venire i calli, e so che mi rialzerò in qualche modo.
Si passa dalla polvere al fango, ma la fatica e le rinunce son sempre le medesime: quando l'Agricoltore potrà esser legittimato a "far pagare il suo rischio" al committente?
Vallo a spiegare al committente cosa e quanto rischia un Agricoltore.
Come minimo il committente di turno farà parte di quelli che si sgomentano perchè non possono ancora andare al mare: convinti come sono di trovare a prescindere la verdura al supermercato, non si indigneranno quindi se questa arriverà dal Paese di Chissaddove, o costerà un occhio della testa.La gente stolta non imparerà mai: teste dure come le pine verdi.

Tra un tuono ed un raggio di sole, si sta gobboni nel fango, a veder le pinte patire, gli animali in difficoltà, pensando a quale "sciagura di turno" ci coglierà la prossima volta.
Ecco che ripiglia a tuonare, sarà bene levarsi di torno da questo ceppo e andare sotto alla tettoia, che di grandine nel capo n'ho presa sin troppa.
E' un continuo tribolare.
Ma guai a disperarsi: il 19 Giugno farà la Luna Nuova, ed entreremo nella luna di Giugno (ritardataria e tanto agognata).
E magari la Luna Nuova si porterà dietro la bella stagione.


8 commenti:

  1. Te lo auguro che verrà l'estate calda che serve al tuo lavoro. Quest'anno siamo andati dalla siccità agli acquitrini, la giusta via di mezzo sembra diventata una chimera!

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    1. Non c'è più una via di mezzo: ci sbatto contro ogni santo giorno da anni.
      A.A.

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  2. che pazienza che ci vuole a fare il tuo mestiere! ma quante soddisfazioni, al netto delle difficoltà! a muso duro, stringi i denti e vai avanti!

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    1. Ma diamine.
      Che Agricoltore sarei se io non mi lamentassi?
      Fa parte del gioco, e lo dico un pò più a cuor leggero adesso che la stagione si è assestata.
      Ma se dovessi far l'elenco dei danni, vi tedierei davvero tanto.
      A.A.

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  3. ... poi il caldo è arrivato, ma lo stacco è stato troppo forte...
    ... da 20 gradi a 38 da noi...

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    1. A volte mi par di vivere due vite distinte, da quanto repentini e traumatici siao i cambiamenti climatici

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  4. Ho mia figlia che ritorna a casa dalla città (dal suo "loculo" di un palazzo) e mi dice: "ma quanto state bene voi qui in campagna con un cielo tutto vostro, attorniato da piante, fiori e frutti di ogni specie, tramonti infiniti dove tutto è bello, anche quando piove".
    Ma perché non ritorni a casa?
    Forse la nostra "specie" si deve sempre lamentare, fa troppo caldo, troppo freddo, troppo secco, troppa pioggia...
    Godiamoci quello che abbiamo e accettiamo dalla terra tutto quello che ci può dare come fosse un regalo. Ciao

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    1. L'accettazione fa parte di questo stile di vita.
      ma al contempo anche la ricerca "del migliore" ne fa parte.
      Mi accontento sempre, quando posso, come posso, e cerco di sorridere quando mi arrivano le puntualissime lamentele sul meteo di chi vive una vita in cui il meteo non influisce quanto per il sottoscritto.
      Mi accontento del freddo, del caldo, della pioggia e dell'asciutto.
      Ma sai quale è il problema?
      E che io a fine mese non ricevo una busta paga, e da quelle "pazzie meteorologiche" dipende la vita mia e della mia famiglia.
      A volte, quando l'amica si lamenta del vento che le asciuga troppo la faccia, o l'amico si lamenta della gita domenicale saltata per la pioggia, mi chiedo se siano coscienti di con chi stanno parlando.
      C'è una sorta di egoismo, di base, che prevarica talvolta anche i rapporti sociali più solidi, e dove "quello che accade a me è importante" e ci scordiamo di chi è il nostro interlocutore.
      Questo mi fa intristire, ed anche tanto (ma proprio tanto) arrabbiare.
      Vengo qui a raccontare la mia vita, oramai da dodici anni, e rileggendo i miei scritti son più lamentele che godimenti, eppure ogni mattina mi alzo e mi do da fare per ricercare quel "migliore" che mi serve per campare.
      forse non riesco molto a lamentarmi con chi si lamenta sempre con me (anche per non congestionare la nostra comunicazione soltanto su lamentele), ma ammetto di aver usato spesso questo mezzo anche per potermi alleggerire condividendo con tutti voi quanto mi capiti di "non bello" o di "non sereno".
      e tu mi hai dato modo di ammetterlo, quindi grazie per questa opportunità.
      A.A.

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