La seconda lista è forse la più facile: tanto perchè viene dopo la prima (che era la più difficile), quanto perchè è frutto di una passione lunga quanto la mia vita.
Anche per questa lista sia chiaro che:
- non è mio intento fare un trattato sulle razze nominate, ma semplicemente evidenzierò gli aspetti che più mi interessano;
- i dati sull'alimentazione degli animali sono frutto della mia esperienza e, seppur attendibili, non vogliono essere una regola o imposizione per altri allevatori;
- in alcuni casi i nomi delle razze non sono specificati, o lo sono solo con nomi locali;
- non voglio offendere nessuno, ed esprimo solo un mio personale parere sull'argomento animali, senza voler denigrare altre razze non menzionate, allevatori o persone che la pensino in modo diverso dal mio.
A me piace anche la carne, e mangio solo quella prodotta nel mio Podere, con animali che ho visto nascere e crescere, che hanno vissuto in ambienti adeguati e con alimentazioni naturali e rispettose del loro fabbisogno.
Questo è IL MIO ELENCO, e non l'elenco che tutti dovrebbero fare o avere nel cuore...che sia chiaro!
Questa lista comprende cose che già ho, cose che non ho direttamente ma che trovo il modo di avere, e cose che vorrei avere.
In principio fu Teo, un vecchio cocker spaniel che scodinzolante, un attimo prima girava attorno alla mia carrozzina, e poco dopo vedeva muovere i miei primi passi: grazie a lui ho capito da subito che amavo gli animali, e che questi dovevano far parte della mia vita.
1-Cane: l'importanza del cane nel podere è fondamentale per mille aspetti, ma su tutti la sicurezza della casa, della corte e degli animali.
Sono molti i tipi di cani (e magari le razze) che possono essere adatti al Podere, ma la mia scelta è su tre tipi di cani: il cane che vive in casa, quello che vive nell'aia, e quello che vive con gli animali.
Il cane che vive in casa secondo me potrebbe essere di taglia media, adatto alla famiglia e agli ambienti domestici, pratico del contatto con la gente (anche estranei) e sopratutto appassionato e docile con i bimbi e gli anziani: mai comunque sprovveduto e sempre attento ai rumori esterni e agli odori "non familiari".
Non c'è una razza migliore delle altre, ma il cane dovrebbe avere il giusto temperamento tra il festoso e l'attento, pronto a giocare e a stare buono, ad essere di compagnia e a saper mostrare personalità in momenti delicati.
Poi c'è il cane che vive nell'aia, che conosce il perimetro ed i rumori ed gli odori che questo racchiude: un cane vigile, che abbia buona voce da avvisare l'agricoltore in ogni momento del giorno (e della notte). Un cane resistente a tutte le stagioni, che non tema la pioggia, il caldo o la neve, e che sia un infaticabile guardiano.
Un cane che non visiti la casa, ma che sappia stare in compagnia del cane di casa quando questo esce per i suoi bisogni: un cane che segua fedelmente l'Agricoltore nei suoi lavori giornalieri e che "lo tenga in contatto con il vane di casa".
Infine c'è il cane che vive con gli animali, dotato di una discreta rusticità, e adatto più alla vita nelle stalle e recinti che assieme alle persone. Un cane che si senta responsabile delle greggi, rispettoso dei piccoli animali e non timoroso di fronte a quelli più grandi e robusti di lui.
Solo per quest'ultimo tipo di cane mi permetterò di nominare una razza che per me è molto adatta a questa mansione: il Pastore Maremmano, che sa essere docile con i capretti ed il pollame, ma che sa essere molto convincente se un'estraneo (animale o persona) tenta di avvicinarsi troppo ai suoi protetti.
Sia chiaro che non amo cani aggressivi, e mai ne terrei uno nella mia casa, nella mia terra e con i miei animali: il cane in campagna ha il suo ruolo (ne ho appunti nominati tre diversi), le sue regole, i suoi spazi ed i suoi impegni quotidiani.
...e ci sarà sempre un Cocker nella mia vita.
2- Il Pollo: libero di razzolare durante il giorno, e custodito nel pollaio la notte, è alla base dell'auto sussistenza alimentare dell'Agricoltore (perlomeno di quello Anacronistico).
Frugale, ha bisogno di poco spazio per trascorrere la notte e per ripararsi in caso di neve o vento molto forte. Se dispone di un pascolo, trova buona parte della sua dieta in quello che c'è sopra (e sotto) il terreno.
I polli si dividono in polli da uovo, da carne e a duplice attitudine.
Tra i polli da uova la Livorno è la mia preferita: indipendentemente dalla colorazione, questa razza è un'instancabile produttrice di ottime uova, è rustica e sa tenere a bada altri avicoli più grossi di lei come anatre, oche e tacchini.
Le uova vengono usate per fare la sfoglia, i dolci e biscotti per la colazione, la frittata settimanale ed altre preparazioni.
Una "razza" considerata (sicuramente in modo improprio per la sua stazza mole ridotta) a duplice attitudine è la Mugginese: di taglia piccola, è una covatrice temeraria, oltre ad essere una discreta produttrice di uova e ad avere carni ottime.
Per la carne scelgo animali meticci derivati da incroci fatti tra i polli migliori (in fatto di resa di carne magra e rusticità), magari ottenuti anche grazie ai polli dei poderi vicini.
Tre tipi di polli, che daranno rigorosamente alimentati con granaglie aziendali (grano tenero, orzo, avena), pastoni di pane e verdure, frutta e pascolo a volontà.
Nei pastoni occasionalmente metterò anche gli scarti della lavorazione del formaggio di capra che faccio per casa, piuttosto che quelli della lavorazione della frutta per fare le marmellate, oppure di uva da vino scartata per la vinificazione (magari perchè ancora un pò acerba) o gli scarti della lavorazione del pomodoro per fare la conserva.
A seconda della stagione, tale alimentazione potrà variare, con l'occasionale aggiunta di mais.
Un aspetto da non sottovalutare è la produzione della pollina (le deiezioni dei polli): ottimo fertilizzante che apporta una discreta dose di azoto alle piante.
Tra carne, uova e Mugginesi circa 50-60 polli.
3-Il Piccione: se si dispone di spazio e tempo per fabbricarne un'ampia voliera, questa potrà darci grandi soddisfazioni anche solo allevando poche coppie di piccioni.
Animale che adoro per le sue carni, impegna poco nella sua gestione (importante tenere pulita la lettiera) ed è semplice e veloce da portare in tavola.
Fornirei una miscela in grani di favino, grano ed orzo. Sono comunque molto ghiotti anche del girasole e del mais (meglio se a chicco piccolo).
Con tre coppie potrei coprire il fabbisogno della mia famiglia, considerando che fanno anche più covate all'anno.
4-Il Maiale: su questo animale la si può pensare come si vuole, ma per me è essenziale che sia presente nel Podere.
Rigorosamente di razza Grigia, derivato da un incrocio tra femmina di Cinta Senese e maschio di Large White, è un animale che si adatta benissimo al pascolo e all'aria aperta (anche con inverni rigidi). Lo spazio e l'alimentazione sono i due elementi fondamentali per l'allevamento del maiale: ampio recinto dove possa grufolare tutto il giorno, con riparo per la notte e per il cattivo tempo (buona anche la soluzione delle arche di legno); due razioni giornaliere (mattino e sera) di granaglie aziendali (principalmente farina d'orzo o orzo in grani), erba (va bene anche falciata), frutta e verdura, castagne e ghiande.
In inverno fornisco anche dell'avena, in modo che l'animale s'incalorisca (regga meglio il freddo), e nei primi 10 mesi di vita do abbondante favino (macinato).
Generalmente macello il maiale quando ha 18 mesi di vita, e più o meno un peso che si aggira attorno ai 180-220Kg di peso.
Un maiale è più che sufficiente a coprire il fabbisogno di un paio di famiglie (volendo anche di tre), ma se un agricoltore vole trarne del reddito consiglio di tenere almeno 2-3 maiali.
Per me l'importante è che il maiale, come del resto tutti gli animali del Podere, sia "sostenibile" per la sua alimentazione (che sia interamente prodotta in azienda) e per il lavoro (ossia che una sola persona riesca a gestire gli impegni quotidiani che ogni animale richiede).
Mi piacerebbe avere boschi (meglio se di cerro e/o di castagno) da potergli dedicare come recinzione, ma per adesso ghiande e castagne vengono raccolte a mano e somministrate assieme alle granaglie.
Un buon modo per prendere le ghiande è quello di stendere un vecchio telo da olive sotto ad una quercia, ed aspettare che il vento ed il sole facciano il resto.
Per me il numero giusto è 3 animali, nati in estate e macellati nell'inverno dell'anno successivo.
5-La Capra: spesso questo animale viene denigrato per le sue presunte doti di "anarchia e caparbietà"...e forse proprio per questo è un animale che per me è eccezionale.
A differenza delle pecore, questo animale "si fa valere" mostrando una grande determinazione ed attenzione in ogni sua azione.
Adatto a vivere nelle pianure e nelle montagne più alte, in posti dove la natura è rigogliosa ed anche in quelli dove non cresce praticamente nulla: forse l'animale più frugale che possa essere allevato nel podere, che offre grandi risorse all'Agricoltore.
Il suo latte, ottimo da bere, può essere utilizzato per fare formaggi freschi (dalle robiole alle caciottine), stagionati, per fare ricotte (delicatissime...da provare) e rovaggioli.
La sua carne è buonissima, delicata nel capretto, saporita nell'animale adulto, comunque meno grassa di quella dell'agnellino e della pecora (o abbacchio): in mille preparazioni, dall'arrosto agli umidi, dal salmì ai ragù, potrete gustare un animale che spesso non viene considerato nella nostra dieta, se non occasionalmente o a Pasqua.
Il suo letame, molto buono per la vigna e gli olivi, può anche essere utilizzato per l'orto, purchè venga fatto stagionare a lungo (io lo uso abitualmente).
Ed inoltre la capra può essere utilizzata per le sue pelli e per la sua lana.
Rimane comunque la soluzione più ecologica per ripulire campi abbandonati, o per mantenere puliti argini e fossi dove è impossibile arrivare con i macchinari.
Parlerei per ore delle capre...
Nella mia zona non c'è una razza autoctona, e quindi prediligo meticci ottenuti da capre che mostrino spiccata rusticità ed adattamento ai climi freddi e caldi, e che non abbiano mammelle troppo basse perchè potrebbero rovinarsele camminando nel bosco o in terreni accidentati.
Se un agricoltore vuole avere carne e latte per uso familiare, un buon compromesso potrebbe essere quello di allevare 6-7 capre ed un becco.
Per me l'ideale sarebbe 24 capre ed un becco.
6- L'Asino: tra tutte le razze, certamente la mia preferita è quella dell'Asino Miccio Amiatino.
Animale che possiede una personalità impressionante, si sa adattare ad ogni clima e terreno, e potrebbe essere fondamentale per le piccole aziende e per i vari Agricoltori Anacronistici che ci sono in giro.
Mangia praticamente di tutto al pascolo, si accontenta di fieni anche non perfetti (purchè non presentino muffe o siano prossimi a marcire), ha poche pretese in fatto di stalla: un animale che forse è molto simile alla capra, e per questo gode della mia massima stima ed attenzione.
Se domato per la soma, con un basto potrà essere un fedele aiuto nelle varie fasi dell'esbosco, per trasportare balle di sementi, granaglie, letame, per portare ceste di uva, olive, frutta e verdura, o per spostare canestri legna da ardere, o per movimentare le presse di fieno e paglia.
Se poi fosse domato per il tiro, potrebbe essere un ottimo mezzo di trasporto all'interno dell'azienda (o per aziende limitrofe) con piccoli carretti ad un posto.
Adatto anche per la doma a sella, e quindi indicato per il trekking in terreni fortemente svantaggiati dove il più blasonato purosangue dolicomorfo non oserebbe mai avventurarsi.
E non ultimo, una montagna di buona cacca da usare per concime dell'orto e della vigna.
Per me 2 asini femmine, pronte a darmi prole per aumentare l'allevamento.
7- Avicoli assortiti: nel pollaio possono vivere anche altri avicoli oltre ai polli.
I tacchini (detti luci o billi), almeno 5, con le femmine che sono ottime covatrici (alla faccia delle incubatrici). Le uova sono comunque buone nelle frittate o per fare ripieni.
Le faraone (dette gallinelle) che sono tanto chiassose ma anche tanto buone. Ameno 6 esemplari.
Le Anatre Mute (dette nane) con la loro carne impareggiabile, sanno tenere a bada le erbe di qualsiasi prato, e sono molto territoriali nei confronti di animali estranei. Le loro uova sono adatte per fare la sfoglia ed i dolci, ma a me piacciono anche affrittellate.
In tutto 4 nane, con un maschio e tre femmine, e sempre tanti anatroccoli che spuntano e corrono ovunque.
8- Il Coniglio (detto conigliolo): bellissima la razza Leprino di Viterbo, o anche dei semplici meticci di tipo "leprato".
In molti pensano che il coniglio possa vivere sono nelle gabbie, ma se abituato gradualmente la garenna potrà rappresentare la migliore soluzione per fare conigli rustici e saporitissimi.
Allevati con fieno di erba medica di secondo taglio e con orzo in grani, possono comunque vivere bene anche nei gabbioni, purchè sia rispettata l'igiene e vengano ripuliti almeno una volta al giorno, facendo molta attenzione alle correnti d'aria fresca in inverno (sopratutto se ci sono coniglie gravide o piccoli nati da poco) e dei rimpozzi d'umidità in estate. Infatti è con l'umidità che si presenta la zanzara che può portare la mixomatosi (una malattia virale che può letteralmente sterminare un'intero allevamento in pochi giorni), ed è bene fare molta attenzione e tenere qualche pianta di geranio e di basilico (piante repellenti per le zanzare) sempre in prossimità dei gabbioni.
L'ideale sarebbe un maschio e due coniglie (3 animali deputati alla riproduzione) per il sostentamento di un'intera famiglia, ricordando che la carne di coniglio è una carne bianca ed è comunque adatta anche agli anziani ed ai bambini, e quindi può essere consumata anche con una certa frequenza (magari a differenza di quella di maiale).
9- Il Cavallo: oggi allevato per lo più per attività sportive o per semplici passeggiate, rimane il miglior mezzo di locomozione in fatto di inquinamento.
E' un animale che ho sempre ammirato, ma che solo da pochi anni stò imparando ad allevare.
Tra tutti, questo forse è l'animale con cui è più importante stringere un legame di fiducia reciproca, e che per molti anni saprà accompagnare l'Agricoltore anche nel suo quotidiano.
Una volta sellato (ma per molti anche a pelo o con un semplice sottosella) sarà possibile spostarci in azienda (per esempio per recuperare il branco delle capre che si è allontanato durante il pascolo), fare visite alle aziende vicine, e compiere veri e propri spostamenti per salire in paese.
Rimane sempre la passeggiata nelle campagne, nei boschi, magari fatta in compagnia di altri cavalieri, o anche da soli con il proprio cavallo, ma un ottimo modo di impiegare il cavallo sarebbe anche quello del tiro leggero e pesante.
Partendo dal presupposto che sto parlando di cavalli mesomorfi, meso-brachimorfi o addirittura brachimorfi, è importante rispettare il giusto rapporto fra animale e tiro, senza chiedere mai troppo al nostro compagno di lavoro.
In molti sono contrari a questo, e non voglio certo sfruttare questa lista per fare un approfondimento sul tema (che magari rimanderei ad una discussione specifica), ma io sono convinto che il cavallo possa dare molto alle piccole aziende agricole anche in fatto di trazione animale: con carri per il trasporto di materie prime, con attrezzature adeguate per lavorare la terra, per l'esbosco trainando i tronchi, o come mezzo di locomozione abituale.
Almeno un cavallo in azienda ci vorrebbe, di una razza tra i robusti e volenterosi pony come l'Avelignese ed il Bardigiano, oppure cavalli come il Murgese o ill Maremmano (magari questo che sia particolarmente robusto), sino ad arrivare al Norico e al Cavallo Agricolo TPR.
L'alimentazione sarà fatta con fieno aziendale, pascolo, e al necessario qualche granaglia.
Da annotare la montagna di cacca che, come per l'asino, è un ottimo fertilizzante.
10- Vacca da carne: La bestia vaccina rappresenta la tradizione del territorio toscano, dove la vecche sono state allevate principalmente per la carne (o con eccezioni per la duplice attitudine). Dalla Maremmana (usata anche per il lavoro) alla famosissima Chianina, dal Mucco Pisano sino alla Calvana: un bovino che sia adatto all'ambiente pedoclimatico in cui dovrà vivere e che sia "a misura d'azienda e agricoltore".
La mia idea è quella di comprare piccoli vitelli appena svezzati, di abituarli gradualmente al pascolo, e di portarli al giusto peso per la macellazione: naturalmente è fondamentale l'alimentazione che integri il pascolo, evitando radicalmente miscele industriali ed insilati, e spingendo sui vari fieni dell'azienda e le granaglie a disposizione.
Sono consapevole che così facendo ci vorrà molto più tempo per far crescere e portare a peso il vitellone, ma rimango fermo sull'idea che la fretta sia una discreta nemica dell'Agricoltura (e non solo di quella).
In più, ad ogni pulizia mattutina della stalla avrei una carriola di letame adatto per i campi da seminare.
Alleverei 3 vitelli sino a portarti al peso di commercializzazione.
Più o meno questa è la lista, naturalmente attuabile solo in virtù della forza lavoro e del terreno di cui si può disporre.
Se dovessi allevare vitelli per tenerli alla catena, allora preferirei evitare, come eviterei per suini allevati in piccoli castri di cemento o polli "costretti" in improbabili pollai: ripeto che spazio ed alimentazione sono due aspetti imprescindibili per farmi allevare un animale, altrimenti rinuncio e mi adatto in qualche altro modo.
Aspettavo proprio questa lista,visto il mio interesse ad allargare la fattoria.Quest'anno abbiamo preso due maiali tailandesi tanto per provare,sono animali rustici che stanno bene all'aperto e mangiano un po di tutto.Qui da noi si allevano solo maiali rosa (non so la razza )chiusi in recinti e mai liberi,e volevo appunto trovare un animale che potesse stare all'aria aperta.Speriamo di trovarne...Poi vista la tua lista trovo altri animali che mi porebbero interessare....mi darò alla ricerca eproverò ad allevare qualcos'altro.Sono felice di poter imparare queste cose,anche perchè ormai non ci sono piu tanti contadini a cui chiedere e se non ti dispiace rivolgerò a te le mie domande grazie e buon lavoro
RispondiEliminaCiao,
Eliminaanni or sono anche io allevai i maialini vietnamiti (chiamati anche thailandesi, panciuti, nani vietnamiti o maiali pancia a tazza): l'esperienza fu interessante, ma sinceramente preferii specializzarmi su razze autoctone e più indicate alla macellazione.
Non sono animali molto rustici, e tendono a soffrire molto il freddo...ma da qualche parte si deve pur incominciare.
Assicura loro un riparo idoneo, dove non piova e ci sia una lettiera di paglia (magari una parte te la mangeranno...ma è normale); metti loro a disposizione acqua a volontà (sopratutto quando inizierà il caldo) e non sarebbe male che tu mettessi un telo da ombreggio qualora non ci fossero alberi per assicurare loro ombra in estate.
Mangiano un pò di tutto, ma sono ghiotti di verdura e frutta: tendono ad ingrassare molto velocemente, e quindi fai molta attenzione se hai idea di allevarli per affezione (vista la razza).
Una miscela di orzo e favino (in farina) aggiunta a della crusca potrà assicurare loro una buona dieta.
Ciao
A.A.