Taglio dell'erba per gli animali del podere

Taglio dell'erba per gli animali del podere

venerdì 14 aprile 2017

Pensieri a caso prima di andare a letto: aprile dolce dormire?

Aprile dolce dormire?
Oggi mi son svegliato più tardi del solito.
Questa insonnia non mi lascia grandi alternative, e se voglio essere "presente" in quello che faccio debbo concedermi delle pause:  dormire anche dopo l'alba rappresenta oggi il "vero lusso".
E' primavera, mentre fuori il mondo urla di un Maggio inoltrato, ancora le patate non gemmano e la vigna stenta a ripartire.
E' primavera, e la pancia che duole mi sottolinea quanto troppo velocemente io mi sia alleggerito nel vestire: indosso già quella camicia a maniche corte, con sotto la magliettina fina, e nulla più.
Ed è il quattordici di Aprile, ed il camino viene acceso a giorni alterni soltanto alla sera per mantenere la temperatura del boiler.
L'appetito è scostante, e la voglia di formaggio cresce a dismisura, alternata alla voglia di verdura fresca appena colta, di biscotti di Pasqua e di yogurt da condire.
Come un serpe che cambia la pelle, questa "mezza" (???) stagione mi fa tribolare, sempre: mi sento affaticato, molto più di quanto dovrei, e penso alla vigna da trinciare, alle patate da mettere, alla legna da spostare, gli olivi da spollonare... e mi sento ancor più stanco.
La visita dalle api oggi è stata molto lunga, e quel tasso bastardo mi ha fulminato tutti i telai a nido (e miele) della prima arnia, oramai da gettare nella spazzatura.
Le altre famiglie stanno tutte bene, alcune più delle altre, e la scarsa presenza di fuchi mi fa pensare che non ci siano sciamature in previsione.
L'ultima famiglia non ce l'ha fatta, ed ho definitivamente svuotato e ripulito l'arnia, predisponendola per una possibile futura cattura di uno sciame.
Il bilancio: cinque su sette, e debbo sentirmi contento di questo, visto che un tasso, ed una famiglia debole (sciamata da una famiglia già sciamata) sono le note dolenti di questa stagione invernale.
Garriscono le rondini, arrivate l'altro ieri al podere.
Bramisce il solito capriolo, puntando ai nuovi alberi da frutto, ma bloccato dalla nuova recinzione: dovrà farsene una ragione.
In casa c'è odore di fresco, di fuliggine, di pane e dell'olio di lino delle travi.
Fuori il glicine sta per sbocciare e mia moglie ha comprato nuovi gerani.
Devo comprare un rimorchio di ghiaino e spargerlo nell'aia e nella strada di casa, altrimenti al prossimo acquazzone saremo nuovamente nella mota (fango).
I capretti crescono, ed il pascolo intorno casa abbonda: ancora per un pò non debbo pensare alla mungitura.
La chioccia non si decide a fissare la cova, e da quattro giorni fa i capricci: questa stagione calda fa impazzire i polli e la deposizione è cosa assai irregolare.
L'ortica cresce rigogliosa, orgoglio dei trattamenti in vigna e trionfo della cucina di mia moglie.
Fuori la luna illumina l'aia a giorno, mentre la cagna vigila l'uscio di casa.
E' primavera, ed è notte adesso.
Mi affaccio alla solita finestra, mentre mia moglie si culla in chissà quale sogno, e la gatta curiosa sale sul davanzale per fare la ruffiana.
Non passa un'auto da almeno mezzora, e solo un aereo alto sciupa questa musica così confortevole.
Nuvoloni scuri si alternano ad ampie schiarite: la pioggia è solo un miraggio.
E' primavera, e domani dovrò annaffiare le piante del frutteto che rischiano di non farcela...neanche fossimo d'agosto: non ho ricordo di un marzo così asciutto, ed in 55 giorni ha piovuto solo due volte.
Domani sarà il venerdì santo, ma non ho fuochi da accendere: li cercherò nell'orizzonte nei poderi altrui alleggerendomi la coscienza con il ricordo dei fuochi passati.
Il melo davanti alla finestra del bagno è in fiore, ed i petali paiono d'argento sotto a questa pallida luce.
C'è odore di umido nell'aria, e domani mattina sarà tutto coperto di guazza (rugiada).
Domani, anzi oggi, Enne fa gli anni: magari faremo un'uscita in paese tra chiacchiere sul cane, gli olivi e la sua nuovo podere.
La vista si fa sfuocata, e le dita son pesanti nel battere su questa tastiera.
Forse ho sonno.
...
Son le due e mezza...provo a dormire...


21 commenti:

  1. Sempre bellissimo leggerti. Soffro anche io d'insonnia dodici mesi l'anno. Capisco. Da noi si dice "sagrin" (preoccupazioni) buona Pasqua!

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    1. Se fossero preoccupazioni le mie, a quest'ora mi avrebbero consumato: l'insonnia mi accompagna oramai da vent'anni...
      Ci convivo, in certi momenti dell'anno riesco anche a conviverci bene, ma il cambio di stagione primaverile mi devasta ogni volta.
      Ma ho la pellaccia dura...
      Auguri di buona Pasqua anche a te.
      A.A.

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  2. Questa è pura poesia.
    La notte è il momento che prediligo. Sono sempre stata "animale notturno" eredità paterna. L'una suonata,spesso anche le due e ripongo il ricamo. Un film che vede ormai scorrere i titoli di coda e magari non l'ho seguito con interesse. Alle 6.30 sono già sveglia. Tanti pensieri.
    Buona Pasqua caro A.A., a te e Signora.
    Ed ancora grazie di cuore per questa poesia che ci doni.
    Susanna

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    1. La notte, anche per una questione di personale resilienza, è il momento in cui riesco a staccare.
      Di notte leggo, scrivo, ascolto musica, cucino, guardo film, o semplicemente mi siedo di fronte alla finestra aperta.
      In questo periodo non riesco ad alzarmi presto, e piuttosto cerco scuse per trattenermi ben oltre la "mia sveglia usuale", ma...anche questo è una questione di resilienza.
      Auguri a te
      A.A.

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  3. queste "cronache dalla campagna" sono troppo belle e rilassanti, grazie per condividerle con noi!!!!

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  4. Non vorrei esagerare ma leggendoti mi viene in mente San Martino...poesia...Tanti auguri AA

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    1. Non scomodare Carducci...
      Le mie sono pensieri scritti senza filtro: pensati e messi qui, nulla di più.
      Auguri Fabio
      A.A.

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    2. Vero AA sono pensieri messi qui e probabilmente la poesia e' solo in quello che descrivi ma la sensazione e' quella..

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  5. racconti la tua vita come un romanzo di altri tempi.Buona Pasqua poeta contadino!

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    1. Tutti questi riferimenti alla poesia mi stanno imbarazzando, non poco.
      Quando alle superiori scrivevo i temi, con una punteggiatura "d'avanguardia" (diceva la mia professoressa), facevo proprio così, senza mai consegnare la brutta copia...e sinceramente non ho mai fatto la brutta copia dei miei scritti.
      Crescendo mi sono imposto di rileggere almeno una volta, giusto per risparmiare a chi legge il fastidio dei miei tanti errori grammaticali ed ortografici.
      Buona Pasqua anche a te Marcella, e grazie.
      A.A.

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  6. Mi aggrego al gruppo "SEI UN POETA" è sempre piacevole leggerti.
    Auguri per il tuo lavoro nel podere che ti fa vivere una vita ricca di spunti da riportare sul blog e deliziare noi affamati lettori. Ciao

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    1. Posso solo ringraziarti.
      Provo a portare un pò del io cuore, dei miei pensieri, e dei miei lamenti a chiunque abbia voglia di leggerli.
      Grazie, sempre
      A.A.

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  7. ..immagini vissute, che vivo...e tutti i fiori degli argini e dei campi incolti e ... coltivati..anche tra l'ortica dei filari della vigna!?...Forse sono le donne... che li vedono di più...Buona Pasqua e pasquetta poeta della vita bella !!!
    Ma che storia è la storia dei fuochi del venerdì santo? Noi i "focheracci" li facciamo a San Giuseppe...Di nuovo Buona Pasqua e pasquetta

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    1. Il fuoco del Venerdì santo è un ricordo della sera in cui Cristo fu messo in croce.
      Ma è anche (e per quanto mi riguarda) un rito pagano che sancisce ufficialmente la fine dell'inverno, con la bruciatura delle potature dell'olivo.
      Una tradizione infinita, in un modo o nell'altro.
      Ciao e Auguri anche a te.
      A.A.

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  8. Ormai te l'hanno già detto in tanto e mi toccherà essere ripetitiva, ma devo proprio scrivertelo: pura poesia, le tue parole in questo scritto. Quasi mi sembra offensivo chiamarlo "post", è una pagina di diario, intima ma anche universale... grazie per aver condiviso i tuoi pensieri in questo aprile!

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    1. ...ed io posso solo ringraziarti, come ringrazio nuovamente TUTTI: questi vostri commenti mi lusingano, mi imbarazzano, e mi lasciano il sorriso dolce nella bocca.
      Grazie
      A.A.

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  9. Qualcuno nei commenti ha detto che questo post è una lettura rilassante, racconto o poesia: condivido, molto bello... buona serata

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