E pensare che c'era chi credeva che l'estate sarebbe terminata proprio in quei giorni di metà luglio: la pioggia, la grandine e le basse temperatureavevano fatto gridare (i più) alla catastrofe.
"Come faremo senza un pò di caldo?" oppure "Che estate sarà mai questa?"
L'Agricoltore Anacronistico non si sgomentava: con la connessione ad internet cercava di prevedere quanto la sua esperienza...il suo spirito d'osservazione...e i suoi calli non sapessero fare.
Ed infatti l'estate è tornata, come era logico che tornasse...e ha recuperato sui giorni di freddo con un intero mese (quello di agosto) con ben 2°C sopra le medie stagionali.
Quei giorni di luglio hanno fatto bene al secondo taglio dell'erba medica, agli orti (sopratutto agli ortaggi da foglia), alla vigna, alle ulive e a tutti gli animali del bosco.
La frescura notturna ha evitato che le malattie prendessero il sopravvento, e la peronospora non si è presentata: l'orto del nostro agricoltore non è mai stato così bello come quest'estate.
La cosa che ha fatto preoccupare l'Acricoltore Anacronistico è stata invece il grande (e prolungato) caldo che da ferragosto non è mai cessato.
Le piogge di fine agosto fanno bene alla vigna, ai castagni, alle ulive...ma quest'anno non sono arrivate (almeno sino ad oggi), e tanta siccità ha dato i suoi problemi:
- La buccia dell'uva è cotta, portando ad appassimento uva non ancora matura (raspo e vinacciolo sono ancora verdi). Questo ha dato (e darà) problemi in cantina: i lieviti (che proprio nella buccia vivono) hanno difficoltà a svilupparsi e a far partire le fermentazioni.
L'Agricoltore Anacronistico non usa polveri e plverine magiche (lieviti selezionati e compagnia bella), e la sua uva se la deve cavare con i suoi di lieviti.
Ed ecco che ad inizio vendemmia il nostro agricoltore non ha dormito sonni tranquilli, ma (seppur in ritardo) le fermentazioni sono partire, ed il mosto ha iniziato a "bollire".
- Nei castagneti le lappe (i ricci) sono piccoli e rinseccoliti: le castagne quest'anno saranno poche e molto piccole. Ci sarà più mangime per i maiali, e meno marmellata da fare, ma l'agricoltore saprà adattarsi e sfruttare al meglio i frutti della terra.
L'acqua caduta di metà luglio non è stata sufficiente a contrastare la calura estenuante che ha flagellato i castagneti, ed i frutti ne hanno risentito.
-Le ulive sono poche, e questa appare a tutti gli effetti un'annata di scarica, ossia un'annata dove le piante produrrano meno dell'anno precedente. Ci sarà più olio per casa, e meno destinato alla vendita...ed il prezzo dell'olio salirà rispetto a lo scorso anno. L'Agricoltore Anacronistico ha 500 ulivi, ma crede che coglierà solo dalla metà di questi (sempre che il tempo regga e dia la possibilità di fare la raccolta).
- L'orto soffre la calura, mentre i pomodori avvizziscono sulle piante stremate. La raccolta settembrina dei pomodori da conserva offrirà pochi barattoli per il sostentamento invernale. I peperoni maturano precocemente, mettendo le rughe lungo la loro pelle. Le patate sono ancora da cavare (togliere) dalla terra, e l'Agricoltore Anacronistico teme che la compattezza del terreno gli procurerà oltre il doppio della già tanta fatica da fare per questa pratica...ma non si possono lasciare le patate nell'orto, e quindi venerdì si armerà di forcone e vanga e raccoglierà la scorta autunno-invernale.
...e pensare che credevano che l'estate fosse terminata a metà luglio...
Dopo quella del 2003 è questa l'estate più calda degli ultimi 15 anni.
E pensare che si lamentavano pure...
Ed intanto la vendemmia volge al termine, i campi sono finalmente stati coltrati (arati), e l'orto offre le ultime leccornie prima di spengersi definitivamente.
E le stagioni passano...anche in questo modo.
Ogni tanto dovremmo imparare a sederci e riflettere, prima di lamentarci della "novità": un'estate senza pioggia sarebbe la gioia di molti vacanzieri, ma la fine dell'agricoltura estiva.
E, come dice l'Agricoltore Anacronistico, si piglia quello che viene.
Cassetta d'uva mista appena colta.
Un tempo i contadini usavano unire uva bianca e uva nera per fare un unico vino.
Questa pratica è oggi rimasta in molte zone della Toscana (il Chianti in primis) e in moltissime poderi dove viene fatto il vino "perr casa".
Aratura del mese di settembre.
Le zolle si sbriciolano sotto il colpo di vomere, e questo testimonia la corretta tempera del terreno.
In questo modo sarà necessaria solo un'erpicatura leggera per prepararsi alla semina.
Le zucche da foraggio sono una varietà di zucche che vengono destinate all'alimentazione dei maiali.
Queste piante offrono anche abbondanti raccolte di fiori (ottimi da fare fritti), e una volta mature le zucche sono ricchissime di semi perfetti per il consumo umano.
La coriacetà e il tannino non la rendono però adatta per un utilizzo completo per l'uomo.
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