Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

venerdì 25 novembre 2016

E tra un mese sarà Natale

Mentre le giornate trascorrono appoggiate su riflessioni tipo "adesso avrei dovuto fare", oppure "sto perdendo troppo tempo", sembra che io abbia perso completamente la capacità di adattarmi allo stare fermo.
Sembra lontano anni luce quell'entusiasmo del "saper recuperare"; quello spirito che sempre mi ha spinto ha trovare stimoli in ogni cosa (anche negativa) che mi capitava.
E più che di pessimismo, parlerei di una fase di "galleggiamento", come uno zatterone rassegnato che galleggia e scivola a valle.
Le giornate trascorrono lente, e fuori dalla finestra tutto continua a muoversi anche senza di me, seppur io sia reclamato dal Mondo che mi appartiene.
Ho promesso di starmene buono, di aspettare quanto debbo, e di non strafare mai: so mantenere tale promessa, ma...ma fuori il mio Mondo mi chiama e non posso far finta di non sentire.
Piove, e ripiove sulle pozzanghere.
Il campo seminato a prato, che tanto tempo e denaro mi è costato, adesso è rigato da decine di rigoli e ruscelli che lo hanno indelebilmente segnato: la terra fresca di semina non ha saputo reggere all'impeto di tanta pioggia, ed ha ceduto al passo dell'acqua che abbondante si accumulava per scendere a valle.
Il seme, oramai lì perso, è andato chissà dove, affogato e trascinato vero altri fossi, a marcire, a divenire cibo per uccelli, o a rinascer come prato chissà dove.  Spero almeno che quelle fioriture possano giovare alle api di chissà chi.
La prossima estate, dopo aver falciato, dovrò necessariamente riseminare e rilavorare la terra proprio dove oggi il terreno si presenta rugoso.
A valle i cinghiali hanno deciso di guastarmi la festa, ed in due notti hanno distrutto una buona parte del lavoro: certamente una scrofa con i suoi porchetti, non curante delle mie necessità, ha banchettato rivoltando tanto di quel terreno da far rabbrividire una ruspa di cava.
Il recinto elettrico, messo in soccorso all'ultimo momento, potrà FORSE arginare il problema.
Due giorni fa una capra ha abortito, ed un'altra sie è sentita male al pascolo e non è ancora rientrata: certo di averla persa, mi preoccupo per le altre, cercando di capire se e cosa io possa fare per evitare altri problemi.
I lavori all'aperto aspettano la salute mia e quella della stagione, mentre il trattore deve ancora essere riparato, e l'orto invernale oramai è solo un sogno svanito.
Senza sgomento, con pragmatica lucidità, valuto quotidianamente quello che c'è da fare, e delego, dando direttive a chi mi sta aiutando in questo momento, accettando di buon grado quello che viene senza fare le pulci al prossimo.
La legna, segata e stivata, abbonda nella legnaia: se magari ritornasse il freddo potrei anche usarla...
Mia moglie, che mai come in questo periodo devo ringraziare, fa di tutto per rendersi utile, e si ingegna...si stanca...e si lancia nei lavori che erano miei, senza mai un diniego.
Il mio stare fermo uggia perfino nel sognare, e la notte fantastico di essere nella macchia o sul trattore, ma ho sempre una catena legata al piede che mi impedisce la libertà.
Questa notte ho sognato di tagliare la catena con delle cesoie, e solo per un attimo riuscivo a salire sul tetto della casa ed a guardare i campi dall'alto.
Mi son svegliato soddisfatto dell'impresa, e la mattinata da subito è apparsa più leggera.
Piove, e ripiove sulle pozzanghere, mentre il vecchio cane ronfa davanti al camino, bloccato dai dolori alle zampe, ma sempre scodinzolante.
Le stampelle adornano ogni attimo della mia vita, mentre la casa è calda e tra un mese sarà Natale.
Penso ai regali da fare, penso all'albero da trovare, penso agli addobbi...ed allora sorrido.








6 commenti:

  1. Sono sicura che al primo barlume di sole ti sentirai meglio! Non voglio filosofeggiare, non fa proprio parte del mio carattere piuttosto pratico (quindi come non capirti ..) tuttavia prova a guardare con una luce diversa due aspetti: il tempo non è gettato alle ortiche: stai metabolizzando un bel po' di considerazioni che forse ritenevi superflue e/scontate. Puoi trarne esperienza per non farti prendere alla sprovvista quando (perché ricapiterà prima o poi di avere qualche intoppo.. ) dovrai per forza stare fermo. In ultimo, ma più importante.. meglio galleggiare, respirando che vegetare soffocato. 🤗 Stai bravo su...

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  2. Ci sono situazioni che mi inducono a resistere piuttosto che essere resiliente e riconosco i limiti della "resistenza" quando la realta' dei fatti non lascia alternative...Con il passare degli anni e' piu' probabile spezzarsi piuttosto che piegarsi ed adattarsi... adottare comportamenti resilienti sarebbe il giusto approccio ma il percorso non e' cosi' facile...c'e' sempre qualcosa dentro che mi dice "devi resistere!" Ciao Fabio

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  3. AA sul mio profilo trovi la mia mail, scrivimi, così ti mando la ricetta del pancotto alla calabrese.
    Mi spiace per il prato, per l'orto, per la capra, per la pecora...
    Come è vulnerabile l'attività agricola, come bastava poco una volta perchè un paese vivesse una carestia: troppa pioggia o troppo sole, troppo caldo o troppo freddo ed ecco che un popolo era alla fame. Basta andare nel "sud" del mondo e per molti è ancora così.
    Rinnovo i miei auguri AA.

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  4. Capisco bene quanto sia difficile per te, uomo energico e grande lavoratore, dover stare alla finestra e guardare con estrema sofferenza. Coraggio caro AA, sei stato bravo sinora, cerca di resistere poichè la guarigione dipende dal tuo non affaticarti.
    Una vera tortura, un supplizio. E poi tutta quest'acqua Oh ma sai che nonostante la situazione oggettivamente disastrosa e problematica...ho qualcosa da invidiarti? La legna tagliata! Noi non abbiamo fatto in tempo a sistemarla tutta ed ora dobbiamo assolutamente spaccare i ciocchi troppo voluminosi per il focolare.
    Dai, vorrei strapparti un sorriso.
    Davvero con affetto ti mando un caloroso abbraccio di "forza e coraggio"!
    Susanna

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  5. indiani di stagno soldatini di piombo29 novembre 2016 alle ore 11:05

    la terra è così, ti frega sempre. Per questo gli olandesi la portano in fabbrica e la lavorano sui bancali

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  6. Dev'essere qualcosa nell'aria di questo autunno... pare che le cose debbano andare storte e complicarsi, nei campi e nella vita... non lo so, sono una persona ottimista per natura ma in queste ultime settimane faccio fatica a mantenermi serena... in modo diverso ma anch'io assisto impotente a ciò che non posso cambiare... spero che passi, anch'io guardo al Natale con speranza...

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