Taglio dell'erba per gli animali del podere

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lunedì 24 ottobre 2016

Orto inaspettato

24 Ottobre, ed andare nell'orto si rivela una sorpresa.
L'ondata di freddo di due settimane fa ha letteralmente ammazzato le piante di pomodoro, che tante e cariche, continuavano a colorare l'orto ed i vasetti di conserve, pezzettoni e pelati.
Così, da un giorno all'altro, i fusti son divenuti marroni, le foglie si sono accartocciate, ed è finito il periodo del pomodoro.
I frutti, tanti e pendenti, si sono letteralmente raggrinziti, riempiti d'acqua e poi spaccati sotto la violenta e continua azione delle cimici.
Per me l'orto era finito, ma...
Ieri, dopo giorni in cui non vi andavo, con mia moglie ho deciso di andare a ripulire, e:
- le piante degli zucchini fiorentini, oltre ad avere tutte ancora bellissimi zucchini (carichi di clorofilla ma sanissimi), offre una bella fioritura, ben gradita dalle api che sono ritornate nell'orto per l'occasione.
- le piante di melanzane fiorentine, oltre che ad avere ancora melanzane (piccole) in via di maturazione, continuano a fiorire...ancora.
- il sedano, sapientemente ripulito da mio padre, e rincalzato con abbondante paglia, svetta verde e profumato come se fossimo in maggio inoltrato.
- le piante di peperone pescarese sono cariche di frutti che non riusciranno mai ad andare a maturazione, ma che sono comunque ottimi da fare sottolio o in umido.
- le bietole sono riscoppiate dai tagli estivi, e crescono lucide e croccanti.
- i peperoncini piccanti, che come palle di natale, colorano tutto quel verde.
- ma su tutti, le verze, messe a dimora lo scorso ottobre (il 2015), hanno vissuto e dormito per quasi un anno, salvo poi esplodere in palle grandi e perfette, pronte per essere cucinate.
E non ultimo, come di consuetudine in questo periodo, la famiglia di Mazze di Tamburo (da noi chiamate Pupole) sta crescendo in prossimità dei cipressi.
Un orto strano, improbabile quasi, dove le cicorie vernine e le insalatine trapiantate due settimane fa rimangono in secondo piano per continuare a dare risalto a delle irriducibili ed instancabili piante del passato maggio.
Guardando il ciliegio, che ancora non accenna a perdere le foglie, e l'erba grassa e verde che affolla ogni angolo intorno al Podere, mi vien da pensare che possa esserci il rischio di un nuovo Diversamente Inverno, proprio come lo scorso anno.
Sono supposizioni...supposizioni pari a quelle di inizio mese dove i pettirossi mi facevano sperare al freddo (arrivato solo due-tre giorni dopo).
Il camino intanto continua a bruciare, ma la legna fa condensa, ed il tiraggio non è dei migliori: lo scirocco, bestiaccia.
La legna lungo il ginestraio è stata tagliata, e presto potrò riappropriarmi di quel campo "che fu" e che presto farò ritornare.
Le olive, poche ma comunque buone, stanno regalando un'olio molto amaro e piccante: leccino (25%), pendolino (5%) e moraiolo (70%).
Le castagne giacciono in terra, in attesa che riesca a trovare il tempo per raccoglierle.
I prati saranno seminati in settimana.
L'Autunno procede...

14 commenti:

  1. Un autunno anomalo? ... o, anomalo, lo è sempre?

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    1. Sinceramente non so risponderti.
      Prima caldo, poi molto freddo, poi di nuovo caldo, adesso umido: se è vero che le mezze stagioni sono "matte", allora questa regola sarebbe confermata.
      Altrimenti...ci si può solo (solo???) arrabbiare con il riscaldamento globale...o magari con la ciclicità delle stagioni che, periodicamente presentano anni caldi, anni freddi, anni umidi ed anni asciutti.
      ciao
      A.A.

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  2. Bello leggere l'autunno coi tuoi occhi. Bello fermarsi a osservare che anche qui ci sono fioriture che non mi aspettavo, rose sbocciate che sembra maggio e zucche - nell'orto del vicino - che sembrano pagate (e in effetti lo saranno in questi giorni, data la ricorrenza).
    Bello vederla con occhi diversi da quelli di una mamma che ha appena finito il cambio di stagione e ha messo fuori i maglioni e invece ci dobbiamo togliere anche la canottiera dal caldo che fa. Bello uscire dal proprio orticello e osservare con occhi diversi dai propri. Uh, devo cogliere le olive anch'io, ecco cosa mi scordavo! Salamoia, stiamo arrivando!

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    1. In questi giorni il caldo è stato il vero protagonista: ho indossato le polo, e con esse (quasi fossimo in giugno) ho affrontato le mie giornate lavorative.
      Ma, dopo l'acquazzone di questa notte, dovrebbe essere passata anche questa "fase" dell'Autunno, e ben presto torneranno temperature assai più congeniali al periodo.
      Di fatto già adesso la tramontana ha spazzato via le nuvole della notte.
      Buona salamoia,
      ciao
      A.A.

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  3. Ho proposto ai miei ragazzini di prima media, con cui cammineremo verso la Cresima e i doni dello Spirito Santo, di portare ogni settimana alcuni frutti di stagione, così da rendere "palpabile" che Dio dona ogni giorno, basta essere un po' attenti. Ho distribuito loro una lista di frutta e verdura di stagione, perché al supermercato le stagioni sono tutte uguali!!! Invece con mia grande sorpresa, mi hanno fatto notare che: "Posso portare i cachi anche se sono ancora acerbi? Nell'orto del nonno ci sono ancora alcune verdure che qui non hai scritto!!!" Abbiamo così osservato che Dio dona, ma secondo un Suo calendario!!! Buon pomeriggio.

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    1. La bellezza sta nella diversità, e proprio nella diversità io amo il confronto.
      Tu parli di Dio...io parlo di Natura, ma il messaggio pare essere univoco, visto che c'è "chi decide per noi"...
      Ma, se posso permettermi, parla...parlate ai vostri ragazzi (specie se son molto giovani) di quanto l'operato dell'uomo CONDIZIONI DRASTICAMENTE ciò di cui parlavamo sopra.
      Oltre alla stagionalità, che cambia e che porta la sua storia con tale cambiamento, anche questo argomento POTREBBE rappresentare un punto fondamentale nelle giovani menti di chi domani (e DOMANI è molto vicino...) gestirà questo pianeta.
      Parlare d'inquinamento, di recupero, di rispetto, di riciclaggio, di osservazione, di interpretazione, di storia...e parlarne legati alla Natura credo che sarebbe un punto assai fondamentale, tanto per noi, quanto per loro...e sopratutto per la Natura stessa.
      Il calendario di Dio, al quale tu fai riferimento, è condizionato dalla mano dell'Uomo, dalle sue ottuse decisioni, dalla sua voglia di non osservare.
      Io, che sono soltanto un Uomo semplice, e che non riesco più a ritrovarmi in un Dio sopra di noi come Unico Maestro di tutto, credo che si debbano stimolare le giovani menti alla critica e che da loro possano nascere interessanti spunti di riflessione.
      Grazie Sabina per questo interessante intervento.
      ciao
      A.A.

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  4. (Fuori tema: riferendomi al commento precedente: dio dona anche la grandine, la fillossera l'oidio, gli acari, gli afidi, i corcuglionidi, la botrite.... E le cavallette, ma sicuramente se un bimbo muore di fame è perché qualcuno ha peccato ed è giusto così.)

    Detto questo davvero è la prima volta che sento raccontare di verze dormienti :o è soprattutto strano che non ti siano andate a fiore. Noi trapiantiamo da semenzaio (altica e cavolaie permettendo) circa in luglio per poi mangiarle l'autunno-inverno sucessivo

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    1. Seguo il tuo Fuori Tema, solo perchè mi sento nel dovere di dire alcune cose.
      Questo luogo...questo Blog è un piccolo angolo dove si parla di Natura, e dove tutti possono portare le proprie idee, le proprie storie ed anche le proprie interpretazioni.
      Sono il primo a non riconoscermi più in determinate dottrine, empio di critica e perplessità, avido di curiosità e sdoganamenti: così affronto la profonda Spiritualità nella quale mi ritrovo quotidianamente osservando la natura, ma ben lontano dai codici e da i confini della Religione.
      Ho Rispetto, tanto, verso il prossimo e verso il suo modo di vedere la Vita, e trovo interessante ascoltare chi la pensa in modo diverso da me...sempre.
      Evidentemente condivido tanto il pensiero di Sabrina quanto il tuo Vera, ma lo condivido secondo quelle sfumature che so fare mie, e nelle quali ritrovo la mia vista ed il mio vissuto.
      Parlare di Dio qui, forse sarebbe sin troppo scontato, ed è per questo che non l'ho mai fatto, sperando che l'occhio cada più sull'evento, sulla critica e sulla soluzione.
      Lascio ad altri i collegamenti Dio-vita/Dio-morte, e mi mantengo nella mia semplicità di uomo semplice, tornando a guardare rondini e lombrichi, e ricordando le passate stagioni ed ascoltando i dolori delle mie ossa.
      Lascio ad altri, che forse ne avranno maggiori capacità, lo slancio in determinati sentieri, laddove l'Unico regni, decida, faccia e disfaccia...sicuro, nel mio piccolo modo di pensare, che sia l'Uomo il grande artefice di buona parte dei problemi in cui si ritrova...e sia la Natura il grande cappello che ricopre le nostre Vite.
      Detto questo...
      la storia delle verze è veramente agghiacciante: da un punto di vista agronomico non me lo so spiegare, ma è realmente avvenuto, e se riuscirò posterò una foto nei prossimi giorni.
      Un anno di verze...
      Ciao Vera, e grazie per aver commentato.
      Un caro saluto
      A.A.

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    2. Vero, stranissima sta storia delle verze annuali (e che non sono andate a seme). Pure io le semino in semenzaio a maggio e trapianto a luglio, nelle aiuole lasciate libere, nell'orto, dal primo raccolto...
      Senti, ma le api? Com'è andata la stagione? Come stanno? Hai ingrandito l'apiario etc?
      Andrea

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    3. Ciao Andrea,
      con le api le cose vanno così: non ho volutamente effettuato alcun trattamento in agosto (con acido ossalico), ed ho somministrato acqua, zucchero di canna e limone (questi ultimi due erano Bio).
      Le api si son rimangiate il poco miele fatto, e quindi...zero raccolto.
      Adesso però, seppur consapevole che possa essere troppo tardi, effettuerò un unico PICCOLO trattamento con acqua ed acido ossalico...il primo in due anni.
      Attualmente ho 7 arnie, ma temo di perdere ancora molte api nell'inverno...
      Devo accettare il compromesso, oppure cedere all'uso continuo di questo "rimedio" antivarroa...ma sinceramente sono combattuto.
      Tengo alle api, ma non ho ancora compreso bene come comportarmi.
      Ciao
      A.A.

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  5. ... io è un po' che non torno all'orto...
    ... poco dopo la vendemmia un poggio e franato...
    ... portandosi dietro il muro a secco...
    ... non avendo il tempo di sistemarlo...
    ... mi fa male vederlo ferito...

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    1. Semola,
      te lo dico a modo mio: rimboccati le maniche e vai!!!
      Non pensare che tutto sia statico, anzi...
      ...e se c'è una ferita, muoviti e datti da fare per guarirla: l'orto non è certo solo belle foto, insalatine in fila, e pomodorini smeraldo...
      L'orto è fatica, sudore, e darsi da fare.
      Forza Semola, che la ferita che tu oggi lasci, domani potrebbe essere più complicata da risanare.
      Forza!
      A.A.

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  6. Caro AA,
    sei davvero atipico. Ti seguo da anni ormai e non smetti mai di stupirmi, sia per le conoscenze in ambito "contadino" sia per la destrezza con la quale vieni fuori da situazioni "complicate" (vedi primi commenti). E' proprio vero: per essere dei buoni contadini bisogna avere due cose in primis: intelligenza e voglia di lavorare.
    E questa è un'altra lezioni che ho ricevuto oggi.
    Grazie.

    Gianluca.

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    1. Gianluca,
      tu sei sin troppo gentile.
      Io qui mi racconto, senza faccia o nome, per quello che cuore, mente e mani sono.
      Nulla di straordinario, piuttosto molti errori condivisi con tutti voi.
      Se mi leggi sai che non possiedo la bacchetta magica, e che spesso sento il peso della fatica e delle scelte sbagliate.
      Ma questa è la mia vita, me la sono scelta...anzi, lei ha scelto me.
      Spero che tu abbia voglia di continuare a leggere qui, e quando vorrai intervenire sarai sempre il benvenuto.
      Ciao
      A.A.

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