Taglio dell'erba per gli animali del podere

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mercoledì 3 agosto 2016

Orto d'estate: uno sguardo e la raccolta

Oggi pomeriggio sono riuscito a dedicarmi all'orto, e mentre sudavo gobboni (chinato) sulla terra arsa, mi è venuta l'idea di fare qualche foto.
Da subito noterete che ancora una volta il mio NON E' UN'ORTO GIARDINO (o un orto "museo"), ma è la soluzione adatta al mio terreno, la mia disponibilità d'acqua, le mie capacità, la mia volontà ed alla Praticità.
Non troverete quindi 6 ravanelli in fila, 2 toppi d'insalata appena usciti dal parrucchiere, una super pianta di pomodori o roba simile...ma troverete una grande confusione organizzata che offre da mangiare a me ed alla mia famiglia.
Debbo anche sottolineare quanto il lavoro dell'orto sia portato avanti da mia moglie (nella prima parte dedicata alle semine ed ai trapianti, la realizzazione dell'impianto a goccia,e quotidianamente per la raccolta) ed a mio padre (quotidianamente per parte dell'annaffiatura, la gestione del verde, parte della pacciamatura ed il raccolto).   Il mio ruolo, in tutta questa storia, è quello di lavorare (e rilavorare) la terra, scegliere buona parte delle sementi e delle piantine da trapiantare, organizzare la rotazione e la consociazione, procedere con la maggior parte dell'annaffiatura, ed alternarmi tra erba da estirpare/tagliare/gestire, sfemminellatura dei pomodori, rincalzatura delle piante, e sopratutto mangiare la buona verdura.
Di seguito foto con didascalia.


Questo è l'orto come si presentava questo pomeriggio, con le numerosi parti a riposo (interamente pacciamate e prive di coltivazione), e le 5 aree.
Da sinistra; parte "Fukuoka" (pomodori, mais, zucchini fiorentini), "seconda mandata" con melanzane, quel che resta del "vernino", blocco pomodori,  zucchini e peperoni di "prima mandata", gli "interrati".
Provo a descrivere meglio.
La parte Fukuoka è una zona dove abbiamo lasciato che crescesse l'erba, per poi essere sfalciata e data quotidianamente alle capre: nel mezzo a tutto quel guazzabuglio ci siamo accorti che stavano nascendo molte piante di pomodoro (nella foto sopra).  Ci siamo quindi limitati a diradare, pacciamare e mettere il tutore ad una ventina di queste piante, e questo è il risultato.
In mezzo a queste, nata da chissà quale seme, si distingue una pianta di formentone (mais), con le sue tre pannocchie di discrete dimensioni.



Al centro dell'orto, nel reparto della "seconda mandata" si trovano il frutto dei trapianti fatti ad inizio giugno: zucchini Alberello di Sarzana, zucchini Fiorentini, pomodori Costoluti Fiorentini, pomodori Canestrino di Pisa (detto anche Pisanello), pomodori Pallini Maremmani, melanzane Fiorentine, peperone Pescarese.



Nella parte di orto "vernino" ad oggi son rimaste soltanto una quindicina di piante di porro, molta bietola a coste, il sedano, della cicoria e qualche toppo di cavolo verza.
Di seguito la parte che perlopiù è coperta da un'abbondante pacciamatura di paglia atta a mantenere fresco ed umido il terreno assai ricco di lombrichi.
Nella prossima primavera proprio qui avrà sede una parte del futuro orto estivo.



Penultima parte dedicata alla "prima mandata", con abbondante presenza di pomodori: i Rio Grande per la conserva, i Cuor di Bue, i Canestrini di Pisa (pisanelli), i Pallini Maremmani, i Piccadilly ed i Costoluti Fiorentini...tutti rigorosamente divisi da piante di basilico genovese.
Oltre a tutto questo sono presenti i peperoncini a cuore da far ripieni, i peperoni Pescaresi, i peperoni Corno di toro, i peperoni Scatoloni Gialli, gli Zucchini Fiorentini.



L'ultima parte dell'orto è quella degli "interrati", con un centinaio di piante di cipolla (il buona parte Rossa di Firenze ed in minima di Bianca Agostana) e le patate a Pasta Bianca (30 Kg alla semina).
Proprio questo pomeriggio ho cavato tutte le cipolle ed una cassetta di patate: vado a rilento ma la raccolta viene fatta sempre in ore troppo calde per essere portata avanti troppo a lungo.
Ecco un dettaglio della raccolta.





Purtroppo la stanchezza m'ha fatto essere poco preciso con alcune patate e lo zappetto ha segnato alcuni tuberi.
Ma son comunque soddisfatto del raccolto, considerando che di patate ne avrà da cavare molte cassette.



















27 commenti:

  1. Una vera squisitezza,paragonabile alle tue belle parole!
    Grazie per queste immagini che fanno sognare e per la bellissima e interessante lettura.
    Buona e proficua giornata!
    Ciao
    Luci@

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    1. Grazie Luci@,
      questa volta la cronaca l'ho fatta con l'ausilio della macchina fotografica, certo che le fotografie possano molto più dei miei (sempre tanti e lunghi) discorsi.
      A presto e grazie
      A.A.

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  2. che meraviglia, un orto vero!!!
    Emanuela

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    1. mi fa sorridere questa cosa che dici: esistono quindi per te orti "non veri"? come sarebbero???
      Ciao
      A.A.

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  3. Mi pare un orto bellissimo. Un orto vero, dove, se non c'è la cura ossessiva dei particolari, c'è un pensiero dietro. Qui l'ortino viene fatto in una striscina di terra in fondo alla zona recintata. Nonostante il recinto una bestia, crediamo sia un istrice giovane, entra di sotto il cancello e mangia le zucchine. Ieri Mauro ha colto i primi due pomodori e c'erano due buchi, uno per pomodoro. Ha detto "Saranno le gazze che mangiano le susine?"
    "Credo che siano bruchi, gli altri anni ce li ho trovati dentro"
    Infatti. I bruchi non c'erano, ma i pomodori erano vuoti, pieni cacca di bruco. Tignola del pomodoro, pare. Speriamo non ce sia tanta. Proverò a mettere delle trappole casalinghe. Invece ottime le zucchine costolute, le mie preferite, e i cetrioli lunghi e lisci. Come si farebbe senza orto? Non sarebbe neanche estate.

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    1. Negli anni ho dovuto recintare anche con rete a maglie fitte e spesse, causa istrice che gradiva sin troppo le mie patate.
      Insetti ce ne sono ogni anno: l' scorso fu quello delle cimici, quest'anno pare che sia quello delle gazze (anche da me).
      Far l'orto vuole anche dire mettere in gioco tempo e fatica, ambizioni e necessità: mi è sempre piaciuto anche per tutto questo.
      Una sfida, mai persa se si legge con accezione positiva anche i danni e le perdite.
      ciao
      A.A.

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  4. Caspita che bello...mi ricorda un po' l'orto che aveva il mio papà, molti anni fa! Io non ho un vero e proprio orto, ma solo il "tetto" del garage, con uno strato di terra poco profondo...però qualche ortaggio riesco ad averlo anch'io e soprattutto le erbe aromatiche..buona giornata!
    p.s.
    qui da noi piove come Dio la manda!

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    1. Grazie Carmen,
      nella speranza che anche qui faccia almeno mezza giornata di pioggia, io mi dedicherò alla raccolta delle patate.
      Ciao
      A.A.

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  5. ...orto,orto vuole l'uomo morto !!! Così si dice da noi ....Alcune parole non le ho capite o perlomeno forse noi diciamo in modo diverso, come ad esempio "sfemminellatura"...noi abbiamo due orti per far ruotare le coltivazioni delle piantine che acquistiamo e mettiamo a dimora, non usiamo fare la pacciamatura . Quest'anno è stato un anno buono per i cetrioli, peperoni e melanzane ma pochi pomodori si sono ammalati a giugno e non si sono più ripresi ...Le verdure dell'orto , anche se a volte non sono proprio belle le preferisco soprattutto...può andare a male una verdura comprata ma quella dell'orto no. Quanti nomi conosci !!! Noi siamo più generici...Buona estate!!!

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    1. La sfemminellatura è quell'operazione che si fa, tanto nel pomodoro quanto nella vite, per rimuovere appunto le Femminelle.
      Queste sono dei germogli che nascono nell'ascella delle foglie, e che si sviluppano in veri e propri rametti secondari che fanno "aprire" la pianta e la portano ad indebolire la produzione dei frutti (dovendosi apputo dedicare alla parte vegetativa di questa).
      Più o meno è così...
      Per quello che riguarda i nomi, ho dedicato molto tempo della mia vita alla conoscenza delle varietà (per le piante) e delle razze (per gli animali) che erano presenti nella mia regione (e non solo) e che nel tempo sono state perse...dimenticate...cancellate dall'avvento del mercato globale, o piuttosto da un consumismo agricolo che ha ovviamente soppiantato il vecchio per quanto le industrie (a capo di tutte le agricolture) dettavano secondo i propri principi ed interessi economici.
      E' questo un argomento che mi porta sempre ad arrabbiarmi, poichè tanto si tende ad ignorare sull'argomento.
      Le mele tutte rotonde, rosse e perfette....le galline grasse e che fanno tante uova nell'anno...la mucca che fa così tanto latte...il pomodoro gigante e senza semi.
      Una follia che rischia di cancellare la tradizione, le origini e una VALIDA alternativa alimentare.
      E potrei dilungarmi per non so quante pagine di questo blog...
      ...ma non voglio tediarti, e ti ringrazio tanto degli auguri, che rinnovo a te ed alla tua famiglia.
      Una buona estate quindi.
      Ciao
      A.A.

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  6. Senza parole, esterefatta...piena di ricordi quando in questo mio povero giardino ormai distrutto , c'era un orto curatissimo e per caso della vita ora più nulla e quando vedo questa meraviglia, fatta con tanta dedizione , il piacere del raccolto, la soddisfazione dei nostri prodotti, la bontà del gusto , i miei occhi per il ricordo diventano veramente tristi e anche di più...
    Complimenti amico mio!
    Un abbraccio forte forte!

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    1. Il ricordo spesso si fa triste, specie quando evoca le mancanze che la Vita porta con se, o quando sottolinea il distacco, o anche solo lo scorrere del tempo (spesso troppo affrettato ed altrettanto spesso sin troppo lento).
      Ma se abbiam ricordi, vuol dire che è stato vissuto, e che le nostre Vite non son trascorse passive ed anonime.
      Avere ricordi è un tesoro inestimabile, che nessuno può strapparci, e che solo la Vita può decidere di far sbiadire.
      Quindi, e lo dico con estremo rispetto, mi permetto di dirti di godere di questo tuo vissuto, quale che esso sia, e di trattenerlo nelle lacrime ma anche nei sorrisi.
      Un orto è solo un orto, ma posso solo provare ad immaginare quanto possa trasmettere a tutti voi...a te in questo momento.
      Io spero di cuore che tu possa anche sorridere, pensando ad episodi buffi o alla grande soddisfazione della Vita che nasce (magari proprio da un piccolo seme che germina).
      Con affetto, e rispetto
      A.A.
      ...contraccambiando l'abbraccio forte forte.

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  7. Sapessi che soddisfazione provo ogni volta che raccolgo qualcosa nel mio orticello... complimenti per il vostro raccolto, nel mio piccolo posso immaginare quanto lavoro ci sia dietro, anche se non è paragonabile nemmeno lontanamente al vostro, visto la modesta estensione del mio orto...Comunque ci pensavo mangiando i pomodori, dalla semina di questa primavera fino alla raccolta, ci sono di mezzo un bel po' di lavoro e di cure. E poi riflettevo sul "miracolo" della moltiplicazione, da un seme piccolissimo si ottiene una pianta che generosamente offre molti frutti...
    Buon lavoro dunque, a te e alla tua laboriosa famiglia, buon agosto!

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    1. Piccolo o grande che sia l'orto pretende il suo daffare.
      Le soddisfazioni poi per la raccolta, sono veramente il coronamento di tanto lavoro ed altrettanta attesa.
      Proprio oggi, vedendo babbo che si era preparato la "quotidiana cassetta di verzure", notavo la moltitudine dei colori e dei profumi: pomodori di diverse varietà e taglie, cetriolo, fiori di zucca, zucchini, cicoria, prezzemolo...
      Ripeto, grande soddisfazione per tutti, e certamente anche per te.
      Ciao e grazie
      A.A.

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  8. ma ciao!!! che piacere leggere il tuo commento sul mio blog, grazie davvero! l'insalata appena uscita dal parrucchiere mi ha fatto veramente ridere di gusto :-) :-) accidenti che cipolle giga! io nel mio orto ho sempre raccolto cipolle mignon e i cipollotti, al contrario, cresciuti anabolizzati e troppo forti da pucciare nell'olio pena fare stramazzare al suolo chiunque si fosse avvicinato e ho desistito.Che patate meravigliose! sembrano le Binthie
    buona domenica (p.s. ora ti aggiungo al blogroll dei blog che seguo così passo a trovarti spesso!)

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    1. Grazie a te per questa visita!
      In effetti è stata un'annata ottima per le cipolle: poche, buone e grosse.
      Non ho mai seminato le Bintje, ma le conosco.
      Queste sono invece delle classiche (e forse banali) Kennebec, patate a pasta farinosa e bianca, ottime per i purè, gli gnocchi, i tortini, etc.
      Da anni sto tentando di usare altre varietà, ma le pasta gialla come le Monnalisa, le Primura e le Spunta non ne vogliono sapere di crescere nei miei terreni (asciutti, freddi in inverno, altimetria da "quasi" montagna): a furia di tentativi, e con il desiderio di trovare una varietà certamente più autoctona, questo è per adesso il miglior compromesso che ho trovato.
      Ho provato anche le pasta rosse, con enorme insuccesso...
      ciao e grazie per la visita (e complimenti per il tuo blog!)
      A.A.

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  9. Sono due anni che non faccio più l'orto. A malincuore ma ho dovuto rinunciare.Istrice, cimici...di tutto di più. Altro che "orto vuole uomo morto...donna morta!" ed era proprio bello e ricco. Profumi, fragranze di ogni tipo: peperoni croccanti, cetrioli dissetanti, fiori di zucca mitici...ah se mi mancano! E pomodori di tutti i tipi. Ora ho solo patate nel campo. Se i cinghiali se la finiscono di farci visita...torno a pensare all'orto qui a casa.
    Complimenti per il tuo. Buon lavoro e buon Ferragosto
    Susanna

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  10. Conosco bene la situazione da te descritta, ma mai perdersi d'animo, visto che ogni predatore ha comunque qualche deterrente.
    Le patate comunque sono un'ottima scelta, ed il prossimo anno potresti pensare di aggiungere delle cipolle, visto che per tale colture ci vuole (più o meno) il medesimo impegno.
    Buon ferragosto a te.
    A.A.

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  11. Ma poi tutto quel ben di Dio lo vendi?

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    1. Il discorso sarebbe lungo.
      Ma in breve posso dirti che non lo vendo per due motivi: il primo è che siamo in 5 ad usufruire di ciò (io e mia moglie, i miei genitori e la nonna) ed il secondo è che le leggi (sanitarie e non) praticamente impediscono ad un minuscolo produttore stagionale quale sarei io di potersi mettere in regola.
      Quindi, salse, sughi di verdure, composte, sottoli, sottaceti, e congelatore...perchè l'estate poi finisce e con lei termina anche la verdura fresca.
      Quindi l'orto è per il sostentamento familiare.
      Ciao
      A.A.

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  12. Che bello! Adoro i prodotti genuini!
    Sono sempre in contatto con amici e conoscenti che mi vendono i loro prodotti!

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    1. Quando gli amici ci vengono a trovare al podere ci sono pranzi/merende/cene che raccontano anche dell'orto.
      Almeno in quell'occasione riusciamo a far assaggiare ad altri il frutto del nostro lavoro.
      Ciao
      A.A.

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  13. Ciao AA
    seguo da molto tempo il tuo blog e osservo con molto interesse la sua evoluzione, anche ed in particolar modo la tecnica con la quale scrivi. Complimenti.
    Ho visto che hai pacciamato con della paglia, cosa che io non ho mai fatto. Vorrei provare... sono davvero stanco di zappettare centinaia di piante per tenerle pulite (correndo il rischio di rovinarle), ho provato con il telo pacciamante ma i risultati sono stati deludenti (la terra si scaldava troppo) e l'idea di mettere della plastica mi da fastidio.
    Hai utilizzato qualche accorgimento particolare?
    Grazie dei tuoi post.

    Gianluca.

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    1. Ciao Gianluca,
      ti ringrazio per le tue belle parole, e ti rispondo subito: zappettare, mettere paglia, aggiungere paglia.
      Queste tre sono le "fasi" che seguo, e nel dettaglio:
      -zappettare per rimuovere erbe infestanti/indesiderate;
      -aggiungere la paglia (evito quella di avena perchè ha il fusto troppo rigido e si adatta peggio ad "abbracciare" le piante) in abbondante quantità;
      - quando il volume della paglia cala (e nel tempo e con la pioggia e le annaffiature cala...) io rimetto altra paglia sopra.
      Semplice, ed in questo modo ottengo il contenimento delle infestanti e mantengo molta umidità sotto la paglia, con conseguente lavoro di fermentazione sulla paglia stessa e presenza anche di una superiore attività batterica e microbica in generale, oltre che per funghi e...lombrichi.
      E proprio quella paglia domani diventerà appunto Humus, ottimo per concimare il terreno stesso.
      Ciao e grazie ancora
      A.A.

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  14. Grazie della visita e sono venuta con piacere a visitare il tuo blog. Fare l'orto necessita di fatica e speso il tempo e le circostanze non aiutano molto, ma è un piacere poter coltivare e raccogliere dal proprio orto verdura genuina, mi ricorda l'orto di mia mamma che ora abita molto lontano e non riesco ne aiutarla, ne a godere delle sue verdure buone. Complimenti e buon proseguimento !

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    1. Grazie a te per questa visita.
      Capitai per caso nel tuo blog, e lasciando il commento mi resi conto di essere (forse?) l'unico uomo ad aver lasciato qualcosa di scritto...e la cosa mi fece sorridere da subito.
      Mi piacciono le ricette, specie quando si basano su pochi ingredienti ed hanno semplici svolgimenti.
      Secondo me è proprio così che è possibile gustare a meglio i prodotti alimentari: carne, formaggi, frutta, verdura...meno sono artefatti e più raccontano delle loro origini.
      Grazie ancora ed a rileggerci.
      A.A.

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