Taglio dell'erba per gli animali del podere

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sabato 2 novembre 2013

Il mio Novembre

E' iniziato il mese di Novembre, e con lui inizierà il periodo della raccolta delle olive, verrà seminato l'orzo ed il favino per i maiali, le fave e gli agli nell'orto, e ci sarà da segare la tanta legna per l'inverno.
Novembre è un mese che generalmente poco viene amato: le giornate che si accorciano, la pioggia, la nebbia, il freddo...
Eppure, oltre che ad esser bello proprio per le cose sopra scritte, è il momento in cui la Natura "tira su la coperta": me la immagino proprio così, come se si preparasse al sonno invernale, ed in questo mese si coricasse nel letto e si ricoprisse con una grossa e pesante coperta fatta di mille foglie rosse e marroni.
Novembre è come quel momento in cui si sente che arriva il sonno e si decide di spegnere la luce del comodino, quando le palpebre si intorpidiscono e i movimenti delle mani si fanno pesanti.
Per me Novembre è proprio quel momento in cui sappiamo che Morfeo ci porterà con se e non gli opporremo alcuna resistenza.
Penso all'odore delle castagne sulla brace del camino, ai panni stesi ad asciugare che prendono l'odore di affumicato, mentre nel tegame cuociono i funghi raccolti al mattino.
Quel misto di malinconia e protezione che solo questo mese riesce a darmi, dove fuori il buio conquista presto le campagne, e gli animali non sentono alcuna sofferenza in questo.
In lontananza forse l'ultimo bramito di stagione di un capriolo, mentre i fringuelli fischiano al rientro serale.
Le nuvole basse sembrano ingoiare la collina ed il podere, e la luce diviene opaca.
Nell'orto il cavolo nero svetta superbo, mentre tutto il resto oramai muore: solo una zucca gialla è rimasta tra l'erba ormai alta, e la bietola tornata laddove era stata tolta.
Il rumore della pioggia sul tetto si alterna alle prime giornate frizzanti, dove l'aria entra diretta ai polmoni quasi a spronarli a tornare a respirare dopo tanta calura.
Una buona minestra di patate calda è quello che ci vuole, mentre dal baule ricompaiono le calze di lana ed i primi maglioni.
Il tasso se ne va dalla vigna lasciando il posto alle capre, mentre le foglie cadono ed un grande profumo di bosco mi avvolge il cuore.
Per me novembre è questo.

22 commenti:

  1. Ciao agricoltore senza tempo e grazie per avermi fatto sognare qualche istante.
    Novembre in una città come Milano è come tutti i mesi dell'anno. Qui il ritmo delle stagioni, il tempo che passa in armonia con la natura non esiste proprio. Allora chiudo gli occhi e sogno le mie colline piacentine oppure mi imbatto piacevolmente in parole come le tue.
    Grazie ancora
    Catia

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    1. Ciao Catia,
      mi fa piacere che in qualche modo le mie parole semplici possano far sognare qualcuno: è un onore per me leggere quanto scrivi.
      Cerco di immedesimarmi in quella vita tanto distante dalla mia, in quei ritmi frenetici fatti di odori e rumori a me distanti...per me incomprensibili.
      Per un breve periodo della mia vita ho vissuto in città, e ricordo l'affannosa ricerca quotidiana del "verde", del "piccolo" e del "familiare": quanta fatica facevo a sentirmi a mio agio a vivere in un palazzo dove non conoscevo il dirimpettaio, dove passavo per la strada senza ricevere alcun saluto, dove mi sentivo solo fra tanti.
      Ed allora cercavo appunto qualcosa che mi appartenesse, come se cercassi una piccola dimensione in un ambiente così esteso: un quotidiano fatto di rituali come salutare il signore che ogni giorno portava a spasso il cane, portare le briciole ai piccioni del parchetto sotto casa, andare nel piccolo generi alimentari ad annusare le verdure di stagione, capire dove le anatre andassero a dormire lungo il fiume...
      La Natura c'è ovunque, e credo che anche nella città più grigia si possa trovare qualche scampolo di quello che ho appena detto.
      Forse si deve faticare per farlo, ma anche un balcone o un davanzale possono darci l'idea del tempo che passa e dei mutamenti che trasporta con se.
      Grazie ancora per quello che hai scritto.
      A.A.

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    2. E' vero quello che dici: anche in città se si vuole si possono trovare i segni e i ritmi del tempo. A volte però è proprio la città stessa che ci impigrisce e ci stanca con tutta la sua velocità.
      La Catia che vive a Milano è molto diversa dalla Catia delle colline. Lassù non riesco a stare ferma, ho voglia di fare, di vedere, di scoprire...

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  2. ciao,anche qui da me è arrivato l'autunno,e che autunno,non fà altro che piovere e se non piove è brutto e nuvoloso,molto umido (ah si io vivo in Trentino in Val di Fiemme)ma spero ancora in qualche bella giornata.Ormai nel mio orto non ce più niente,un po di pomodori nella serra,e qualche pianta di insalata che ho trapiantato,anche le galline si rifiutano di fare uova (per il momento le devo comperare :( )Fuori casa ce ben poco da fare,accudiamo quei pochi animali che abbiamo (nella speranza che aumentino)e aspettiamo l'inverno.Buon lavoro

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    1. Ciao Daniela,
      in questo periodo, e sino a Gennaio, le galline dovrebbero starsene a riposo: dopo mesi di deposizione è fisiologica questa pausa.
      Ci sarebbe l'orto invernale da allestire, ma a codeste temperature non so quanto sia fattibile...magari cavoli?
      Ciao e buon Novembre
      A.A.

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  3. Hai descritto il mese in maniera quasi perfetta. Copierò il Tuo scritto e lo metterò tra quelli che passerò ai miei figli e nipoti. ciao

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    1. Fer Mala, cosa posso dire?
      Ti ringrazio per l'importanza che dai a quello che ho detto.
      Senza grandi sforzi linguistici ho semplicemente detto quello che vivo nel mio quotidiano di novembre.
      Grazie davvero
      A.A.

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  4. Le tue parole sono poesia. Hai descritto le atmosfere novembrine con una maestria impareggiabile.
    Il mio orto è marcito!!! Non so da te, ma qui in Friuli non fa che piovere da settimane. Anche i colori sono marciti... le foglie cadono dagli alberi fradice e pesanti e l'umido penetra dappertutto. Ritrovo il calore e la bellezza dell'autunno solo quando accendo la stufa in cucina e il fumo legnoso riempie la casa.
    Ti abbraccio
    Francesca

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    1. Mi sa che tra un pò comincio a marcire pure io...
      Non ho mai visto così tanta pioggia ed umidità come negli ultimi 14 mesi.
      Francesca, ti confesserò una cosa: io Amo l'autunno, ed ho un grandissimo rispetto di quello che rappresenta: anche le foglie marce sono necessarie, credimi...
      E la stufa accesa regala quella magia che a mio parere neanche il caldo sole estivo riesce a dare: nel freddo un punto di calore è il tesoro più grande.
      Ciao
      A.A.

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  5. Nata e cresciuta ai piedi delle prealpi lombarde, ora imparo un autunno diverso...quello del Sinai egiziano,fatto di giornate ancora calde e sere belle fresche, di incredibili nebbie al mattino che pare milano!
    Degli ultimi melograni e datteri e delle prime arance.

    Un po' mi mancano le caldarroste e la polenta di mamma!

    grazie per la poesia di questo post carico di ricordi.

    ps: in questa folle avventura che parte da un pezzo di sabbia vera, vuota, piantiamo ulivi , tanti ulivi fra dieci giorni!
    agricoltore anacronistico per me e' un'ispirazione,uno sprone a non arrendersi.

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  6. scusa...dimenticato di firmare.

    Asfura

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  7. Credo sia doveroso il mio ringraziamento verso tutti voi che, con commenti così lusinghieri, mi avete commosso.
    Come ho detto tante altre volte, io scrivo come penso, e penso per come vivo: qui sul blog cerco solo di mettere un freno alla mia scurrilità, e tutto il resto lo scrivo senza troppi filtri.
    Per me Novembre è un mese molto bello, ma sopratutto importante, e se avrete la pazienza di leggermi per queste altre due righe, vi spiegherò il perchè di questo mio pensiero.
    ...
    In una vita...in una società dove tutto è frenesia, dove siamo chiamati a correre ad ogni ora, dove le ore a disposizione sono sempre poche, dove si deve puntare al maledetto "tutto e subito", e dove oramai molto è dato per scontato...
    ...dove l'estate dovrebbe durare dodici mesi, dove le giornate dovrebbero avere solo poche ore di buio.
    Dove "quanto son belle le cicale", gli ombrelloni al mare, le vacanze d'Agosto dove l'intera Italia deve fermarsi, dove il condizionatore è il migliore amico dell'uomo, dove "se non c'è il condizionatore non ci vado", dove "ma che bello passare l'intera giornata dentro al centro commerciale...con i condizionatori a palla", dove "vorrei che l'estate non finisse mai".
    In un avita...società dove tutto questo (spesso) è il pensare attuale, io sono FORTISSIMAMENTE ANACRONISTICO, ed ancora una volta non mi riconosco in questo attuale.
    La Natura, che è quella "cosa" che sovrasta e sorregge ogni cosa, ha i suoi cicli, e le piante...gli animali...e l'uomo hanno i loro: il rinnovamento avviene attraverso il cambiamento, e non ci sarebbe rinnovamento senza l'inverno...senza la notte...senza il letargo...senza le migrazioni.
    Novembre è proprio quella porta che c'è fra la coda dell'estate ed il naso dell'inverno.
    Novembre è il momento in cui la Natura sente il sonno...e LA STANCHEZZA dell'estate.
    Come si può non amare il momento che precede il risposo?
    O forse oggi è il riposo ad essere anacronistico???
    Magari avrò di questi gusti perchè, mentre i più hanno trascorso alcuni momenti dell'estate ad essere "sudati soddisfatti sotto i propri ombrelloni o compiaciuti di fronte a condizionatori rabbiosi", io (e come me il 90% degli agricoltori o allevatori) li ho trascorsi lavorando tutti i giorni, e coadiuvando quella Natura che girava a mille.
    Adesso la Natura, ed i suoi coadiuvanti, devono iniziare a rallentare...e a Novembre questo accade.
    Non pensiate che iniziano le ferie per il sottoscritto, come del resto la Natura non va in ferie, ma certamente le cose prenderanno una dimensione più sostenibile e ci sarà anche il tempo di recuperare le forze e preparasi per la prossima primavera, continuando a lavorare tutti i santi giorni...tutti.
    Novembre appunto è una porta, ricca di colori e profumi, sapori e gesti che riconciliano corpo e mente.
    Grazie tante Asfura per le belle parole che ancora una volta hai voluto scrivere, e spero che anche il tuo nuovo Novembre sia riconciliante.
    Grazie davvero a tutti.
    A.A.

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  8. Bellissimo, sembra una dolce favola e invece è una dolcissima realtà. mi è piaciuta tantissimo la Natura che tira su la coperta, non ci avevo mai pensato, ma è proprio così. Complimenti, tornerò a trovarti
    Emi

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  9. E' vera poesia!
    Io della Natura faccio parte, l'amo, la curo, la rispetto e la proteggo, e lei fa lo stesso con me. Vivo in un mondo parallelo, senza troppi condizionamenti, scandito dai suoi ritmi secolari e mi sento in pace. Ho la fortuna di godere, giorno dopo giorno, delle meraviglie che essa mi regala.... ora sembra morire, ma sboccerà ancora, per me, per tutti in un tripudio di vita. Ora il ritmo rallenta, si trascorre più tempo al coperto, e mentre ci si prepara per la nuova primavera si assaporano il tepore e la compagnia del focolare.
    Speriamo solo che l'uomo moderno, quello che rimbalza come una pallina impazzita del flipper, non finisca per distruggerla!
    Piacere di averti scoperto, un saluto
    Rigel

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    1. Piacere mio Rigel, e grazie per la visita ed il commento.
      Vedo che anche te vivi in "simbiosi" con i ritmi della Natura: sei agricoltore o cosa?
      Ciao
      A.A.

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    2. Piacere mio Rigel, e grazie per la visita ed il commento.
      Vedo che anche te vivi in "simbiosi" con i ritmi della Natura: sei agricoltore o cosa?
      Ciao
      A.A.

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    3. Agricoltore non professionista, che vent'anni fa ha fatto la scelta di abbandonare la città e seguire il suo cuore verde in un minuscolo paesino in montagna.
      Quasi nessuno mi ha capito... la strada tortuosa, chilometri per giungere al primo abitato un po' più grosso, niente farmacia, un piccolo alimentari che è rimasto chiuso per anni, il dottore una volta a settimana, nemmeno il prete...
      Dicevano, e dicono ancora:- In questo paese non c'è niente!
      Se non è niente l'aria pulita, frizzante dopo una nevicata, profumata di fieno, di bosco, di terra umida dopo un acquazzone.. se non sono niente le montagne che si tingono dei colori del tramonto, e le stelle così tante e così vicine che pare di poterle toccare... la pace, il silenzio che mi accompagnano quando cammino nel bosco con il mio cane... la soddisfazione di un raccolto abbondante dopo tanto lavoro...
      Solitamente non parlo di me e non mi interessa discutere per convincere nessuno; il mondo è bello perchè è vario, dicono... o perchè è avariato?
      Mi sono riconosciuto nel tuo bellissimo scritto e ho voluto rompere il silenzio.
      Ciao
      Rigel

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    4. ...ed è ancor di più un piacere averti letto!
      Ciao
      A.A.

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  10. Apprezzo i giovani "in gamba", determinati e soprattutto di sani principi!
    Seguirò i tuoi progressi!
    Rigel

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