Taglio dell'erba per gli animali del podere

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martedì 21 maggio 2013

I Miei Polli:Chioccia vs. Incubatrice (3° parte)

Dopo aver parlato a lungo del Gallo, trovo altrettanto necessario soffermarmi sulla Chioccia.
In molti (sbagliando) attribuiscono questo nome a tutte la galline adulte che depongono le uova, ma è giusto fare un distinguo fra la deposizione e la cova, e quindi fra Gallina e Chioccia

Per deposizione (o ovideposizione) si indica l'azione di deporre (ossia "lasciare") l'uovo, e l'uomo sfrutta da sempre questo, utilizzando quel regalo che la gallina ( femmina adulta) gli fa in determinati periodi dell'anno.
Infatti, anche se spesso molte persone pensano che una gallina deponga 365 uova all'anno, ci sono determinati periodi in cui avviene la deposizione ed altri in cui la gallina non compie tale gesto.
Sia la gallina che razzola nell'aia del podere, che quella che è COSTRETTA dentro alle batterie, hanno pur sempre un loro ciclo riproduttivo, ed un pò come per tutti gli altri animali (ovipari o mammiferi che essi siano) non è sempre predisposta alla riproduzione.
Naturalmente serve un gallo per fecondare (senza il quale le uova non sarebbero mai portatrici di prole), ed appunto una gallina che sia in fase di deposizione, e che quindi stia facendo le uova.
Se entrambe le cose saranno presenti, solo allora sarà possibile avere dei pulcini.
Ma fatta questa doverosa precisazione ne serve subito un'altra: l'uovo per dare un pulcino deve anche essere covato.
Molti di voi staranno sorridendo o scuotendo la testa visto che le mie parole potrebbero apparire ovvie, ma...Amici cari in 34 anni ho imparato che Nulla Debba Essere Dato Per Scontato!
Come scrissi molti mesi fa in un'altra discussione, ci sono bambini che credono che le pere nascano direttamente nella vaschetta di polistirolo del supermercato, ma la cosa che più mi sconcerta è che ci siano  genitori che sull'argomento ne sappiano praticamente quanto i figli .
Ma torniamo all'uovo che deve essere covato...
Ogni uccello deve tenere al caldo le proprie uova, e queste dovranno essere gelosamente accudite e girate (di questo aspetto ne riparleremo più avanti) per un determinato numero di giorni che varia da animale ad animale.
Parliamo dei polli, e dei 21 giorni della Cova: per Cova quindi s'intende il periodo in cui la Chioccia (la gallina che cova) terrà sotto il suo ventre le uova.
Importante da dire è che non tutte le galline hanno l'ATTITUDINE ALLA COVA (e quindi non tutte sono anche CHIOCCE) perchè, con decenni di selezione delle razze, l'uomo ha avuto l'obbiettivo di puntare sopratutto alla QUANTITA' DI UOVA DEPOSTE (andando quindi ad aumentare i giorni di deposizione nell'arco dell'anno) a SCAPITO DELLA COVA (periodo in cui la gallina sospende la deposizione e si dedica ad accudire le uova fecondate e la prole che ne nascerà).
Infatti, secondo quella legge che oramai regola tutto a questo mondo, le Chiocce in Cova non sarebbero produttive e questo penalizzerebbe gli allevatori che puntano proprio alla produzione di uova.
In buona parte è quindi andata persa la naturale inclinazione che le galline avevano ad essere madri, mentre si è mantenuto ed aumentato la loro capacità di produrre reddito.
Anche negli allevamenti familiari oggi è spesso cosa eccezionale avere delle Chiocce, e queste generalmente vengono sempre custodite con gelosia dal contadino: sovente mi capita di ascoltare le lamentele di vecchi agricoltori che sostengono quanto sia divenuto raro che oggi una gallina si faccia chioccia.

 Per quanto mi riguarda ho ancora bene impressa l'emozione che provai a vedere per la prima volta che una mia gallina si faceva chiocca, e di seguito vi racconterò come questo avvenne, nella speranza che anche a voi capiti di "trovarne una" nel vostro pollaio.  Nel mio caso si trattava di una gallina frutto di mille incroci che mi era stata regalata da un'amica con la speranza che potesse essere una buona Chioccia come lo era la sua mamma, e così fu.
La gallina che si fa Chioccia

Come ogni sera toglievo le uova dalle cove (le cassette dove le galline depongono), ma stranamente quella volta una gallina rimase accucciata (addirittura quasi spalmata) e non si curò della mia mano che le frugava sotto in cerca di uova.
Ignorai la cosa, ed il giorno seguente accadde che la stessa gallina, oltre a rimanere spalmata, arricciò le penne ed emise uno strano verso (che forse potrebbe essere interpretato come il ringhiare dei cani): la cosa mi insospettì, ma decisi di togliere ugualmente le uova che le altre galline le avevano deposto accanto e che successivamente lei si era messa sotto il proprio corpo.
Il terzo giorno, oltre a mantenere la posizione, ad arricciare le penne, mi beccò ripetutamente iniziando a chiocciare (verso che emettono le Chiocce durante la cova e quando allevano i pulcini):
"Chiò...Chiocchiò...Chiò...Chiocchiò", ed avevo la mia prima Chioccia: successivamente capirò che quel verso accompagnerà la Chioccia per tutta la cova e per il periodo in cui alleverà i pulcini.
La spostai in un luogo riparato, le misi sotto 11 uova (i vecchi contadini dicono che si devono sempre mettere un numero dispari...ma non chiedetemi il perchè), e lei si accomodò da brava mamma: da lì a 21 giorni non si mosse più.
Una caratteristica diffusa tra le chiocce è proprio quella di rimanere immobili e non scendere mai dalla cova neanche per alimentarsi o defecare: entrano come in una sorta di trans, spiumano sotto il petto ed il ventre, hanno temperature corporee piuttosto alte, ed ignorano i bisogni fisiologici.
Vi assicuro che questa è una vera magia: la dedizione che hanno nell'accudire quelle uova le porta addirittura anche a denutrirsi, e nei casi più estremi (a me è capitato due volte) sino a lasciarsi morire di fame e sete.
E' per questo che molti agricoltori mettono cibo e acqua vicino alle loro cove, in maniera che le chiocce siano invogliate ad alimentarsi, ma in alcuni casi è necessario toglierle fisicamente dalla cova e metterle a terra per qualche minuto in modo che possano defecare e nutrirsi.
Durante il periodo di cova, oltre che a mantenere al caldo (circa 37,7°C) ed umido, con il loro becco girano più volte al giorno ogni singolo uovo, in modo che l'embrione non si attacchi al guscio.
Mi ricordo che allo scadere del ventunesimo giorno ero in trepida attesa, e tentavo di sbirciare in modo discreto, ma non accadeva nulla.
Pensavo che avessi sbagliato qualcosa, o che la Chioccia non fosse stata abbastanza brava, e pensavo quindi al peggio, ma... alla sera iniziai a veder sbucare tanti piccoli capini gialli (le testoline dei pulcini), che si facevano strada tra le piume della madre: che emozione!
Solo a quel punto la mamma si alzò e la prima cosa che fece fu defecare: la cosa potrà apparire comica, ma ne fece davvero tanta...
In un secondo momento si recò alla mangiatoia ed iniziò a chiamare quelle palline saltellanti continuando a chiocciare (il verso che ho descritto sopra) mentre loro schizzavano attorno al suo becco: lei batteva il becco sulla mangiatoia attirando la loro attenzione, ed i piccini si avvicinavano attirati da quel rumore iniziando a raccogliervi le briciole più piccole.
Nei giorni successivi i piccoli impararono presto a beccare direttamente dalla mangiatoia.
Chioccia alle prese con la prima esplorazione dei pulcini

Dove andava la mamma e dove i piccoli correvano, sempre richiamati da quel chiocciare continuo, e sempre controllati a vista: neanche il gallo le si avvicinava, e le altre galline (salvo casi eccezionali) si mantenevano a distanza, in una sorta di rispetto-solidarietà.
Un passo fondamentale fu quello dell'insegnamento della ruspata (il razzolare fatto con le zampe): così la mamma insegna a cercare il cibo, spostando la terra con le zampette, ed insegnando a procacciarsi il cibo anche oltre le mangiatoie a disposizione, ed è così che nasce un pollo ruspante.
I piccoli rimasero con la mamma per molto tempo (mi pare di ricordare circa 90 giorni), ed un giorno mi accorsi che lei aveva smesso di chiocciare e tendeva a svolazzare nei posatoi più alti e a starsene isolata dai pollastrini.  Il giorno seguente trovai un uovo, e questo fu il segno inequivocabile che la Chioccia aveva terminato il suo lavoro.    
Quello che vi ho appena descritto è un'esempio, basato su quello che mi accadde la prima volta, ma da quel momento le cose nel mio pollaio sono sempre andate avanti così, e sfrutto tutti i "segnali" per capire e coordinare al meglio la delicata fase della cova.
Va detto che spesso i figli di una Chioccia hanno comportamenti analoghi alla madre, e che è frequente che nascano nuove future Chiocce, e che la cosa continui nelle generazioni a venire: quell'imprinting che hanno dalla madre le segnerà per sempre, ed al momento giusto si "ricorderanno" di cosa voglia dire essere madre.
Devo comunque fare un breve accenno al concetto di IMITAZIONE che avviene per le chiocce: infatti, quando una gallina si fa Chioccia...o quando una Chioccia riprende la cova, altre galline vengono come "invogliate" a seguirle...a copiarle, e nel giro di un paio di giorni riescono ad andare a Cova pure loro, divenendo Chiocce.
Non mi addentrerò ulteriormente nell'argomento, rispettoso come sono degli etologi e degli esperti di avicoli, ma posso confermare che questo avvenga e che sia un ottimo "mezzo di diffusione" della Cova nel pollaio.

Ma possono anche essere fatte scelte parallele, e si può decidere di usare un'incubatrice per covare le uova feconde.
Non ho assolutamente nulla contro questa pratica, ed oltretutto da un paio di anni mi capita di usarla solo in casi eccezionali.
Di seguente vi racconterò cosa successe lo scorso anno, e come arrivai a tentare anche io questa carta.
La pioggia ed il freddo di Aprile pareva aver allontanato la voglia di covare alle mie galline, e nonostante le giornate stessero allungando (la temperatura ed il fotoperiodo influiscono sulla cova), nessuna vecchia Chioccia e nessuna nuova si metteva a covare.
E' così che a metà Maggio mi feci prestare un'incubatrice, e misi 24 uova seguendo minuziosamente le indicazioni che mi erano state date: girare le uova 4 volte al giorno, aggiungere acqua sul fondo dell'incubatrice ogni 3-4 giorni, mantenere la temperatura costante a 37,7°C.
L'imitazione avvenne in modo piuttosto strano, visto che due giorni dopo la prima Chioccia del pollaio andò a cova e le misi sotto le solite 11 uova.
La schiusa di un uovo in incubatrice

Dopo 21 giorni si schiusero tutte le uova dell'incubatrice, e 24 pulcini iniziarono a pigare (pigolare) e a reclamare il cibo: li tenni per 48 ore nell'incubatrice nutrendoli a dovere, ma di lì a poco si schiusero le 11 uova della Chioccia che viveva nel pollaio.
Ed ecco che decisi di tentare con un mio piccolo esperimento: mettere una parte dei pulcini dell'incubatrice sotto alla chioccia (assieme ai suoi legittimi) ed una parte di allevarli senza Chioccia (proprio come fanno la maggior parte degli allevatori professionali e non) tenendoli in un reparto isolato del pollaio.
Pulcini Livorno in incubatrice a due ore dalla schiusa

Utilizzai la medesima alimentazione, ma mentre quelli sotto la Chioccia crescevano a rilento e tendevano a morire, quelli senza Chioccia crescevano velocemente e non morivano.
Ad un mese dalla nascita quelli tenuti isolati erano quasi il doppio (non esagero) di quelli della Chioccia, e non ne era morto neanche uno, mentre per gli altri avevo avuto una mortalità (ad un mese) del 33%: un terzo dei pulcini non ce l'avevano fatta, ma la chioccia pareva prendersi cura di loro ed io non capivo come mai questo stesse accadendo.
Dopo un mese e mezzo però la situazione era cambiata, ed i sopravvissuti della chioccia iniziavano a recuperare sugli altri, ed i caratteri parevano essere più spiccati: insomma, per dirla con parole semplici, quelli allevati nel pollaio erano più vispi, attivi, voraci...mentre quelli allevati a parte erano stazionari.
Allo scadere dei due mesi misi assieme tutti i pulcini, togliendo loro la chioccia: non ci furono combattimenti o fazioni, e solo una piccola fascetta applicata alla zampa mi permetteva di distinguere l'origine degli uni da quella degli altri.
Convivevano pacificamente, mangiavano e dormivano assieme, ma...
...ma qualcosa accadde, e per la fine del terzo mese i pulcini della Chioccia erano più robusti e vispi, e fu a quel momento che i pulcini dell'incubatrice iniziarono a morire.
In un mese morirono il 40% dei pulcini dell'incubatrice, e quelli sopravvissuti di questi erano molto piccoli rispetto agli altri.
Quindi al quarto mese le cose erano decisamente cambiate.
Dopo un anno ho potuto fare queste considerazioni:
- i pulcini nati dalla chioccia sono cresciuti tutti sani e forti, e tra loro è presente il nuovo gallo del pollaio e nuove chiocce.  La perdita iniziale e la partenza a rilento mi hanno fatto riflettere sul giusto numero di pulcini gestibili da un'unica chioccia.
- i pulcini dell'incubatrice messi sotto la chioccia erano cresciuti sani e forti, e la maggior parte delle galline sono oggi ottime produttrici di uova (ma ancora nessuna chioccia). Sono praticamente indistinguibili dai fratelli nati da chioccia.
- i pulcini dell'incubatrice cresciuti separatamente dai polli adulti (e anche dalla chioccia) sono morti per l'80%, e quelli sopravvissuti sono i più piccoli e ancora non depongono neanche un uovo. Nonostante abbiano vissuto con gli altri pulcini per la maggior parte della loro vita, credo che la mancanza della madre si sia fatta sentire molto.
Con tutto questo discorso cosa voglio dire?
Magari lo capite da voi, e RIPETO CHE NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE ESPRIMERE ALCUNA TEORIA ASSOLUTA, ma A ME questo è successo, e da questo ne ho tratto le ovvie considerazioni.
Nel mio caso quindi non è stata un'esperienza estremamente positiva, ed ho deciso di usare l'incubatrice solo come eventuale appoggio alla Chioccia: quando questa inizia a covare metto qualche uovo nell'incubatrice e al momento della schiusa (in contemporanea quindi) metto tutti i pulcini sotto la chioccia, ma sempre in un numero che sia per lei gestibile. Li accoglie da subito e li alleva assieme agli altri.
Ma se le Chiocce decidono (magari anche grazie alla stagione) di fare il loro "dovere", potrò certamente scordarmi ben volentieri di usare l'incubatrice, e sarò felicissimo di lasciare che la Natura faccia il suo corso.
Per ultima cosa voglio però aggiungere che, qualora non avessi alcuna Chioccia in cova, piuttosto che comprare pulcini di allevamento utilizzerei l'incubatrice per continuare con la mia "razza", cercando di mettere quanto prima i piccoli nel pollaio..nella speranza che qualche vecchia gallina si muova a compassione e dedichi un poco di tempo per insegnare loro qualcosa.







41 commenti:

  1. "... ho imparato che Nulla Debba Essere Dato Per Scontato!"
    E' vero , e inoltre c'è da ricordarsi che non si finisce mai di imparare.
    Solo da quando ci siamo buttati a coltivare un orto abbiamo potuto scoprire le cose più semplici e naturali( tipo quella delle uova 365...o il latte 365..). Le tue spiegazioni sono le benvenute.

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    1. Io credo che ci voglia un misto di umiltà e curiosità che ci accompagna perennemente nel Sapere (e quindi nell'Apprendere).
      Del latte magari ne riparleremo più avanti nei mesi, ma il concetto di base è sempre il medesimo.
      Ciao
      A.A.

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    2. beh .. direi che l'esperienza non ti manca....

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    3. Ciao Jack,
      oramai allevo polli da tanti anni, ed in effetti la curiosità è sempre stata una mia fedele compagna: l'esperienza me la sono fatta in questo modo, cercando di osservare e rispettare al massimo gli animali.
      Ciao
      A.A.

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  2. Che bel racconto dettagliato, da piccola anch'io ho osservato quanto hai descritto e mi hai fatto rivivere dei ricordi bellissimi.Rosita

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    1. Mi fa piacere Rosita che certe mie parole evochino ricordi addirittura bellissimi. Ne sono onorato.
      Ciao
      A.A.

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  3. Wow che bel post grazie! Che tu ci creda o no, oggi a mezzodì ancora non sapevo dell'esistenza di questo post, pranzando con mio marito e, occasionalmente, con i miei suoceri abbiamo parlato proprio di galline, di deposizione di uova (non mi ricordo come è partito il discorso). Dicevamo che normalmente con il freddo invernale le galline smettono o rallentano la deposizione delle uova, vero? E ci chiedevamo come mai, io ipotizzavo per la necessità di risparmiare energie dato il preriodo invernale. E poi abbiamo pensato alle povere galline di batteria dentro i capannoni che invece vengono spremute sempre ininterrottamente. Poi ci chiedavamo se una gallina in condizioni ottimali (come le tue) fa un uovo al giorno o anche di più... Insomma discorsi da ignoranti in materia... Ma magari ancora per poco, perchè ci piacerebbe tenerne qualcuna quando cambieremo casa. Magari ti chiederò consigli! Grazie, Ciao, Denise.

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    1. Cara Denise,
      l'importante è partire.
      Con una coppia di animali avrete modo di fare pratica senza fare danni, e certamente ci saranno contadini che nella zona sapranno darvi molti consigli.
      Come ho già ribadito in altre discussioni, il confronto è veramente tutto (sopratutto per chi parte e ha tanti interrogativi tra se ed il fare).
      Nel mio piccolo sarò ben lieto di darvi qualche consiglio.
      Ciao
      A.A.

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  4. ciao! complimenti per il post! vorrei chiederti un consiglio, visto che ne saprai sicuramente più di me sull'argomento! io ho avuto una prima chioccia e quindi l ho messa in una parte del pollaio,separata dalle altre galline che altrimenti avrebbero continuato a fare l'uovo sotto la chioccia. Poi una seconda gallina ha deciso di fare "il suo dovere" diventando a sua volta chioccia. così ho ripetuto l'operazione di metterla nella parte di pollaio separata, assieme alla prima chioccia. Forse non s'aveva da fare, perchè la seconda non ha voluto saperne di covare le sue uova!! ha preferito piuttosto "rubare" il nido alla prima, con tanto di beccate e schiamazzi.
    La domanda che mi pongo è: c'è un modo semplice per convincere la chioccia a covare le sue uova? o devo assolutamente dedicare un pezzo di pollaio separato per ogni chioccia? ora che ho visto l'immagine della cassetta con la chioccia in cova però forse mi hai dato una buona idea! :)

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    1. Dunque, per "convincere" una chioccia a covare ci sono antichi rimedi piuttosto burberi, ma a me non hanno mai dato mai buon esito.
      C'è chi tende ad "ubriacare" la gallina dandole del pane zuppato nel vino, in modo che questa innalzi la temperatura corporea e si accosti quindi alla condizione della cova.
      C'è anche chi mette la gallina in un luogo molto stretto e le pone sopra una cassetta della frutta rivolta con un peso sopra, in modo da costringerla a covare.
      Ma...se devo essere sincero, sono metodi che a me non hanno mai dato esito positivo, e m'è parso solo di far soffrire l'animale.
      Quindi, se tu hai la fortuna di avere una chioccia, ricordati di metterla sempre isolata dalle altre galline (e Chiocce) e di evitarle qualsiasi tipo di disturbo.
      Ciao
      A.A.

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    2. grazie mille per la risposta!
      ciao!
      Damiano

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  5. Adesso vedo tutto Chiaro.
    Ciao Agricoltore, sono la moglie di Harlock. Lui con me da molto per scontato,
    ma per me polli e galline sono una novità, non ci sono cresciuta nel mezzo come lui.
    Grazie per l'ottima spiegazione:-)

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    1. Tiziana molto piacere.
      Son convinto che il buon Harlock saprebbe darti molte più spiegazioni del sottoscritto, e ti consiglio di "sfruttare" quest'opportunità che hai in famiglia.
      Sarà comunque un piacere sapere che mi leggi e che in qualche modo potrò alimentare la tua curiosità.
      Grazie
      A.A.

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  6. Ti ho letto volentieri e trovo interessanti le informazioni. Ti chiedo di poter inserire il tuo blog nei miei blog personali.
    ...Il 24 maggio ho messo in cova una chioccia con 13 uova. Ho anche una incubatrice, ma da scarsi risultati rispetto alla chioccia. ciao

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    1. Nessun problema, e facci sapere come andrà la schiusa.
      Ciao
      A.A.

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  7. Articolo interessante. Ieri sono nati i pulcini nel mio pollaio. La chioccia è una livornese. Essendo la prima volta che una mia gallina diventa chioccia, e grazie a Dio che ha creato prima il gallo e la gallina(chioccia), e dopo l'uovo, ho l'onore di osservare una bella esperienza della natura. Cercando informazioni riguardo a come alimentare i pulcini, navigando ho trovato questo blog.

    Complimenti per le informazioni.

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    1. Mi lusinga leggere addirittura la parola "articolo"...
      Diciamo che io sono un appassionato che riporta le sue esperienze, e queste mi piace metterle a disposizione di chi (magari) ne ha bisogno.
      Ciao
      A.A.

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  8. ciao, ho delle domande sull'igiene nel pollaio e nell'aia :-)
    tanto per cominciare al momento ho 2 aree:
    A) zona da 150mq di razzolo con casetta piccolina bassa in tufo dove dormono al momento 18 polli.
    B) un'aia piccola anche questa in tufo con piccolo razzolo di circa 30mq, 3 oviole che per ora non hanno prodotto uova

    dei 18 polli sono sicuro che almeno 3 sono in realtà galline, dicono che può capitare quando sono pulcini... vero?

    vorrei spostare le tre galline ed il migliore dei polli dentro l'aia e cominciare a produrre pulcini da cova. Potrebbe funzionare? o mi proponi altri cambi? tenendo presente che da dicembre i polli verranno spostati nel mio surgelatore XD

    riguardo l'igiene al momento io lascio paglia abbondante sul fondo che si sporca mano a mano, dopo circa 1settiimana, spesso prima in base allo sporco, alzo la paglia sporca con un forcone, poi il restante letame con una pala e spargo il tutto su un orto a riposo. durante i periodi estivi lavavo anche con una pompa ma adesso noto che resta umido per troppi giorni quindi credo che sia meglio per i polli che non lavi con una pompa...

    tu cosa mi consigli?

    il letame di pollo potrei conservarlo in qualche altra maniera o va interrato subito? ho uno di quei brutti terreni neri neri e pieni di lombrichi ma che quando fa caldo "spaccano" e pensavo che paglia e letame di polli mi avrebbero aiutato...

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    1. Perdonami se solo adesso ti rispondo...
      Talvolta si riesce a capire il sesso dei polli anche quando son pulcini: la cresta, il portamento e l'atteggiamento fanno spesso intuire il loro futuro.
      Mi parli di pulcini da cova, ma non ho ben presente di cosa si tratti: mi potresti spiegare meglio?
      L'idea della paglia è molto buona, ed io stesso la uso in determinate situazioni.
      Quella di lavare con una pompa invece mi lascia un poco perplesso: generalmente i pollaio sono luoghi poco areati, e temo che in estate potresti avere troppa umidità (con conseguenti parassiti) ed in inverno potresti raffreddare troppo l'ambiente.
      Il guano di pollo io lo uso in due modi: o lo "spengo" tenendolo in grandi secchi pieni d'acqua, oppure lo lascio in cumuli e lo uso solo dopo 7-8 mesi
      Ciao
      A.A.

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  9. Salve,avrei bisogno di un consiglio .
    Sabato scorso sono nati undici pulcini dalla prima covata della mia chioccia su sedici uova.
    Non so cosa fare,perché è successo che la gallina quando era ancora nel nido, ha schiacciato purtroppo uccidendoli due pulcini, poi altri tre nell'arco di tre giorni calpestandoli! Poverini!
    Ora sono rimasti sei pulcini, sto pensando di allontanare la chioccia!
    Secondo voi faccio male?

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    1. Molte sono le chiocce maldestre: spesso questo è dettato dalla loro inesperienza, o piuttosto anche dalla loro stazza.
      Altre invece sono "poco delicate" per Natura...
      ...in alcuni casi preferiscono eliminare la prole di troppo (in numero o perchè non sana), al fine di portare avanti la covata migliore.
      Cosa fare?
      Se è alla prima covata io le concederei il beneficio del dubbio e la porterei alla seconda covata: semmai dovesse ripetersi, allora quella non sarà mai una buona chioccia, e le eviterei tutto questo semplicemente togliendole le uova mentre ha lo stimolo ad acchiocciarsi.
      E' successo anche a me, perlomeno 3 o 4 volte.
      ciao
      A.A.

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  10. Secondo me no perchè se continua ad ucciderli è meglio allontanarli e magari farli allevare da delle altre chiocce

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    1. ..se ne ha di disponibili, e se queste le accettano, sarebbe l'ideale.
      Ma mi ripeto, io lascerei il beneficio del dubbio e tenterei di portare avanti quella covata con la propria chioccia.
      Ciao
      A.A.

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  11. AIUTO!!!!! Ho una gallina che durante il giorno rimena nel nido con sotto di lei 2/3 uova e alla sera se ne ritorna sull'albero dove abitualmente passa la notte tolgo le uova e il giorno seguente si ripete .cosa dovrei fare.grazie

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    1. Ciao Anonimo,
      io eviterei di lasciarle le uova, e non le dedicherei più tale "impegno".
      Ho due galline che hanno questo "vizio", e di anno in anno si ripetono ad inizio e fine estate, sempre con la medesima tiritera: prima litigano se mi accosto per controllarle, e poi alla sera le trovo altrove a dormire.
      Adesso, come si acchiocciano tolgo loro le uova.
      ciao
      A.A.

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  12. Buongiorno Agricoltore, ho letto il tuo articolo, interessantissimo, adesso mi è chiaro il concetto Gallina- Chioccia. Ho appena iniziato ad allevare galline, sono solo 6 mesi, le tengo almeno 7/8 ore all'aperto, e nel pomeriggio le rimetto nel pollaio dove covano e dormono. Ho un gallo per 6 galline. La razza delle galline è Isabrown, il gallo in verità non lo so, ma l'ho preso da un contadino, anche lui era già abituato a stare all'aperto. Fin dal primo giorno che le ho prese hanno iniziato subito a fare le uova, per tutto l'inverno hanno prodotto come orologi, adesso che siamo tra fine aprile e primi di maggio trovo due massimo tre uova nel pollaio, la domanda è: è normale che alcune abbiano smesso, o devo pensare che le facciano all'aperto? Considera che non ho recinzioni, non saprei dove cercarle!!! mi sarei aspettata che smettessero con il freddo, non certo adesso...In ogni modo la soddisfazione è grande lo stesso, sono animali simpatici e anche intelligenti a dispetto dei falsi miti, le chiamo e arrivano subito correndomi incontro, e si fanno anche prendere in braccio! Non da tutti naturalmente! Grazie per le belle spiegazioni che dai nel tuo blog..buon lavoro!

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    1. Gennaio...ovaio, ed è proprio con freddo (quello vero) che le galline riprendono a deporre uova.
      Piuttosto, se non hanno recinzioni per contenerle, le uova potrebbero essere ovunque.
      Ti chiedere di fare un piccolo e semplice esperimento: tienile chiuse per un paio di giorni, e vedi se il numero di uova aumenta.
      Se così fosse avresti da te la soluzione al tuo "problema".
      Ma, se posso permettermi, lasciale razzolare sinchè ti è possibile: tenta di fare un recinto, o anche solo un pollaio mobile in modo che questi animali possano muoversi e nutrirsi in tutta liberà. ne gioverà della loro vita, e delle loro uova!
      Ciao
      A.A.

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  13. buonasera volevo un consiglio dopo aver letto molti siti su internet, volevo ricevere qualche consiglio da parte vostra., ho una gallina ovaiola che da circa 2 giorni da se mi è diventata chioccia ( strano perchè da quello che ho letto le galline ovaiole non sono ritenute delle buone chiocce) ha circa 1 anno e volevo chiedervi se è il caso di mettere a cova 12 uova però ho molta paura che non porti a termine la cova e che quindi non mi nascano i pulcini anche pke sono molto inesperta ho solo un piccolo pollaio familiare e questa è la sua prima cova. potete aiutarmi?
    ah volevo anche chiedervi siccome ho letto che la chioccia mentre cova andrebbe separata dalle altre galline potrei evitare io o rischio che smetta di covare anche perche oggi ho visto che un altra mia gallina si era messa sopra di lei per fare l'uovo anche se aveva un altro cesto a sua disposizione
    comunque io ho 4 galline ovaiole di cui 1 in cova e un gallo mugellese.
    spero di ricevere molte risposte e vi ringrazio in anticipo

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    1. Ti rispondo ben volentieri.
      A si son acchiocciate diverse ovaiole, e la Livorno stessa è considerata una razza da uovo...e le mie chiocce attualmente son tutte livorno (eccezion fatta per una tacchina, instancabile covatrice).
      Se è all'inizio, ed alla sua prima cova, io partirei con 9 uova, e cercherei di non avere aspettative altissime: le prime cove spesso s'interrompono dopo una settimana.
      Poi...
      E' abbastanza regolare che altre galline si ammassino nella sua cova per deporre uova: un'anno lasciai che questo avvenisse indiscriminatamente, ed alla fine la "nerina" (chioccia storia...maldestra ed amorevole a seconda delle occasioni) ne ebbe sotto ben 27.
      Ricordo che quando andai a toglierle, lei mi beccò così tante volte che la mano mi divenne come un pallone...ed aveva ragione lei, Decisi quindi di lasciargliene 13, in barba alle superstizioni numeriche, e ne portò avanti 13, dei più variegati, e con schiuse che ebbero un lasso di tempo di circa 12 giorni.
      Una gran confusione che mi fece sorridere, mi servì a comrpendere molte cose, ma che non ripeterò più.
      Il mio consiglio: isola la chioccia dalle altre galline.
      ciao
      A.A.

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  14. buonasera volevo un consiglio dopo aver letto molti siti su internet, volevo ricevere qualche consiglio da parte vostra., ho una gallina ovaiola che da circa 2 giorni da se mi è diventata chioccia ( strano perchè da quello che ho letto le galline ovaiole non sono ritenute delle buone chiocce) ha circa 1 anno e volevo chiedervi se è il caso di mettere a cova 12 uova però ho molta paura che non porti a termine la cova e che quindi non mi nascano i pulcini anche pke sono molto inesperta ho solo un piccolo pollaio familiare e questa è la sua prima cova. potete aiutarmi?
    ah volevo anche chiedervi siccome ho letto che la chioccia mentre cova andrebbe separata dalle altre galline potrei evitare io o rischio che smetta di covare anche perche oggi ho visto che un altra mia gallina si era messa sopra di lei per fare l'uovo anche se aveva un altro cesto a sua disposizione
    comunque io ho 4 galline ovaiole di cui 1 in cova e un gallo mugellese.
    spero di ricevere molte risposte e vi ringrazio in anticipo

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  16. Buongiorno A.A.,
    necessiterei di un aiuto.
    Ho 4 galline, due da un paio di anni e due appena arrivate, sono molto affezionata a questi "animaletti", tanto da aver dato loro un nome.
    Da 2 giorni Giuditta, una delle due galline vecchie, presenta evidenti segni di malessere, l'occhio sinistro si è chiuso e il bargiglio sinistro si è gonfiato, ha muco che fuoriesce dal naso, ha la diarrea, non mangia e non esce dal pollaio.
    Vorrei avere qualche consiglio, sono inesperta e leggendo in rete mi sembra che tutte le malattie presentino gli stessi sintomi.
    Giuditta tre settimane fa è stata morsa da un cane, le ho curato la ferita e dopo pochi giorni si è rimessa, il suo attuale malessere potrebbe dipendere dal morso?
    Devo separarla dalle altre?
    Come posso aiutarla?
    Ringraziandoti anticipatamente, ti saluto

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    1. Ciao "Anonimo/a",
      vorrei aiutarti, ma non essendo un veterinario non posso assolutamente permettermi di lanciarmi in diagnosi del genere.
      Certo è che il morso del cane potrebbe averle fatto partire un'infezione...
      ...com'è certo che potrebbe non entrarci assolutamente niente con tutto questo.
      Un consiglio: contatta un Veterinario, ed esponi a lui la faccenda.
      Son certo che saprà darti consigli assai più attendibili dei miei.
      Nel dubbio comunque io la separerei dalle altre, le darei un giaciglio pulito ed acqua a disposizione, e non eccederei con mangimi specializzati e/o miscele e/o granaglie troppo calorose: orzo, o farina di orzo...grano tenero, o farina di grano tenero, e poco altro...almeno sino a che il veterinario non ti dirà come procedere.
      Mi raccomando, l'acqua!
      Ciao
      A.A.

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    2. Ciao,
      ti ringrazio per il consiglio.
      Giuditta sta meglio, ha riaperto l'occhio ed il bargiglio è sgonfiato, ieri è uscita ed è stata con le altre tutto il giorno. Ho utilizzato i rimedi della "nonna": acqua e aceto, aglio e yogurt; spero di non avere più bisogno del Veterinario...
      Grazie mille!

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    3. L'acqua ed aceto è una mano santa che conosco bene.
      Per l'aglio, io lp somministro occasionalmente nei pastoni, ma generalmente lo do ai maiali.
      ciao e grazie
      A.A.

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    4. Ciao A.A., sono nuovamente a chiederti aiuto, ma per un motivo ben più bello rispetto al precedente.
      Fortunatamente le "ragazze" stanno tutte bene.
      Avrei il desiderio di veder nascere qualche pulcino nel mio pollaio, ma proprio non so da quale parte incominciare.
      Al momento attuale ho le solite 4 ovaiole, Giuditta potrebbe essere Chioccia perché in passato ha presentato questa attitudine. Ho parecchie perplessità, non so se è possibile inserire un gallo nel pollaio dopo tanti anni che le galline sono sole, non so quale tipologia di gallo potrebbe andare bene. Mi hanno proposto un galletto brahma in regalo, che coca ne pensi?
      Potrei avere qualche consiglio per non fare danni.
      Grazie,
      Micaela

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    5. Metterei un gallo della medesima razza delle tue galline, magari giovane, e lascerei alla Natura di dettare le regole.
      Un consiglio: non metterlo troppo giovane, sennò potrebbero essere proprio le tue galline a farlo fuori.
      Fammis apere
      ciao
      A.A.

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    6. Ciao A.A., sto leggendo il tuo blog dal principio compresi commenti e risposte ed ho potuto dedurre che il mio desiderio non è poi un'ottima idea. Mi ritroverei a dovere affrontare le stesse problematiche di alcuni dei tuoi lettori, pertanto al momento resterà solo un desiderio...
      Grazie,
      Micaela

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    7. Cara Micaela,
      c'è un tempo per tutto, e forse questo non è quello per fare quanto avresti voluto.
      Apprezzo molto le persone che sono pronte a valutare bene (e prendersi il debito tempo e le debite informazioni) quando si tratta di allevare animali.
      Se e quando vorrai, credo proprio che mi troverai qui, ben felice di dirti la mia.
      Ciao e grazie a te
      A.A.

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    8. Ciao A.A.,
      spero ti sia rimesso dalla bronchite.
      Avrei cortesemente necessità di alcune informazioni riguardanti una gallina, una piccola livorno bianca, che potrebbe volersi fare chioccia.
      Da alcuni giorni scappa dal pollaio e depone le uova dentro il tronco vuoto di un albero. Purtroppo uscendo di casa la mattina e ritornando la sera, non ho ancora avuto la possibilità di osservare i suoi comportamenti durante il giorno. Lo farò durante il week end.
      Per il momento non cova, ma ho letto che prima di iniziare deve deporre dalle 7 alle 20 uova.
      Senza pensare, ho tolto le uova dal nuovo nido e le ho spostate in una cassetta da frutta dentro il pollaio, lei le ha guardate un po' ma mi sembra avrerle abbandonate. Riflettendo e cercando di documentarmi, ho il dubbio di avere commesso un errore. Come devo comportarmi? Devo lasciare le uova nel tronco dell'albero e se si quante? Come sai, avevo abbandonato l'idea di allevare altri animali, ma nel caso in cui si facesse chioccia, mi consigli di prendere uova fecondate da farle covare? Scusa se ti disturbo in continuazione, ma ciò che leggo in rete mi sembra sempre tutto ed il contrario di tutto... Leggendo il tuo blog ho maturato molta stima per te e quindi fiducia.
      Un grazie anticipato!
      Micaela

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    9. Ciao Micaela,
      a mio avviso è importante assecondare l'indole di essere chioccia in una gallina.
      L'industria a letteralmente DISTRUTTO ciò, a favore di ovideposizioni continue, visto che essere chioccia vuol dire non deporre uova almeno per un mesetto.
      Detto questo, se vuoi provare, lascia le sue uova nel tronco, non farti vedere troppo curiosa su quel "suo" luogo privato, e controlla che lei rimanga del tempo lì.
      Non è per tutte le galline la stessa cosa, e nemmeno è immediato o scontato: se ti accorgerai che il tempo trascorso lì dentro sarà sempre crescente, allora procurati delle uova fecondate (in numero dispari e ti consiglio non superiori ad 11) e sostituiscile con le sue non feconde.
      Non farti beccare mentre fai questa operazione, e poi osserva cos'accade.
      Lei potrebbe anche non essere interessata, oppure acchiocciarsi ma poi rompere la cova dopo qualche giorno.
      Stiamo a vedere...
      Ma ricordati: una covata porterà sempre maschi...e quindi scelte, selezioni, e problemi.
      Rifletti bene sulla tua scelta, e poi portala avanti... quale che essa sia.
      Per quello che posso sono ben felice di esserti d'aiuto.
      Ciao
      A.A.

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