Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

lunedì 6 gennaio 2014

Lista n°3: trattori ed attrezzature agricole

La terza lista è certamente la più contraddittoria: da una parte c'è l'inequivocabile voglia di comodità, di potenza e di scelta tra diverse attrezzature specifiche, mentre dall'altra c'è la voglia di limitare al massimo l'inquinamento, non effettuare lavorazioni invasive, limitare il numero di interventi e agevolare il lavoro manuale, favorendo sempre quell'Autarchia che in ogni cosa mi accompagna.
Anche per questa lista sia chiaro che:
- non è mio intento fare un trattato sulle attrezzature ed i trattori nominati, ma semplicemente evidenzierò gli aspetti che più mi interessano;
- non menzionerò nomi e marchi di nessun genere, facendo solo riferimento al tipo di attrezzatura;
- non voglio offendere nessuno, ed esprimo solo un mio personale parere sull'argomento trattori ed attrezzature agricole, senza voler denigrare chi la pensi in modo diverso dal mio.
-i trattori/macchinari presenti in questo elenco sono specifici per il mio tipo di terreno, le mie pendenze, le colture che coltivo, gli animali che allevo, e quindi per il mio modo di fare agricoltura.
Questo è IL MIO ELENCO, e non l'elenco che tutti dovrebbero fare o avere nel cuore...che sia chiaro!
Per quanti fossero contrari alla trazione animale, come accennato nella Lista n°2, mi reputo un amante degli animali ed ho grande rispetto di questi: ogni tipo di lavorazione ed attrezzatura deve essere necessariamente proporzionata alle possibilità fisiche dell'animale, alle sue inclinazioni e alla sua età.
Questa lista comprende cose che già ho, cose che non ho direttamente ma che trovo il modo di avere, e cose che vorrei avere.

Partiamo con il trattore...
1-Trattore gommato 90cv cabinato con caricatore/pala frontale: chi legge potrebbe chiedersi perchè l'Agricoltore Anacronistico esordisca proprio con un "consumagasolio" così grosso.
Domanda più che lecita a cui rispondo con piacere: perchè un agricoltore non Anacronistico nei miei terreni sceglierebbe un mostro da almeno 120cv, magari affiancato da un trattore a cingoli e magari da un terzo trattore gommato.  L'idea infatti è proprio quella di avere un unico trattore che possa svolgere tutte le lavorazioni, che sia di recente fattura e che quindi possa consumare ed inquinare in modo limitato rispetto ai vecchi trattori.
La cabina si rende necessaria poichè in inverno il neviscchio, la neve, la nebbia e la tramontana sono decisamente avverse ai miei bronchi e ai miei dolori.
Ci sono poi i 90 cv che con determinate pendenze sono necessari per lavorazioni come l'aratura, per far girare meglio il motore e paradossalmente per farlo consumare meno rispetto a potenze e cilindrate inferiori.
Quattro cilindri completeranno la configurazione di un trattore "tipo", con un cambio semplice (ottimo un 12+3), il minimo indispensabile di elettronica, le 4 ruote motrici, i comandi sul sollevatore per il suo controllo, la Presa di potenza a due velocità, e delle gomme piuttosto larghe.
Essenziale il caricatore/pala frontale, per alzare e spostare terra, letame, legna e per caricare le presse sul carrettone e sulla barcaia (stiva di presse).
Essendo da solo a svolgere tutti i lavori meccanici, questo tipo di trattore sarebbe essenziale e me lo farei bastare, evitando l'acquisto di altri trattori.
2- Carrettone ribaltabile trilaterale con sovrasponde: un carrettone da almeno 35q.li di portata, che possa permettermi di spostare la legna, il letame, le presse, le granaglie e tutto quello che sarà possibile.
Il ribaltamento trilaterale assicurerà  una possibilità d'impiego a 360°, mentre le sovrasponde (abbattibili all'occorrenza) permetteranno di contenere ingombri superiori.

3-Motocoltivatore con carretto: avete presente quei vecchi (ma ancora efficienti) motocoltivatori che hanno la possibilità di tirare un piccolo carretto? Parlo proprio di quelli, molto utili per gestire i movimenti (e all'occorrenza anche qualche lavorazione) dell'orto, e che mi evitino di accendere il trattore per dei lavori così piccoli.
Generalmente questi motocoltivatori consumano poco (con i loro 10cv di potenza), e costituiscono una sorprendente risorsa per gli spostamenti di volumi (e pesi) limitati.

4- Mietitrice: vecchio macchinario ancora usato in alcune parti del mondo. La mietitrice taglia gli steli del cereale maturo mettendoli in un'andana o (per le mieti-legatrici) legandoli in mazzi.
L'ideale sarebbe averne due: una per il trattore ed una per la trazione animale.
Un attrezzo che serve laddove le moderne mietitrebbie non possano arrivare.
Nell'azienda ci sono i cereali coltivati per l'alimentazione umana e quella zootecnica, e c'è quindi la necessità di trebbiarli, ma se il podere è molto distante dal terzista che effettua la trebbiatura, o se la strada d'accesso i campi ed al podere è troppo accidentata, o se invece le pendenze dei campi sono eccessive...in tutti questi casi si rischia di non avere la possibilità di portare la granella nel granaio.
La soluzione è compiere il lavoro della mietitrebbia in due fasi distinte, e appunto la prima (mietitura) è ad opera di questi macchinari.
Userei la mietitrice a trazione animale per i piccoli appezzamenti, magari quelli più scoscesi e disagiati, mentre per gli altri userei la mietitrice trasportata dal trattore.
5- Minitrebbia: trebbiatrice trainata di piccole dimensioni.  Attrezzo che raramente si vede nelle nostre campagne, ma che offre la possibilità di lavorare praticamente ovunque, liberandosi dall'obbligo delle grandi mietitrebbie, e riuscendo a gestire terreni piuttosto impervi.
Questo macchinario, in pratica molto simile ad una pressa per fieno, passa sopra l'andana fatta dalla mietitrice e raccoglie il cereale battendolo e vagliandolo. Scarterà la paglia immagazzinando granella e pula.
6- Aratro: qui c'è da sbizzarrirsi e, considerato l'aratro per il trattore (rigorosamente a doppio corpo e attaccato), ci saranno i vari aratri per la trazione animale.
Un aratro leggero per il cavallo, adatto per la lavorazione nella vigna e per l'orto; l'aratro accavallatore e scavallatore ( con vomere intercambiabile a seconda della lavorazione) per i filari delle viti, l'aratro assolcatore, buono per mettere le patate.  Ripeto che tutti gli aratri devono essere proporzionati all'animale che li tira.
Ultimo un piccolo aratro da attaccare al motocoltivatore, qualora il cavallo non fosse disponibile, e comunque ci fossero da fare alcune lavorazioni.
7- Erpice a dischi: il morgan o frangizzolle è utilizzimo per affinare l'aratura e preparare il letto di semina, oltre che per rompere il cotico erboso delle olivete e delle vigne.
Esistono dei piccoli erpici a dischi, spesso corredati di ulteriori molle frangizolle, che sono adatti per i cavalli da tiro, e sarebbe interessante valutarne l'acquisto.
Rimane comunque l'idea che non ci debbano essere chissà quali ulteriori affinamenti del terreno con attrezzature come l'erpice rotante, la fresa o altre attrezzature che compattano il terreno sotto la soglia di lavorazione.
8- Estirpatore a molle: adatto per le lavorazioni superficiali dei terreni vitati.  Come dice la parola, serve per estirpare le erbe che rischiano di soffocare le viti, rompendo solo superficialmente il terreno e favorendone l'arieggiamento.
Attrezzo che è reperibile anche per la trazione animale, leggero e molto utile persino per eventuali preparazioni alla vangatura dell'orto.

9- Barra Falciante: anche in questo caso una per il trattore ed una per la trazione animale.
Quella per la trazione animale però dovrebbe essere di quelle che si azionano con la rotazione delle ruote e non quelle che sono equipaggiate di un motore a scoppio che le faccia azionare: se si usa il cavallo per sfasciare, usiamo la sua trazione per il taglio.
10-  Ranghino: attrezzo che prende il fieno sfalciato e lo raccoglie in andane.
Come per la barra ce ne vorrebbe uno per il trattore ed un per la trazione animale.
11-  Pressa: macchina per fare le presse (ballette a forma di parallelepipedo). Adatta per il fieno e per la paglia, fa presse maneggevoli (di peso che oscilla dai 18 ai 25Kg), che vengono rigorosamente rizzate in covoni (messe in piedi in gruppetti), e poi caricate sul carrettone per costituire una barcaia o per essere stivate nel fienile.
Ma se disponessi di molto spazio (cosa che purtroppo mi sogno la notte...) potrei anche ovviare all'acquisto di questo macchinario a favore di un carro caricatore.  Questi carri caricano il fieno raccolto in andane, lo stivano nel loro carico, e poi lo scaricano dove si vuole.
Il fieno non sarebbe quindi pressato, ma sciolto e non ci sarebbe bisogno di altro gasolio, fili di ferro e chissà ancora quanti spostamenti di fieno.
12- Carretto da cavallo: questo carretto, spesso fatto di legno con ruote gommate, ha il posto per la guida e dietro un cassone per caricare cose come la legna, il fieno, i pali o altro.
un'incrocio fra il motocoltivatore a cui ho accennato prima ed un pick up.
Importante per spargere il letame.
13- Seminatrice: benchè seminare a mano sia meraviglioso, posso assicurarvi che farlo su molti ettari diviene cosa complicata, ed ecco che la seminatrice potrebbe aiutare molto.
Parlo di una seminatrice semplice, senza pretese, magari pure di seconda mano, purchè sia funzionante.
14- Botte per i trattamenti: capita che ci sia bisogno di dare la poltiglia bordolese (rame e calce), oppure lo zolfo bagnabile, ed ecco che la botte è attrezzo essenziale.
Se lavata bene potrà rendersi utile anche per trasportare l'acqua dal pozzo alle cisterne, o per innaffiare direttamente le piccole piante di vite, di olivo o di frutti impiantate.

E poi un elenco di attrezzature manuali...
15- Vanga
16- Vanghetto stretto e lungo
17- Pala: ce ne vogliono almeno una per il pollaio, una per il recinto dei maiali, una per la stalla ed una per l'orto.
18- Piccone
19- Zappa: c'è lo zappino a manico corto per lavorare stando in ginocchio (ottimo per i trapianti), la zappa larga, quella lunga, e quella curva.
20- Zappa a due denti (chiamata anche obbediente): spesso perfetta alternativa alla vanga.
21- Rastrello: c'è quello classico per l'orto, quello a denti larghi per la stalla, quello di legno per la raccolta delle castagne.
22- Falce: c'è il classico falcetto, instancabile compagno dell'estate, c'è anche la falce fienaia (detta anche frullana), che utilizzo per sfalciare il fieno da dare fresco alle capre o ai cavalli.
23- Roncola a manico lungo: la uso principalmente per togliere i rovi, recidendoli alla base.
24- Mazza per pali
25- Accettino
26- Scure
27- Pennato: se la falce mi accompagna nei mesi primaverili ed estivi, è il pennato a farlo negli altri. 
28- Seghetto da potatura
29- Forbice da potatura
30- Coltello da innesti
31- Saracco
32- Motosega
...e chissà quanti altri.

Questa lista potrà apparire ricca di attrezzature, e magari molte potranno essere considerate invasive e poco Anacronistiche, ma se siete pratici delle lavorazioni capirete che invece non si tratta di una lista in linea con il pensiero dell'Agricoltore Contemporaneo.

Per prima cosa la trazione animale...e non credo di dover aggiungere altro.
Poi la scelta di un unico trattore invece di un vero e proprio parco macchine.
La volontà di rendersi indipendente anche per la trebbiatura, utilizzando attrezzature come la mietitrice e la trebbia trainata: soluzioni poco occidentali, credetemi.
Poi il motocoltivatore pronto ad essere considerato come alternativa al carretto da cavallo: si deve pur valutare la possibilità che il cavallo sia indisposto, o che non sia presente in azienda perchè impegnato in passeggiata.  Anche questa soluzione evita di avere il trattorino (che in molti hanno anche solo per lavorare la terra dell'orto), e permette di tenere come Jolly un attrezzo che è facile reperire, e consuma poco se usato con intelligenza.
Poi la scelta di non fresare (operazione colturale che francamente odio), rendendo i terreni come sabbia (ma come mai???) e compattandoli sotto la soglia di lavorazione, facendo più danno che altro.
E per ultima lascio questa riflessione che molti anni fa fu fatta dall'allora mio professore di meccanica: "Non importa quanti cavalli avete sotto al sedere, quanto grosso è il vostro trattore, o quanto profondo potrebbe andare il vostro aratro.  Quello che importa è che abbiate sempre testa, ricordandovi che la terra non va frullata, e che basta poco per permetterci di seminarla.  Quindi evitate sprechi di gasolio, visto che costa tanto ed inquina ancora di più, ponderate ogni lavorazione e fatela solo quando è realmente necessario, ingegnatevi per stravolgere il meno possibile gli equilibri che la Natura ci affida ed imparate ad accendere sempre il cervello prima del motore!"


5 commenti:

  1. Mi sono piaciute molto le tue liste, in parecchi casi ci ho rivisto le mie.
    Condivido in pieno le scelte di specie/razze autoctone: di solito possiedono maggiore resistenza alle avversità e alle malattie, proprio perchè adattate nel tempo alle condizioni ambientali locali e i prodotti che se ne ricavano eccellono per le loro qualità. Da un po' di tempo sono tornate di moda le specie di frutta antica: meglio così, almeno si tutela la biodiversità e si evita di globalizzare del tutto l'agricoltura. In questo campo mi suscitano molto interesse i sistemi di lotta integrata, forse non sono del tutto anacronistici ma si sforzano di essere biologici.
    Concordo sulle razze a lento accrescimento e su metodi di allevamento che rispettino i tempi e le esigenze degli animali, con alimenti il più possibile naturali (meglio se autoprodotti) e anacronistici.
    Sembra quasi che tu voglia giustificare il fatto che ricorri, o ricorreresti se ti fosse possibile, alla trazione animale: personalmente non ci trovo nulla di male, perchè un agricoltore attento al benessere dei suoi animali non pretende da loro più di ciò che possano dare, ma li rispetta. Tra l'altro mi è parso di capire che, se non altro tra persone un po' "strane" come potresti essere tu o magari anch'io, sta ritornando in auge utilizzare gli animali che permettono di lavorare anche terreni difficili senza inquinare: Purtroppo, se non ricordo male, recuperare l'attrezzatura necessaria è piuttosto difficoltoso (e costoso...) perchè essendo una pratica ormai in disuso, i produttori delle attrezzature sono pochi.
    Infine elogio la tua competenza, frutto di studi specifici (si capisce dall'impostazione e dall'organizzazione dei tuoi piani d'azione) ma , penso, in larga parte anche dall'ambiente in cui hai vissuto: traspare un'antica saggezza contadina che ormai è rarissimo incontrare (se mi sbaglio, chiedo venia). Leggerti è sempre molto appassionante. Grazie
    Rigel

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    1. Ciao Rigel,
      desidero ringraziarti per le belle parole e la considerazione che hai di quanto ho scritto.
      Come dici bene te, ho studiato prima e messo in pratica dopo molte delle cose che sono scritte in queste liste, provando direttamente quello che significa fare determinate scelte.
      Ma il vero motore di tutto è quell'innata passione che ho per l'Agricoltura: un qualcosa che mi imbarazza descrivere, ma che nasce dal più profondo del mio cuore e della mia mente.
      La tua osservazione sulle vecchie attrezzature agricole è più che giusta, ma oggi internet ci da la possibilità si osservare realtà dove queste sono ancora attuali, e di attingere per importanti spunti sulla loro realizzazione (magari anche fatta in modo autarchico).
      Per quanto riguarda la trazione animale, questo argomento mi ha dato modo più di una volta di confrontarmi (e spesso scontrarmi) con chi la pensava in modo diverso: ho capito che gli estremismi spesso non portano lontano, e che c'è bisogno di ascoltare prima di accusare.
      Per moltissime persone oggi, nel 2014, è inconcepibile attaccare un piccolo aratro ad un cavallo proporzionato e preparato per questo, mentre magari lo consumare frutta e verdura ottenuta con l'utilizzo di pesticidi, antiparassitari e compagnia bella.
      Nel mio modo di vedere le cose, e nella mia Azienda Agricola, la trazione animale trova e troverebbe ampia collocazione e giustificazione.
      Ti ringrazio molto per questo tuo intervento e per la costanza che hai nel leggermi.
      Ciao
      A.A.


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    2. E' proprio questa passione, che io comprendo appieno perchè anch'io la provo, a cui è impossibile resistere perchè ci scorre nel sangue e che non ci farebbe immaginare una vita diversa da questa, che mi porta ad assaporare i tuoi scritti. Mi infondono una grande speranza e ti auguro di cuore di potere, con il tempo, realizzare tutto quanto desideri, sicuro come sono che saprai apprezzarlo ed averne cura.
      Ciao
      Rigel

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    3. Tante Grazie Rigel!
      A questo punto non saprei immaginare una vita diversa da tutto questo, nè per me nè per le persone che amo.
      A.A.

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    4. sn un ragazzo di 26 anni e mi piace moltissimo la campagna gli animali e tutto cio che li circonda e mi piacerebbe tantissimo in un breve futuro fare questo il problema è che nn ho una casa in campagna e che quindi nn ho la terra così sentendoti vorrei chiederti un consiglio per come potrei fare per realizzare questo sogno grazieee

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